
Deduzione e detrazione: le differenze fondamentali(www.greenstyle.it)
Il rimborso del costo della benzina è di grande rilevanza per i professionisti e gli autonomi che affrontano quotidianamente queste spese.
In Italia, il sistema fiscale offre opportunità di deduzione e detrazione che possono alleviare il peso delle spese per il carburante. È fondamentale comprendere a chi spettano questi rimborsi e come richiederli. Scopriamo insieme i dettagli di questo argomento.
Una delle confusioni più comuni tra i contribuenti riguarda i termini “deduzione” e “detrazione”. Sebbene spesso utilizzati in modo intercambiabile, i due termini si riferiscono a benefici fiscali con caratteristiche distinte. La deduzione consente di sottrarre il costo di un bene o servizio dal reddito imponibile, mentre la detrazione si applica direttamente all’imposta lorda, riducendola.
Nel caso specifico del carburante, le partite IVA possono beneficiare di una deduzione sul costo del carburante, mentre la detrazione si applica solo sull’IVA inclusa nel prezzo del carburante stesso. Questo significa che non solo è possibile ridurre il reddito su cui si calcolano le imposte, ma si può anche recuperare una parte dell’IVA pagata.
Quando spetta il rimborso per deduzione?
Le modalità di rimborso tramite deduzione variano in base all’uso del veicolo. Per i professionisti e le aziende, le regole sono le seguenti:
- Veicoli esclusivamente aziendali: il costo del carburante è deducibile al 100%. Ogni euro speso per il carburante può essere sottratto dal reddito imponibile.
- Veicoli a uso promiscuo: la deduzione scende al 20%, riflettendo l’impossibilità di determinare con precisione quale parte del carburante sia utilizzata per scopi aziendali.
- Veicoli aziendali concessi ai dipendenti: il costo del carburante è deducibile al 70%, incoraggiando le aziende a fornire veicoli ai propri dipendenti.
- Agenti di commercio e rappresentanti: la deduzione è fissata all’80%, sostenendo le spese di chi opera in questo settore.
- Taxi e scuole guida: queste categorie hanno diritto a una deduzione del 100%, riconoscendo l’importanza del trasporto professionale.

Oltre alla deduzione del costo del carburante, i professionisti e le aziende possono beneficiare della detrazione dell’IVA. Anche in questo caso, le aliquote variano in base all’uso del veicolo:
- Auto a uso esclusivo dell’attività: l’IVA è detraibile al 100%, consentendo un recupero totale sull’imposta pagata.
- Veicoli concessi ai dipendenti e veicoli per agenti di commercio: l’aliquota di recupero per questi veicoli è fissata al 70%.
- Veicoli a uso promiscuo: la detrazione dell’IVA scende al 20%, equilibrando l’uso personale e aziendale.
Condizioni per ottenere il rimborso
Per accedere a queste agevolazioni fiscali, è fondamentale seguire alcune procedure amministrative. È necessario richiedere sempre la fattura elettronica al momento del rifornimento. Dal 2019, l’emissione di fatture elettroniche è diventata obbligatoria per le transazioni tra soggetti IVA, semplificando la gestione contabile e garantendo la detraibilità dell’IVA e la deduzione della spesa.
In aggiunta, è cruciale effettuare il pagamento tramite metodi tracciabili, come carte di credito, bancomat o carte elettroniche per il carburante. Ciò consente di avere una tracciabilità delle spese, facilitando l’esibizione delle prove in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il rimborso della benzina per i professionisti e gli autonomi è un aspetto fondamentale della gestione delle spese aziendali. Comprendere le norme fiscali e gestire attentamente le spese permette di ottimizzare il carico fiscale e migliorare la sostenibilità economica delle attività professionali. Con una corretta pianificazione, è possibile massimizzare i benefici disponibili.