Scoperto ragno dalle dimensioni di un cucciolo
Nelle foreste della Guyana è stato rinvenuto un esemplare di Theraphosa blondi da record: si tratta di un ragno grande quanto un piccolo cucciolo di cane.
Fonte immagine: Pixabay
È già stato eletto come peggior incubo degli aracnofobici, per le sue dimensioni assimilabili a un piccolo cucciolo di cane. Si sta parlando di un esemplare da record di Theraphosa blondi, detta anche tarantola Golia, rinvenuto nella foresta pluviale del Guyana: dalle zampe lunghe oltre 30 centimetri, è poco più piccolo di un avambraccio di un bambino compreso il corpo. Data la sua incredibile stazza, il ragno è stato inserito di diritto nei Guinness dei Primati.
La scoperta è avvenuta per caso: Piotr Naskrecki, un entomologo e fotografo per il Museum of Comparative Zoology dell’Università di Harvard, si trovava nel mezzo della foresta durante una spedizione notturna. Udito improvvisamente il calpestio di un animale di medie dimensioni, ha puntato la sua torcia per verificare non vi fossero topi o altri piccoli mammiferi nella zona. Sotto la luce non è però apparso un roditore sperduto, un opossum in cerca di prede o un uccellino caduto dal nido, bensì un ragno dalle dimensioni gigantesche.
La specie è già conosciuta da tempo, ma un esemplare così sviluppato non lo si era mai incontrato in natura prima. D’altronde, nemmeno la scienza è concorde sugli effettivi record della specie Theraphosa Blondi: la Heteropoda maxima, una varietà del Laos, ha un’estensione delle zampe superiore, sebbene il suo corpo sia più esile. La tarantola Golia, chiamata anche “mangiatrice d’uccelli” poiché ama nutrirsi di piccoli volatili, presenta invece un corpo tozzo e completamente ricoperto di peli.
Il ragno non è velenoso per l’uomo, anche se l’eventuale morso può risultare decisamente doloroso date le dimensioni tipiche delle zanne: oltre 5 centimetri in lunghezza. Inoltre, pare che gli esemplari di questa famiglia preferiscano attaccare in altri modi i nemici: è sempre l’entomologo Piotr Naskrecki a specificare come il ragno, sfregando le zampe posteriori sull’addome, riesca a lanciare dei minuscoli peli contro l’aggressore. Entrati in contatto con le mucose, come le labbra o gli occhi, questi generano un intenso prurito e un insopportabile bruciore. Per i più impressionabili vi è però una buona notizia: gli habitat preferiti sono molto ridotti di numero e riguardano alcune foreste pluviali di Venezuela, Guyana, Brasile e Suriname.