Se, tra Didattica a Distanza e Smart-Working, la schiena inizia a risentirne, è ora di scegliere una buona sedia ergonomica.
Se, dopo tanti mesi di Didattica a Distanza e Telelavoro la vostra schiena chiede pietà, forse è giunta l’ora di fare quell’acquisto che rimandate da tanto tempo, e che potrebbe fare tutta la differenza del mondo in termini di postura, salute e benessere psicofisico. Ecco le caratteristiche da tenere d’occhio per scegliere una sedia ergonomica di buona qualità con un occhio al portafoglio.
L’ergonomia studia l’interazione tra uomini e strumenti di lavoro, nel tentativo di trovare la quadra per soddisfare tutta una serie di parametri come il lavoro da svolgere, la salute e la sicurezza del lavoratore, l’usabilità e la comodità. Il risultato è il miglior compromesso possibile: è l’optimum, la best practice cui bisognerebbe ambire.
Pertanto, si dice ergonomica una sedia che consenta di svolgere con la massima produttività possibile il proprio lavoro senza tuttavia affaticare muscolatura e ossa; e per ottenere lo scopo, occorre un elevato grado di personalizzazione delle impostazioni di seduta.
Una seduta ergonomica aumenta la produttività perché riduce le sensazioni di disagio e fatica; cosa che si ottiene spostando il baricentro in avanti, e dunque riducendo di conseguenza la pressione sui dischi intervertebrali lombari. Ciò permette di mantenere la fisiologica curvatura della colonna vertebrale, e nel tempo aiuta a ridurre dolori e fastidi. Sembra incredibile che una cosa banale come una buona abitudine possa fare tutta questa differenza, eppure fidatevi: una cattiva postura e una seduta inadeguata possono creare molti più problemi di quanto sembrerebbe possibile di primo acchito.
Le caratteristiche da tenere d’occhio quando si sceglie una sedia ergonomica, sono diverse:
Per calcolare l’altezza di seduta ideale, seguite queste indicazioni:
Inoltre, considerate che l’altezza ottimale del monitor si raggiunge quando quest’ultimo è all’altezza degli occhi, o lievemente più giù; la distanza dall’utente, invece, deve essere compresa tra i 50 e gli 80 centimetri, a seconda delle dimensioni del display.
L’ergonomia afferma che, quando ci si siede, le piante dei piedi dovrebbero sempre toccare terra mentre le gambe dovrebbero essere piegate a un angolo di novanta gradi o poco più. Per assumere questa posizione si può giocare sull’altezza della seduta oppure, laddove ciò non fosse possibile, impiegare un poggiapiedi.
Se ritenete di averne bisogno, sceglietene uno che si adatti alla lunghezza delle vostre gambe, e che possa essere liberamente spostato sul pavimento. Poggiare i piedi sui piedistalli della sedia non è consigliabile, per lo meno per lunghi periodi, perché crea fastidio e problemi circolatori (l’angolo è di parecchio inferiore ai 90 gradi ottimali).
Il consiglio migliore che potremmo darvi, tuttavia, è uno e semplice: provate la sedie prima dell’acquisto. Il che, in tempi di pandemia e con la praticità offerta dall’e-commerce, è oggettivamente impraticabile né francamente desiderabile. Per questa ragione, e per darvi una mano nella ricerca, abbiamo passato al vaglio le migliori sedie ergonomiche che il Web abbia da offrire. E questi sono i nostri consigli. La vostra schiena ringrazierà.
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