Il selenio è un oligoelemento essenziale per il buon funzionamento del nostro organismo. Il corpo però ne ha bisogno solo in piccole quantità. Con il termine “oligoelemento” si indica infatti un elemento che esercita una significativa azione sul metabolismo degli esseri viventi, pur essendo presente in minime quantità.
La sua assunzione giornaliera è dunque molto importante. È possibile raggiungere il corretto fabbisogno di questo minerale attraverso un’alimentazione sana e ben equilibrata, inserendo gli alimenti che ne contengono in maggiori quantità.
Tuttavia, in presenza di una carenza, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di appositi integratori alimentari. Ma quali sono le migliori fonti di questo elemento? Quale frutta secca contiene più selenio? E quando è necessario assumere un integratore?
Scopri tutto ciò che è necessario sapere in merito a questo importantissimo minerale.
Il selenio partecipa alla sintesi del DNA, favorisce il buon funzionamento degli antiossidanti cellulari e non solo. Questo elemento infatti permette di proteggere l’organismo dalle infezioni ed è importante per garantire un corretto funzionamento della tiroide.
Questo minerale favorisce il metabolismo degli ormoni tiroidei, in particolar modo sostiene la conversione della tiroxina (T4) in triiodotironina (T3).
Inoltre, il selenio è da tempo al centro di numerosi studi che ne hanno messo in luce gli effetti protettivi contro il rischio di cancro, contro il declino cognitivo, le malattie cardiovascolari e contro le disfunzioni della tiroide.
In generale, il selenio è inoltre da molti considerato un valido aiuto contro l’invecchiamento. Tuttavia, al momento non vi sono sufficienti dati a conferma di simili effetti, per cui saranno necessarie ulteriori ricerche per stabilire se gli integratori di selenio possano effettivamente rappresentare un aiuto per prevenire queste e altre patologie e condizioni.
Di quanto selenio abbiamo effettivamente bisogno per poter garantire il corretto funzionamento del nostro organismo? Il fabbisogno giornaliero di selenio varia in base all’età del soggetto secondo il seguente schema:
In alcuni casi, il fabbisogno può però aumentare ulteriormente. Ad esempio, le donne in gravidanza e quelle che stanno allattando al seno dovrebbero assumerne 60 e 70 microgrammi al giorno.
Con una corretta alimentazione, è possibile raggiungere il normale fabbisogno senza alcuno sforzo. Come accade per altri minerali, come il Ferro, il Potassio o il Magnesio, che normalmente assumiamo con i cibi. Nei casi più specifici (come in gravidanza e durante l’allattamento) il medico potrà però consigliare un’integrazione alimentare.
Abbiamo visto che per raggiungere un adeguato apporto di questo minerale è sufficiente seguire un’alimentazione sana e bilanciata. Ma quali alimenti portare in tavola per l’esattezza?
Fra i cibi più ricchi di selenio vi sono senza dubbio il pesce e gli alimenti di origine animale.
Vediamo nello specifico quali sono i migliori cibi da portare in tavola.
A determinare la concentrazione di selenio presente in molti alimenti è spesso il livello contenuto nel terreno in cui vengono coltivati. Ad esempio, i vegetali riescono ad assorbire discrete quantità di questo minerale attraverso il sottosuolo e a sua volta tale quantità influirà sui livelli di selenio presenti negli animali che si nutrono di quelle piante.
Spesso gli integratori di selenio sono promossi come dei rimedi per migliorare le difese immunitarie, per rendere più belli capelli e unghie e per supportare le funzioni della tiroide.
Dal momento che il selenio può apportare così tanti benefici alla salute, non sarà quindi il caso di aumentarne l’assunzione attraverso un apposito integratore alimentare?
In realtà la risposta a questa domanda è no. O almeno, in presenza di una carenza di selenio, è certamente importante assumere un integratore alimentare o aumentarne i livelli tramite un’alimentazione più adatta, tuttavia dovrà essere il medico a stabilire il trattamento più adeguato in base alle tue condizioni di salute.
In generale, sia che si tratti di selenio, di vitamine o altri minerali, l’assunzione di un integratore alimentare senza che vi sia una previa e specifica raccomandazione da parte del medico, è caldamente sconsigliata.
In particolar modo, un eccesso di selenio (provocato appunto da un’immotivata assunzione di integratori) potrebbe comportare delle gravi conseguenze per la salute, per cui sarà meglio evitare di agire senza prima aver chiesto il parere di un esperto.
Alcune persone non riescono a raggiungere il corretto fabbisogno di questo particolare minerale. Ma esattamente cosa provoca la mancanza di selenio?
Seguire un’alimentazione poco varia e scorretta può portare a soffrire di questo tipo di carenza, una condizione che può comportare delle serie conseguenze per la salute.
La carenza di selenio può infatti aumentare il rischio di sviluppare delle malattie correlate all’aumento dei radicali liberi (come ad esempio invecchiamento precoce, malattie infiammatorie e patologie degenerative).
Inoltre, in presenza di virus e infezioni, tale carenza è risultata maggiormente associata allo sviluppo di condizioni gravi come cardiomiopatie, sterilità maschile e artrosi.
La carenza di selenio potrebbe inoltre aggravare la carenza di iodio, aumentando così il rischio di sviluppare una condizione nota con il nome di “ipotiroidismo“.
In presenza di una simile condizione, potresti notare la comparsa di sintomi come:
Ma chi corre maggiori rischi di sviluppare una carenza di questo genere? Fra le persone che corrono un maggiore pericolo vi sono quelle che mangiano soprattutto vegetali coltivati in terreni a basso contenuto di selenio, ma anche le persone sottoposte a dialisi renale (l’emodialisi rimuove infatti questo minerale dal sangue) e le persone affette da AIDS.
Le possibili cause che possono provocare una mancanza del minerale selenio sono:
Come fare a capire se si ha poco selenio? La carenza di selenio viene identificata attraverso l’esame dei sintomi manifestati dal paziente. In seguito alla diagnosi, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di un integratore.
Oltre alla carenza, un’altra condizione che vede coinvolto questo particolare e importantissimo minerale è proprio l’eccesso di selenio. Come abbiamo accennato, la tendenza a osannarne gli effetti benefici potrebbe portare molte persone ad assumere integratori di selenio senza che ve ne sia un effettivo bisogno. L’eccesso di questo minerale si verifica in effetti quando si assume un integratore senza alcuna reale necessità.
Vediamo come riconoscere un eccesso di selenio, come avviene la diagnosi e come affrontare il problema.
Fra i sintomi di un’assunzione eccessiva di questo elemento vi sono:
Un eccesso di questo minerale potrebbe comportare conseguenze gravi per la salute, come insufficienza renale, insufficienza cardiaca e infarto del miocardio.
Come nel caso della carenza di selenio, anche un eccesso di questo elemento nell’organismo può essere individuato essenzialmente sulla base dei sintomi manifestati dal paziente. In particolar modo, la rapida perdita di capelli farà supporre che ci si trovi di fronte a una simile condizione.
In tal caso, il medico consiglierà di ridurre sensibilmente la quantità di selenio assunta quotidianamente.