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Sciroppo di poliglicitolo: cos’è e sicurezza per la salute

Lo sciroppo di poliglicitolo è un dolcificante artificiale utilizzato come sostituto dello zucchero per via del potere dolcificante simile, ma a fronte di un minore apporto calorico. Non causa picchi glicemici e non ha effetti negativi sui denti, ossia non provoca la carie, così come invece fa lo zucchero. Viene usato nella realizzazione di prodotti alimentari e bevande, come dolci, gelati e lievitati. È considerato generalmente sicuro per la salute.

Sciroppo di poliglicitolo: cos’è e sicurezza per la salute

Fonte immagine: Pxhere

C’è molto interesse riguardo lo sciroppo di poliglicitolo, comunemente usato come additivo alimentare. Ma ci sono anche domande sulla sicurezza del dolcificante, come avviene per tutti i polioli. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, quali sono i benefici che apporta e quali le sue controindicazioni.

Nonché dove trovarlo e più in generale cosa sono i polioli, se fanno male, quanti grammi al giorno sono consentiti. Rispondiamo a queste e ad altre curiosità.

Cos’è il poliglicitolo

Il poliglicitolo è un dolcificante artificiale a base di polioli, utilizzato come sostituto dello zucchero. Viene solitamente usato in prodotti alimentari e farmaceutici per la sua capacità di fornire dolcezza a fronte di un basso indice glicemico.

È disponibile sia in forma di sciroppo che in polvere. Appartiene agli idrolizzati di amido idrogenato noti con la sigla HSH, composti da maltitolo, sorbitolo e polioli a peso molecolare superiore. Il suo uso è stato autorizzato nell’Unione Europea dal 2013.

Valori nutrizionali

In quanto ai valori nutrizionali dello sciroppo di poliglicitolo, si annoverano:

  • 3 Calorie per grammo
  • Indice glicemico pari a 39
  • Dolcezza (paragonata al saccarosio) pari al 25-50%
  • 0 carboidrati netti

Sicurezza per la salute del poliglicitolo

Il poliglicitolo è costituito principalmente da una miscela di molecole di glucosio per il 95-97% e carboidrati quali maltitolo e isomalto. Vanta circa la metà della dolcezza del saccarosio e circa lo stesso contenuto calorico. Viene diffusamente usato come sostituto dello zucchero nell’industria alimentare.

Viene generalmente considerato sicuro essendo valutato al pari di un dolcificante naturale. Non contiene, inoltre, prodotti di origine animale.

In quanto alla sua sicurezza per la salute, è comprovata da un’ampia gamma di studi sulla sicurezza nell’uomo e negli animali, tra cui l’alimentazione a lungo termine e la riproduzione multigenerazionale. Inoltre, il poliglicitolo è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti e ha ottenuto l’approvazione anche in molti altri paesi in tutto il mondo.

Gli sciroppi e i poliglicitoli di maltitolo sono sicuri da usare secondo il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Sciroppo di poliglicitolo cos'è e sicurezza per la salute
Fonte: Pixabay

Dove si trova il poliglicitolo

Abbiamo visto come sia ampiamente usato nell’ambito dell’industria alimentare. In particolare, il poliglicitolo si trova generalmente all’interno di alimenti quali caramelle, gomme da masticare e dessert. A questi fornisce dolcezza senza aumentare le calorie.

Ma viene aggiunto ai prodotti anche per alimentarne la massa dato il suo essere una valida alternativa allo zucchero semolato. Così come gli altri polioli, può trovarsi anche in prodotti come dentifrici, collutori, sciroppi per la tosse e pastiglie per la tosse.

Benefici del poliglicitolo

Specie messo a confronto con lo zucchero, è possibile evidenziare alcuni interessanti benefici del poliglicitolo. I più importanti sono il suo basso indice glicemico e il suo essere resistente alla carie dentale. L’indice glicemico è un valore che indica la misura della velocità con cui i carboidrati presenti in un determinato alimento aumentano i livelli di zucchero nel sangue.

Avendo un basso IG, il poliglicitolo causa un più lento aumento di questi ultimi. Ciò fa sì che aiuti a prevenire i picchi di glicemia e a mantenere i livelli di zucchero nel sangue stabili, che è particolarmente importante per le persone con diabete o che sono a rischio di diabete.

