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Sedie ergonomiche: lavorare e studiare comodi da casa

Se, tra Didattica a Distanza e Smart-Working, la schiena inizia a risentirne, è ora di scegliere una buona sedia ergonomica.

Sedie ergonomiche: lavorare e studiare comodi da casa

Se, dopo tanti mesi di Didattica a Distanza e Telelavoro la vostra schiena chiede pietà, forse è giunta l’ora di fare quell’acquisto che rimandate da tanto tempo, e che potrebbe fare tutta la differenza del mondo in termini di postura, salute e benessere psicofisico. Ecco le caratteristiche da tenere d’occhio per scegliere una sedia ergonomica di buona qualità con un occhio al portafoglio.

L’ergonomia studia l’interazione tra uomini e strumenti di lavoro, nel tentativo di trovare la quadra per soddisfare tutta una serie di parametri come il lavoro da svolgere, la salute e la sicurezza del lavoratore, l’usabilità e la comodità. Il risultato è il miglior compromesso possibile: è l’optimum, la best practice cui bisognerebbe ambire.

Pertanto, si dice ergonomica una sedia che consenta di svolgere con la massima produttività possibile il proprio lavoro senza tuttavia affaticare muscolatura e ossa; e per ottenere lo scopo, occorre un elevato grado di personalizzazione delle impostazioni di seduta.

Ergonomia della Seduta

Caratteristiche seduta ergonomica

Una seduta ergonomica aumenta la produttività perché riduce le sensazioni di disagio e fatica; cosa che si ottiene spostando il baricentro in avanti, e dunque riducendo di conseguenza la pressione sui dischi intervertebrali lombari. Ciò permette di mantenere la fisiologica curvatura della colonna vertebrale, e nel tempo aiuta a ridurre dolori e fastidi. Sembra incredibile che una cosa banale come una buona abitudine possa fare tutta questa differenza, eppure fidatevi: una cattiva postura e una seduta inadeguata possono creare molti più problemi di quanto sembrerebbe possibile di primo acchito.

Le caratteristiche da tenere d’occhio quando si sceglie una sedia ergonomica, sono diverse:

  • Altezza Seduta: Di solito, le sedie da ufficio permettono di regolare l’altezza di seduta attraverso una leva ad azione pneumatica posta sotto al sedile. L’idea è che si dovrebbe impostare l’altezza in modo da ritrovarsi con le cosce orizzontali e le braccia comodamente sul piano della scrivania.
  • Profondità Seduta: In base ai rilevamenti scientifici, una seduta di larghezza compresa tra i 41 e i 54 cm dovrebbe soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti. Lo scopo finale è sentirsi ben sostenuti, mantenendo la schiena ben adesa allo schienale; la distanza tra la bordura anteriore della seduta e la parte posteriore delle ginocchia dovrebbe essere nell’ordine di 2 o 4 centimetri. Importante anche che l’inclinazione (in avanti o indietro) possa essere regolabile a piacere.
  • Supporto Lombare: Il sostegno alla parte inferiore della schiena è fondamentale. In quel punto infatti la colonna vertebrale si incurva, ma se si mantiene una posizione innaturale troppo a lungo, si finisce col creare tensioni antalgiche e irrigidimenti, che sono l’anticamera del mal di schiena. Alcune persone traggono vantaggio dall’infilare un piccolo cuscino cilindrico tra schiena e schienale, proprio perché aumenta il supporto vertebrale. I modelli migliori includono controlli per regolare altezza, profondità e perfino morbidezza del supporto lombare.
  • Schienale: Uno schienale ergonomico non dovrebbe mai essere inferiore ai 30 cm di larghezza, e superiore ai 50 cm. Se è separato dalla seduta, deve assolutamente poter essere regolato in altezza e inclinazione. Se invece seduta e schienale sono fissi, allora si deve poter regolare altezza e inclinazione di tutta la sedia. Chi soffre di mal di schiena dovrebbe assicurarsi di scegliere una sedia il cui schienale possa inclinarsi all’indietro almeno di 20 gradi. Alcuni modelli hanno il blocco a 135 gradi, che rappresenta l’optimum.
  • Braccioli: Anch’essi devono poter essere regolabili e consentire alle braccia di appoggiarsi con agio sulla scrivania; ciò fa sì che le spalle possano rilassarsi, il che a sua volta evita dolori alla schiena, al collo, alla cervicale e perfino nausea e giramenti di testa nei casi peggiori. Gli avambracci non dovrebbe essere posizioinati sul bracciolo quando si digita sulla tastiera del computer.
  • Libertà di movimento: Ogni sedia ergonomica deve poter ruotare facilmente su se stessa e spostarsi su rotelle, per dare all’utente la massima libertà di movimento.
  • Materiale di Rivestimento: Il materiale che ricopre la sedie deve essere morbido e piacevole, e consentire una adeguata traspirazione.
  • Materiali di Imbottitura: Non insisteremo mai a sufficienza sull’importanza di questo punto. Se per l’imbottitura vengono utilizzate schiume a bassa densità, l’uso continuato appiattirà la seduta o la deformerà in modo permanente. Quando ciò accade, si iniziano a verificare fastidio, sbilanciamento del corpo, affaticamento a carico della schiena e dei fianchi.
  • Accessori Aggiuntivi: Alcuni modelli integrano funzionalità aggiuntive, che tuttavia fanno lievitare il costo della sedia. Per esempio, un adeguato supporto per il collo può aiutare a sciogliere la tensione dopo ore e ore di uso del PC.

Per calcolare l’altezza di seduta ideale, seguite queste indicazioni:

  1. Allineate la seduta all’altezza delle ginocchia.
  2. Sedetevi sulla sedia, e poggiate i piedi saldamente sul pavimento.
  3. Assicuratevi che ci siano 2-4 cm tra bordura anteriore della seduta e la parte posteriore delle ginocchia.

Inoltre, considerate che l’altezza ottimale del monitor si raggiunge quando quest’ultimo è all’altezza degli occhi, o lievemente più giù; la distanza dall’utente, invece, deve essere compresa tra i 50 e gli 80 centimetri, a seconda delle dimensioni del display.

Serve il Poggiapiedi?

Poggiapiedi ergonomico

L’ergonomia afferma che, quando ci si siede, le piante dei piedi dovrebbero sempre toccare terra mentre le gambe dovrebbero essere piegate a un angolo di novanta gradi o poco più. Per assumere questa posizione si può giocare sull’altezza della seduta oppure, laddove ciò non fosse possibile, impiegare un poggiapiedi.

Se ritenete di averne bisogno, sceglietene uno che si adatti alla lunghezza delle vostre gambe, e che possa essere liberamente spostato sul pavimento. Poggiare i piedi sui piedistalli della sedia non è consigliabile, per lo meno per lunghi periodi, perché crea fastidio e problemi circolatori (l’angolo è di parecchio inferiore ai 90 gradi ottimali).

Le Migliori Sedie Ergonomiche

Il consiglio migliore che potremmo darvi, tuttavia, è uno e semplice: provate la sedie prima dell’acquisto. Il che, in tempi di pandemia e con la praticità offerta dall’e-commerce, è oggettivamente impraticabile né francamente desiderabile. Per questa ragione, e per darvi una mano nella ricerca, abbiamo passato al vaglio le migliori sedie ergonomiche che il Web abbia da offrire. E questi sono i nostri consigli. La vostra schiena ringrazierà.

La Più Venduta

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Sihoo Sedia da Ufficio Ergonomica

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