
La malattia renale cronica si configura come un vero e proprio “killer silenzioso”, colpendo oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo e mettendo a rischio la salute e la qualità della vita di innumerevoli individui. Questo disturbo non solo compromette la funzionalità renale, ma è sempre più legato a un fenomeno preoccupante: l’infiammazione sistemica. Quest’ultima si manifesta come uno stato di infiammazione cronica che coinvolge anche il sistema nervoso, attraverso un processo noto come neuroinfiammazione. Tale condizione non solo aggrava la progressione della malattia renale, ma aumenta anche il rischio di complicanze neurologiche e cardiovascolari.
Il ruolo della dieta mediterranea
Una delle risposte terapeutiche più promettenti per contrastare questa patologia è rappresentata da un’alimentazione sana e bilanciata. Secondo medici e specialisti, la Dieta Mediterranea emerge come un’alleata fondamentale nella prevenzione e nel trattamento della malattia renale cronica. Questo regime alimentare, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, offre proprietà antinfiammatorie e protettive per il cuore e i reni.
Annalisa Noce, Professore Associato di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata, sottolinea l’importanza di un’alimentazione equilibrata: “Adottare una dieta ricca di frutta, verdura, legumi e olio extravergine d’oliva può ridurre l’infiammazione sistemica e rallentare il progresso della malattia renale”. Una delle chiavi di volta per il miglioramento della salute renale è la riduzione del consumo di proteine animali, sostituendole con proteine vegetali. Questa scelta non solo diminuisce il carico di lavoro per i reni, ma migliora anche il controllo della pressione arteriosa, della glicemia e del metabolismo lipidico, tutti fattori cruciali per prevenire un ulteriore deterioramento della malattia.
Interazione tra salute renale e neuroinfiammazione
La ricerca scientifica sta sempre più chiarendo il legame tra la salute renale e la neuroinfiammazione. Questo stato di infiammazione cronica non colpisce solo i reni, ma ha effetti deleteri anche sul cervello, aggravando le condizioni di salute e aumentando il rischio di problemi cognitivi e neurologici. “Oltre a un’alimentazione corretta, stiamo studiando sostanze naturali in grado di modulare la risposta infiammatoria“, spiega Noce. Tra queste, la Palmitoiletanolamide (Pea), un lipide naturale presente in alimenti come la soia e il tuorlo d’uovo, ha dimostrato di possedere effetti neuroprotettivi e antinfiammatori, contribuendo a ridurre l’infiammazione persistente.
Benefici ambientali della dieta mediterranea
Non solo salute, ma anche sostenibilità. La Dieta Mediterranea si distingue per il suo impatto ambientale significativamente inferiore rispetto a regimi alimentari basati su carne rossa e prodotti derivati da allevamenti intensivi. La produzione di cereali, legumi, frutta e verdura, alla base di questo stile alimentare, risulta meno gravosa per l’ambiente. Inoltre, l’uso di ingredienti freschi, di stagione e locali contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 legate ai trasporti.
“Adottare la Dieta Mediterranea non è solo una scelta individuale per la salute, ma rappresenta un contributo concreto alla sostenibilità ambientale“, afferma Noce. “Seguire questo stile alimentare non solo migliora la qualità della vita e riduce il rischio di complicanze legate alla malattia renale cronica, ma promuove anche un futuro più sano e sostenibile per tutti”. In vista della Giornata Mondiale del Rene, che si celebra il 13 marzo, l’esperta sottolinea l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione di un’alimentazione equilibrata e biologica, capace di proteggere la salute renale e contrastare i processi infiammatori sistemici.