Come eliminare la scolopendra in casa e cosa fare in caso di morso
Non bisogna sottovalutare la scolopendra, un invertebrato velenoso che spesso troviamo in giardino: ecco come debellarla e curare il morso.
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La scolopendra, artropode dal corpo oblungo, è dotata di numerosi piedi ed è uno degli artropodi più velenosi che è possibile trovare nelle nostre case. II suo morso può provocare sintomi all’uomo che possono risultare importanti in soggetti allergici e bambini.
Prima di scoprire cosa fare se ti pizzica una scolopendra, è opportuno riconoscerla per sapere come distinguerla da altri animali simili.
La scolopendra: le caratteristiche fisiche
La scolopendra, dal gr. σκολόπενδρα “millepiedi”, è un artropode della famiglia dei chilopodi e conta più di 85 specie e sottospecie. La lunghezza di una scolopendra può arrivare fino ai 33 cm, ma tra le tipologie diffuse in Italia arriva a un massimo di 17 cm.
Il corpo di questo artropode è piatto, oblungo e massiccio. È provvisto di placche tra le membrane e va incontro a diverse mute nell’arco della sua vita, a causa della conformazione del suo esoscheletro. È provvista di un paio di antenne e quattro occhi semplici. Suddividendo il tronco dell’insetto in 21/23 segmenti è possibile quantificare il numero di zampe: una coppia per ogni segmento.
È importante sottolineare che in tutte le specie di scolopendra le coppie di zampe sono presenti sempre in numero dispari. La prima coppia di zampe che si ripiega sulla testa sono gli uncini velenosi con cui uccidono la preda. Mentre le altre zampe, dotate di piccole unghie, sono utilizzate per correre velocemente e per catturare la preda assicurandola in una stretta avvolgente.
Infine l’ultimo paio di zampe, molto sviluppato, è rivolto indietro e ha lo scopo di confondere gli altri insetti o le eventuali prede. Il colore della scolopendra varia a seconda della specie, dal viola al blu al giallo e marrone. È stato osservato, inoltre, che il colore può variare anche tra i diversi stadi della vita dell’insetto e a volte anche per l’ambiente in cui vive.
Dove vive
L’ambiente ideale per le scolopendre è mediamente umido e ombreggiato. Sono animali notturni e prediligono ambienti solitari. Durante il giorno riparano sotto sassi e tronchi abbattuti nei boschi oppure nel terreno o tra i muri. Nei giardini è possibile trovarli sotto ai vasi. Se il clima è eccessivamente umido o secco è possibile che possano cercare riparo nelle abitazioni.
Di cosa si nutre
Come gli altri artropodi, si nutre principalmente di invertebrati, ma le specie di scolopendre più grandi possono cacciare anche vertebrati come rane, topi, piccoli uccelli e lucertole. Essendo un animale notturno, la scolopendra caccia di notte in solitaria, di fronte a un altro esemplare della sua specie combatterà a morte.
Come si riproduce una scolopendra
Le scolopendre hanno un dimorfismo sessuale poco marcato: le femmine si possono distinguere solitamente per un colore più acceso. Queste depongono le uova nella stagione estiva e le proteggono fino al momento della schiusa (circa un mese). I piccoli, di colore bianco trasparente, saranno protetti e trasportati dalla madre con le sue zampe posteriori e poi sul dorso fino alla maturità, che avviene dopo circa 10 mute. Sono animali che hanno una durata di vita di circa 7 anni.
Le specie più diffuse
Tra le varie specie di scolopendra è opportuno conoscere le più diffuse:
- Scolopendra cingulata: è la più diffusa in Italia su tutta la penisola a eccezione delle regioni settentrionali e sopra a i 1800 m. Ha un colore bruno, mentre la testa e la parte finale del tronco è rossiccio.
- Scolopendra oraniensis: più piccola, infatti può arrivare fino ai 10 cm. Presente nell’area mediterranea, anche in Italia è simile nell’aspetto alla s. cingulata ad eccezione del colore nerastro delle placche che l’aiuta a mimetizzarsi nell’ambiente circostante.
