Le 5 proprietà della Selenite e a cosa serve questo cristallo
Si chiama Selenite, come la dea della Luna, ma non va confusa con la pietra di luna, che è un altro minerale. In cristalloterapia questa gemma è considerata un ottimo rimedio per ripulire l'aura e portare la calma. Ma è anche utile per ricaricare e pulire gli altri cristalli, tanto da essersi meritato il nome di gomma energetica.
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In molti confondono la selenite, un minerale a base di solfato di calcio, con la pietra di luna, che è un silicato di sodio, potassio e alluminio dai riflessi luccicanti. Ma la selenite, se anche il nome possa trarre in inganno, non ha nulla a che vedere con la pietra adularia. E anche le proprietà delle due gemme, secondo la cristalloterapia, sarebbero molto diverse.
Il minerale, anche definito rosa del deserto, fiore di gesso e longarone satinato, è un cristallo monoclino formato, come detto, da solfato di calcio diidrato. Ha un aspetto bianco trasparente, leggermente opalescente ma non brillante e per questa sua estetica ha meritato l’appellativo di pietra degli angeli o pietra della dea.
La dea in questione è Selene, titanide della Luna nell’antica Grecia, da cui appunto il cristallo prende il nome. La selenite, dall’aspetto puro e quasi irreale, è una pietra che porta pace e protezione in chi la indossa, ma anche armonia e guarigione in mente e corpo.
Di seguito vedremo le proprietà della selenite, talvolta definite magiche, come indossarla, come ricaricarla e anche a cosa serve la bacchetta di questo minerale.
Selenite: 5 proprietà
- Promuove la pace e la calma – La selenite è un cristallo con un livello di vibrazione molto alto. In cristalloterapia è definito per questo uno dei più potenti. Ha il potere, si dice, di portare energia e calma interiore, come la sodalite, ma anche la pace in situazioni conflittuali.
- Sblocca l’energia in stallo – La pietra, come detto, vibra a una frequenza altissima, che è associata alle pietre con poteri molto efficaci. Si impiega spesso per sbloccare l’energia e farla fluire.
- Pulisce gli spazi dalle emozioni negative – Non solo questa gemma è considerata preziosa per la pulizia dell’aura e per sbloccare l’energia di una persona. Il suo potere sarebbe efficace anche per ripulire la casa e gli oggetti, compresi altri cristalli, da accumuli di energia negativa.
- Fornisce chiarezza – Molti credono che questo minerale possa aumentare la chiarezza mentale e possa favorire intuizione e comprensione. Questo perché avrebbe la capacità di calmare la mente e renderla lucida.
- Aumenta l’energia positiva – Si ritiene inoltre che la selenite possa aumentare l’energia positiva. Ed è il motivo per cui spesso la si impiega per caricare gli altri cristalli.
Come indossare e usare la selenite
In commercio possiamo trovare cristalli burattati di selenite, la classica bacchetta o anche monili e oggetti fatti di questo materiale. Se vogliamo indossare la selenite possiamo optare per una collana, un bracciale, un anello o degli orecchini. Ma se vogliamo un pezzo di arredo originale, anche la lampada di selenite è gettonata.
Di solito è venduta come un blocco di minerale sfaccettato di altezze diverse, che ha il punto luce al centro e che dona riflessi scenografici.
A cosa serve la bacchetta di selenite
La bacchetta di selenite è un oggetto molto diffuso in cristalloterapia per la pulizia degli altri cristalli, contando sulle proprietà della gemma. Ma non è questo l’unico impiego di questo minerale. In genere, questo cristallo naturale si usa anche come rimedio anti insonnia da tenere sotto il cuscino durante la notte.
Si tratta di un modo che molti ritengono efficace per favorire il buon addormentamento e migliorare la qualità del riposo notturno.
Le bacchette di selenite sono spesso chiamate “luce liquida” e sono la forma più naturale e non raffinata di questi cristalli. Hanno un aspetto simile a dei ghiaccioli e si dice che annoverino potenti proprietà curative con effetti energizzanti.
Le bacchette di cristallo sono infatti ritenute, più delle pietre grezze o burattate, dei conduttori di energia. Sono facili da usare e di solito sono il primo acquisto di chi si avvicina alla cristalloterapia.
Le bacchette di selenite naturale impiegano secoli per formarsi, motivo per cui la grandezza della pietra va di pari passo con il suo costo. Ma i vantaggi sono gli stessi, che si tratti di un esemplare di misura ridotta o invece grande.
Le bacchette di selenite sono pietre grezze, non trattate con lucidatura o altre aggiunte estetiche, ma semmai tagliate per renderle più uniformi.
Gli impieghi della bacchetta di selenite
Il modo più comune per usare una bacchetta di selenite è la pulizia aurica. Si esegue passando la barra intorno all’aura della persona, lasciando che il cristallo agisca. In questo modo, gli squilibri che si sono radicati possono essere rimossi. Di fatto, questo è il motivo per cui la selenite è spesso definita gomma energetica.
Le bacchette di selenite più piccole e piatte, invece, sono ideali per favorire il sonno. Possono essere adagiate sotto il cuscino e favorire un buon riposo. Ma anche lavorare a livello di subconscio mentre si dorme.
Come pulire la bacchetta di selenite
La selenite è una pietra autopulente e non ha bisogno di essere ripulita o ricaricata dopo ogni utilizzo. Se vuoi pulire la tua bacchetta di selenite, passala semplicemente sotto l’acqua per alcuni secondi prima di asciugarla con un asciugamano.
In alternativa, si può adoperare la drusa di ametista o la luce della luna.
Come si ricarica la selenite
La selenite, come detto, non ha bisogno di pulizia, ma potrebbe necessitare di una ricarica una tantum dopo aver svolto i suoi compiti. In linea di massima, basta esporla sul balcone o davanzale alla luce lunare una volta al mese quando c’è la luna piena. In alternativa possiamo usare il reiki.
Si prevede che un operatore esperto si concentri sul flusso di energia da far migrare sulla pietra in modo da riuscire a ricaricare il cristallo.
La selenite non è ulexite
La selenite, oltre ad essere confusa spesso con la pietra di luna, a volte è scambiata anche con l’ulexite, sebbene la distinzione non sia difficilissima.
L’ulexite è della famiglia dei borati, mentre la selenite, come sappiamo, è una forma di gesso. Le due pietre hanno composizioni chimiche molto diverse. Ma un occhio non esperto può cadere in errore e scambiare una pietra con l’altra e viceversa.
Il modo più semplice per capire di che cristallo si tratta è fare una veloce ispezione della superficie e valutare le eventuali macchie. Sull’ulexite troverai quasi sempre piccole tracce di macchie bianche e nere che rendono la pietra non del tutto trasparente. La selenite, invece, è quasi totalmente cristallina.
Fonti