Santolina: proprietà e usi (anche in cucina)
La santolina è una pianta mediamente diffusa in Italia, nota per i suoi singolari fiori gialli e per il suo intenso profumo. Non tutti però sanno che questo arbusto presenta proprietà utilissime per l'organismo, dalla digestione alla protezione dai parassiti, ed è anche impiegata in cucina come pianta aromatica. Lontana parente della camomilla, questo rimedio naturale presenta degli effetti molto simili. Spontanea su tutto lo Stivale, la si impiega in tisana oppure tramite l'olio essenziale.
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Non tutti forse conoscono la santolina, una pianta aromatica dalla crescita perlopiù spontanea che, oltre a splendidi fiori, è anche nota per le sue proprietà utili per l’organismo. Questa pianta è infatti da anni oggetto di studi scientifici, per via di alcune sue caratteristiche benefiche, e in alcuni luoghi viene da tempo immemore impiegata in cucina. Ma quali sono le sue proprietà complete e quali gli usi principali, anche a scopo alimentare?
È bene ricordare che, quando si parla di rimedi naturali, bisogna sempre prendere in considerazione la possibilità che possano determinare effetti collaterali, non essere compatibili con farmaci in corso di assunzione o scatenare reazioni allergiche nei soggetti ipersensibili. