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Sapone nero africano: proprietà e benefici

Il sapone nero africano, detto anche sapone marocchino, è una soluzione naturale dedicata alla cura della pelle, ricavata da molte piante tra cui il cacao e il karitè. Ha una colorazione scura ed è in grado di ammorbidire la pelle secca e di esercitare un'azione abrasiva, senza irritare.

Sapone nero africano: proprietà e benefici

Coloro che hanno avuto la possibilità di visitare le meraviglie dell’Africa, in particolare alcuni dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, avranno di certo scoperto un prodotto straordinario: il sapone nero. Chiamato anche sapone di Hammam o marocchino, dai luoghi dove maggiormente è diffuso e poiché usato nei principali centri termali della parte settentrionale del Continente, questo detergente è noto per le sue caratteristiche rigeneranti per la pelle, nonché per la sua pulizia efficace ma non aggressiva. Quali sono, di conseguenza, le proprietà e i benefici del sapone nero africano?

Prima di cominciare, è bene specificare come i prodotti in vendita sulla grande distribuzione non sempre siano una fedele riproduzione dell’originale sapone africano, poiché possono contenere conservanti e altre sostanze chimiche, ma anche perché la ricetta cambia da luogo a luogo ed è spesso tramandata per via orale. Di seguito, tutte le peculiarità del prodotto.

Sapone nero africano: cosa è?

sapone per mani

Per sapone nero africano – detto anche sapone di Hammam o sapone marocchino – si intende un prodotto detergente di origine naturale, ricavato dall’unione di diverse piante e oli. Così come già accennato, la ricetta per la sua preparazione varia fra le differenti nazioni, a volte anche da città a città.

Decisamente diffuso in Marocco e negli altri Paesi affacciati sul Mediterraneo, questo sapone può vedere ingredienti come piantaggine, foglie di varie palme, baccelli di cacao, corteccia e burro di karitè, olio d’oliva nonché molti altri ancora. Questi elementi, uniti fra di loro, conferiscono al sapone la sua tipica colorazione scura, dal verde molto intenso al marrone, passando per un nero anche corvino. Le modalità di preparazione seguono tradizioni antiche, spesso tramandate per via orale, e prevedono di mescolare gli ingredienti in acqua fino a ottenere una soluzione cremosa, che poi viene lasciata solidificare naturalmente al sole.

Questo sapone viene usato per le normali operazioni di pulizia, tuttavia è preferito per preparare la pelle alla successiva esfoliazione, considerato come il prodotto sia in grado contemporaneamente di ammorbidire aree secche e pelle morta, che di esercitare un’azione mediamente abrasiva, senza però comportare fastidi, irritazioni o bruciori.

Sapone nero africano: proprietà e benefici

lavarsi le mani

Così come già specificato, il sapone marocchino ha un’azione blandamente abrasiva e, per questo, viene impiegato come propedeutico per le operazioni di esfoliazione, queste eseguite con apposite spazzole. L’uso, oltre a stimolare la rimozione delle cellule morte e ammorbidire le zone secche dell’epidermide, può essere paragonato anche a quello di uno scrub, sebbene risulti decisamente più efficace.

Dati i suoi ingredienti, questo detergente è ricco di sostanze che nutrono sia l’epidermide che i capelli: abbonda infatti di vitamine A, E e D, note tutte proprio per i benefici sulla cute, soprattutto nel contrastare l’azione dei radicali liberi e limitare gli effetti dell’invecchiamento cellulare. Dall’azione principalmente antiossidante, questo sapone stimola anche la produzione di collagene, una qualità decisamente utile poiché incentiva l’elasticità della pelle, riducendo anche le rughe. Ancora, data l’abbondanza di principi nutritivi derivati dalla pianta del karitè, può essere scelto anche per rendere meno visibili piccole macchie o per rendere unghie e capelli più lucenti.

Sul viso può essere utile per liberare i pori occlusi e purificarli, effetto questo molto utile per contrastare la formazione di punti neri e brufoli, mentre strofinato sul corpo riattiva la circolazione, incentivando l’apporto di sangue a livello superficiale dell’epidermide. Ancora, combatte alcune tipologie di batteri responsabili di irritazioni e arrossamenti, previene l’apparizione di micosi e può essere un alleato nella lotta contro la forfora. Prima di impiegarlo, però, è bene chiedere al proprio dermatologo di fiducia se sia adatto per la propria tipologia di pelle, nonché vagliare l’assenza di intolleranze e allergie nei confronti degli ingredienti che lo compongono.

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