I semi di anguria sono commestibili? E quali sono le proprietà ed i benefici dai quali sono caratterizzati? Alcuni li odiano, operando una sorta di vivisezione della fetta di anguria prima di mangiarla; altri li mandano giù senza problemi.
Ma i semi di anguria vantano valori nutrizionali che vale la pena approfondire, ed anche i loro usi in cucina potrebbero stupirvi. Voglia di approfondire l’argomento? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il cocomero non rappresenta solo il frutto estivo per eccellenza: è ricco di acqua e altamente dissetante, celando una lunga serie di proprietà e benefici legati al consumo dei suoi semi. Spesso scartati e reputati fastidiosi, si possono invece rivelare preziosi alleati per la salute e la bellezza.
Il loro consumo deve essere ben ponderato, evitando ogni eccesso, tuttavia questi piccoli semi neri sono veri e propri integratori alimentari da affiancare a una dieta sana e variegata.
Se anziché mangiarli preferite piantarli, sappiate che la semina dei semi di anguria – se decidete di acquistarli il prezzo è assolutamente abbordabile – avviene generalmente in primavera. A marzo in vaso, tra aprile e maggio in pieno campo. Procedete così:
Attenzione, però: l’anguria ha due tipi di semi, quelli bianchi e quelli neri. I semi neri possono essere piantati nel terreno per far germogliare una pianta di anguria. Quelli bianchi sono semi immaturi, quindi non possono essere usati a tale scopo.
Anche se vengono spesso scartati dal cocomero, i semi di anguria sono allo stesso modo benefici. Interessanti sono infatti i loro valori nutrizionali, dai quali emerge un buon contenuto di fibre e proteine. Nello specifico, 100 grammi di prodotto contengono:
Vantano inoltre una buona percentuale di proprietà e sostanze nutritive come sali minerali e acidi grassi insaturi.
A cosa fanno bene i semi di anguria? In quanto alle loro proprietà, si caratterizzano per un ricco apporto di antiossidanti, elementi preziosi per l’organismo e la salute dei tessuti. Anche il potenziale vitaminico è elevato, soprattutto per quanto riguarda le vitamine del gruppo B.
Notevole è anche l’apporto proteico, 35 grammi di proteine in cento grammi di prodotto non sono di certo pochi: questo aspetto si rivela importante per il controllo della glicemia e per limitare l’assorbimento dei carboidrati.
Sono numerosi anche i sali minerali presenti nei semi di anguria, prevalentemente magnesio, zinco, fosforo, manganese, rame e potassio. Anche il ferro è presente in abbondanti quantità.
L’apporto di fibre garantito dal consumo dei semi di cocomero può rivelarsi determinante per il benessere intestinale, tuttavia dato il blando effetto lassativo è sempre preferibile non abusare nel consumo di queste sostanze. Gli antiossidanti, invece, favoriscono la lotta contro i radicali liberi e intervengono positivamente nel contrastare l’invecchiamento cellulare, grazie anche alla presenza di vitamina E.
Altri benefici riguardano il benessere della pelle e dei capelli, grazie alla presenza di omega 6 e omega 9 in grado di riparare i danni provocati dal sole e dai vari trattamenti aggressivi: a tal proposito, è possibile usare i semi di cocomero frullati per realizzare un’ottima maschera per capelli a base di yogurt e oli vegetali preziosi.
Altri benefici derivati dal consumo di questi semi riguardano la diuresi e il controllo dei liquidi in eccesso. Il potassio e il magnesio aiutano a migliorare l’idratazione e l’equilibrio elettrolitico dopo l’allenamento.
Infine, utilizzando i semi di anguria al posto dei noccioli di ciliegia è possibile realizzare dei cuscini da usare caldi o freddi per lenire i dolori legati alla cervicale, ai dolori articolari o mestruali, alle contusioni: applicati sulla zona dolente, infatti, questi supporti rivestiti di materiali di cotone favoriscono la riduzione del dolore e sortiscono un piacevole effetto antidolorifico.
È sufficiente preparare un cuscino collocando al centro una manciata di semi lavati e asciugati, scaldandolo vicino a una fonte di calore prima di utilizzarlo. I semi sono in grado di trattenere il calore e di rilasciarlo gradualmente.
I semi di anguria fanno male? Alcuni li definiscono cancerogeni, ma qual è la verità? Innanzitutto è sempre bene ricordare di farne un consumo moderato. Gli eccessi non fanno mai bene, ed anche in questo caso è vero. Mangiarne grosse quantità masticandoli può causare problematiche intestinali come stipsi e diarrea. Se, invece, li ingoiate interi passeranno tranquillamente nell’intestino.
Perché non mangiare i semi dell’anguria? Perché se soffrite di diverticolite dovreste evitare i semi in generale. La particolare composizione del seme stesso – un guscio di cellulosa dura – fa sì che il sistema digestivo umano non abbia gli enzimi necessari per digerirlo.
Quindi, ingerendone piccole quantità normalmente accade che i loro nutrienti non vengono assorbiti e che i semi vengano espulsi dal corpo così come sono, senza causare alcun tipo di problema. Il rischio può verificarsi quando se ne consumano in eccesso.
I semi di anguria gigante non fanno male alla salute e il loro consumo non comporta significativi rischi. Altri semi degli alimenti invece possono risultare tossici. Stiamo parlando dei semi delle mele, delle ciliegie, delle pesche, delle prugne, delle pere o delle albicocche.
Questi contengono glicosidi cianogeni che una volta masticati o digeriti, si trasformano in acido cianidrico.
Come si mangiano i semi di anguria? Quelli di cocomero hanno un sapore simile a quello dei semi di girasole, e diventano commestibili in seguito al processo di tostatura. Così trattati, possono essere consumati come snack o aggiunti alle ricette, alle insalate o allo yogurt ad esempio, anche tritati finemente.
Ecco una panoramica degli usi in cucina dei semi di anguria da mangiare.
Potete anche variare in quanto a condimenti: potreste insaporirli con del pepe di Caienna o cannella e un pizzico di zucchero.
Così come avviene per i semi di chia, di lino o altri, quelli di cocomero possono essere fatti germogliare. Immergeteli in acqua per una notte, quindi aspettate alcuni giorni per vedere comparire i germogli. A quel punto, potete farli asciugare in forno, nell’essiccatore o direttamente al sole.
Un’altra idea consiste nel burro di semi di anguria, caratterizzato da una consistenza cremosa simile a quella del burro di arachidi. Una volta pronto potete spalmarlo su pane tostato, usarlo come “condimento” per la frutta o aggiungerlo a porridge e frullati.