Inoltre, a differenza degli zuccheri, gli HSH non vengono facilmente convertiti in acidi dai batteri della bocca e vengono utilizzati per formulare prodotti senza zucchero che non promuovono la carie dentale. Il fatto di essere resistente alla carie lo rende un valido alleato nel mantenimento della salute dei denti e delle gengive.

Unitamente al fatto di seguire una dieta equilibrata ed una attenta igiene orale per mantenere una buona salute dentale.

Controindicazioni del poliglicitolo

Tra le controindicazioni o, meglio, tra gli effetti collaterali del poliglicitolo, si annoverano principalmente dei disturbi gastrici. Se gli HSH non sembrano avere effetti collaterali gravi, se consumati in quantità superiori a 125 grammi al giorno, possono scatenare la diarrea.

Tali effetti, tuttavia, dipendono dalla sensibilità del singolo individuo e dagli altri alimenti consumati contemporaneamente. In quanto ai falsi miti che circolano intorno a tale sostanza, qualcuno ritiene che possa essere cancerogeno. In realtà, ad oggi non ci sono prove scientifiche che tale affermazione sia vera.

xilitolo
Fonte: Pixabay

Cosa sono i polialcoli

Che cosa significa polialcoli? Noti anche come polioli o alcoli di zucchero, sono composti organici (carboidrati idrogenati), tipicamente derivati da zuccheri contenenti un idrossile gruppo (-OH) collegato a ciascun atomo di carbonio e usati come sostituti dello zucchero.

Si presentano come dei solidi di colore bianco, solubili in acqua e disponibili in natura o ottenibili industrialmente. Vengono definiti polioli in quanto contengono più gruppi –OH.

I polialcoli vengono usati nell’industria alimentare sia come addensanti che come dolcificanti. Tra gli esempi di polialcoli più conosciuti si annoverano lo xilitolo e il sorbitolo, l’isomalto, il lattitolo, il mannitolo.

L’interesse riguardo tali composti è dovuto ai loro molteplici potenziali benefici per la salute. Che non comprendono solo il basso indice glicemico ed il fatto di non essere cariogeni, ma anche il loro basso contenuto energetico e insulinemico, fattori potenzialmente utili nel contrastare l’obesità.

Ma anche il fatto di essere poco digeribili e potenzialmente utili nel colon e di essere dei carboidrati osmotici, quindi, idratanti del colon, lassativi e depurativi.

I polioli fanno male?

Non sono nocivi per la salute, però ad un loro consumo eccessivo sono legati alcuni effetti collaterali. In particolare, i polialcoli sono lassativi. Possono causare disturbi gastroenterici e avere effetto lassativo richiamando acqua a livello intestinale, con sintomi come gonfiore, flatulenza, diarrea.

In generale, quindi, l’uso di polioli come dolcificante deve essere fatto con moderazione. Inoltre, come qualsiasi altro dolcificante artificiale, non costituiscono una soluzione ideale per controllare il peso o per prevenire malattie metaboliche, in quanto una dieta equilibrata e una regolare attività fisica restano i modi migliori per mantenere una buona salute.

Questo in considerazione del fatto che gli alcoli di zucchero contengono pur sempre delle calorie, che dovrebbero comunque essere prese in considerazione quando si tiene dall’apporto calorico in una dieta per diabetici e non.

Polioli, indice glicemico

Tutti i polioli sono caratterizzati da un basso indice glicemico, in genere non supera mai il valore di 55. Per questo motivo risultano adatti in caso di diabete e sindrome metabolica.

Il loro basso indice glicemico si può altresì sfruttare in cucina, nella realizzazione di dolci casalinghi nei quali possono essere utilizzati in alternativa allo zucchero semolato.

A chi si chieda se siano meglio i polioli o gli zuccheri, rispondiamo che tutti contengono carboidrati e calorie, ma i primi hanno un contenuto calorico minore, con un minore effetto sui livelli di glucosio nel sangue rispetto ai secondi.

Quanti grammi di polioli al giorno?

Tutti i polialcoli, se consumati in grande quantità, possono causare flatulenza, mal di pancia e dissenteria. Non è stata stabilita, a loro riguardo, una dose giornaliera raccomandata, bensì un valore limite giornaliero pari a 20 g per gli adulti e 10 g per i bambini.

 

Fonti

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