- S. canidens: ha la particolarità di essere presente unicamente sulle isole dell’arcipelago delle Pelagie e a Lampedusa.
- Scolopendra gigantea: specie non presente in Italia, ma molto famosa. Conosciuta anche come centopiedi gigante dell’Amazzonia con i suoi 30 cm, la scolopendra gigante è l’esemplare più grande al mondo ed è presente in natura nell’America del sud. Molti appassionati la detengono in terrari, ma bisogna ricordare che si tratta di un artropode da maneggiare con cura, data la tossicità del veleno in relazione anche alla sua grandezza.
Il morso della scolopendra
La scolopendra è pericolosa? La scolopendra è uno degli artropodi più pericolosi che possiamo trovare in casa, seconda solo ad alcune specie di ragno. Il veleno che secerne contiene sostanze come l’acetilcolina, istamina e serotonina e uccide sul colpo le sue prede.
L’eventuale morso di una scolopendra nell’uomo non è letale, ma può provocare:
- dolore acuto nel sito di iniezione (anche per giorni)
- arrossamenti
- gonfiore
- edema
- lesioni necrotico-emorragiche
La specie più grande, come la scolopendra gigante, può provocare sintomi più seri come eventuale debolezza, febbre ed eccessiva sudorazione.
Da valutare è sicuramente l’eventualità del morso in soggetti allergici e nei bambini, che possono sviluppare sintomi più gravi.
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Cosa fare se ti pizzica una scolopendra
Nel caso in cui si venga morsi da una scolopendra è opportuno valutare prima i sintomi che, come detto, possono variare. Se si riscontra un dolore acuto nel punto del morso si può utilizzare innanzitutto del ghiaccio per anestetizzare il sito di iniezione. Successivamente una pomata a base di cortisone può sicuramente attenuare il dolore e velocizzare la guarigione. In soggetti allergici, bambini o nel caso in cui non si affievolisca il malessere è opportuno contattare un medico che potrà consigliare la terapia farmacologica più opportuna.
La scolopendra in casa
Conoscendo le abitudini di questo insetto è chiaro che cosa attira la scolopendra in casa, cioè i luoghi umidi e poco illuminati: dalle cantine, dietro ad armadi o altri mobili, nei bagni, ma anche dentro gli indumenti piegati o appesi e nelle scarpe riposte.
Proprio in questi ultimi casi, è molto facile venire morsi dall’animale. Ma le scolopendre in casa da dove entrano? Principalmente, essendo animali veloci e piatti, riescono a farlo senza problemi e non visti da porte e finestre, soprattutto se si vive in campagna.
Come prevenire l’infestazione in casa
Alcuni accorgimenti per evitare di far entrare questo artropode in casa sono molto facili e rendono difficile alla scolopendra di infiltrarsi e nascondersi. La prima accortezza è dotare la casa di zanzariere alla finestra e anche alla porta se la si tiene spesso aperta. In questo modo oltre a non far entrare l’artropode in questione si eviterà di attirarlo con mosche e altre sue possibili prede.
Un ulteriore passo è sicuramente quello di arieggiare le stanze e soprattutto i luoghi bui e umidi come cantine, magazzini e garage. Infine è necessario non avere oggetti impilati, soprattutto negli angoli e se si è dotati di camino, prima di portare la legna in casa è consigliabile controllarla per evitare di far accedere questi artropodi negli ambienti domestici.
Come debellare la scolopendra in casa
Una volta appurata la presenza di una scolopendra in casa potrebbe già essere tardi e anche pericoloso tentare di eliminarla. Infatti l’animale attacca se minacciato e se non ha possibilità di fuga, si rischia quindi di venire morsi nel tentativo di debellarla.
Ma soprattutto se è presente in casa, non si può quantificare l’entità dell’infestazione perché potrebbe aver già deposto le uova in luoghi inaccessibili per i non esperti. Si consiglia quindi di rivolgersi a una ditta specializzata che utilizzi rimedi naturali per non danneggiare l’ambiente, le persone e gli eventuali animali da compagnia.