Greenstyle Ambiente Animali Scioglimento dei ghiacciai: quali sono gli animali a rischio?

Scioglimento dei ghiacciai: quali sono gli animali a rischio?

Siamo tutti a conoscenza del problema dello scioglimento dei ghiacciai. Ma sappiamo quali sono gli animali a rischio estinzione a causa di questo fenomeno? Inoltre il problema potrebbe essere più esteso di quanto non immaginiamo

Scioglimento dei ghiacciai: quali sono gli animali a rischio?

Fonte immagine: Pixabay

Si parla spesso dello scioglimento dei ghiacciai, termine colloquiale improprio in quanto i ghiacciai fondono, non si sciolgono. Comunque sia, parliamo del fenomeno per cui, a causa soprattutto dell’aumento della temperatura terrestre, i ghiacci dell’Artico, dell’Antartide, di paesi come la Siberia, la Russia, la Groenlandia e l’Alaska, ma anche quelli delle montagne, ecco che stanno diminuendo in maniera inesorabile. E a farne le spese sono anche gli animali. Lo scioglimento dei ghiacciai, infatti, mette a rischio parecchi animali. Andiamo a scoprire quali.

Scioglimento dei ghiacciai: animali a rischio

gruppo di pinguin

Ci sono numerose specie animali che possono essere direttamente (e in maniera negativa) influenzate dallo scioglimento dei ghiacciai. Perché? Beh, dove vive l’orso bianco? Al Polo Nord, esatto. E buona parte dell’Artico è composta da ghiacci. Se questi si sciolgono, ecco che si avrà una perdita di habitat tale da risultare fatale per questi colossi bianchi.

Animali come gli orsi polari, ma anche le foche, i narvali, le orche o i pinguini, si ritroveranno a vivere in un habitat che non è più quello ideale per loro, consumando così più energie per sopravvivere. Troveranno meno cibo e dunque sarà messa a rischio la loro sopravvivenza.

Ma la riduzione dei ghiacciai e le modifiche alla loro distribuzione e allo spesso del ghiaccio potrebbero influenzare anche altre specie come le balene. Tutti questi animali ormai si erano adattati a vivere in un modo fatto di ghiacci. Ma senza ghiacci, cosa ne sarà di loro?

Prendiamo gli orsi polari. Sono animali strutturati per cacciare stando seduti e aspettando che le foche emergano per respirare dai buchi presenti nel ghiaccio. Ma adesso, essendoci sempre meno foche da mangiare, ecco che sono costretti a spostarsi molto di più, consumando più energia. Questo richiede che mangino di più, ma ci sono sempre meno prede e devono compiere tragitti sempre più lunghi per nutrirsi. Questo vuol dire che uno dei motivi per cui gli orsi polari sono in via d’estinzione è collegato proprio a questa carenza di prede.

Prede che, a loro volta, trovano sempre meno pesci di cui nutrirsi, causando così un ricolo vizioso. E gli orsi non possono supplire a questa carenza di foche mangiando altro, dovrebbero consumare una quantità di caribù, salmerini alpini e oche eccessiva. Oltre al fatto che dovrebbero del tutto modificare le loro abitudini di caccia.

Problemi avranno anche i narvali. Abili nuotatori di profondità, devono comunque ogni tanto riemergere per respirare da fori nei ghiacci. Ma i ghiacci si stanno assottigliando, scomparendo e modificando tanto che molti di questi fori o si sono rimpiccioliti troppo o si sono spostati o sono scomparsi. Quindi il rischio di annegamento per loro è alto.

Meno narvali, però, vuol dire che anche le orche avranno meno prede da cacciare. Tutto questo conduce a un effetto a catena su numerosi altri mammiferi che hanno imparato a cavarsela sul ghiaccio, come volpi artiche, balene e buoi muschiati.

Cause dello scioglimento dei ghiacciai

Orche
Fonte: Pixabay

Avevamo già parlato in precedenza dello scioglimento dei ghiacciai. Qui vogliamo ricordare le principali cause che provocano lo scioglimento dei ghiacciai:

  • surriscaldamento globale
  • cambiamenti climatici
  • inquinamento e gas serra

Tutti questi fattori hanno causato un aumento della temperatura media terrestre, cosa che ha condotto al surriscaldamento globale. Questo scioglimento provoca diversi fenomeni:

  • mette a rischio l’habitat di parecchi animali. Come nel caso dell’orso polare, si parla di animali a rischio estinzione
  • aumenta il livello di mari e oceani, con perdita di spiagge e coste
  • riduzione della riserva di acqua dolce
  • perdita della biodiversità
  • rischio di diffusione di malattie. Molti virus, batteri e patogeni sono congelati nel ghiaccio e nel permafrost. Sciogliendosi i ghiacci, questi germi potrebbero liberarsi, trovando terreno fertile nella popolazione umana, in quella animale o anche nelle piante non più abituati a co-esistere con questi patogeni
  • cambiamenti climatici, in una sorta di serpente che si morde la coda, i cambiamenti climatici alimentano lo scioglimento dei ghiacciai e lo scioglimento dei ghiacciai causa i cambiamenti climatici influenzando le correnti oceaniche e provocando eventi meteorologici avversi

Fonti:

  1. National Oceanic and Atmospheric Administration
  2. WWF Italia
  3. World Wildlife Fund
  4. Greenpeace

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Specie migratorie a rischio, sono fondamentali per il pianeta
Animali

Sono tante le specie migratorie a rischio di estinzione e questo potrebbe avere conseguenze devastanti sul nostro pianeta. Purtroppo proteggere questi animali non è semplici, proprio per la natura stessa della migrazione. C’è una Convenzione, siglata 40 anni fa da molti Paesi del mondo, che pone delle linee guida, che non sempre vengono rispettate. Come sempre, sono le attività umane a mettere a rischio la sopravvivenza di tanti animali migratori.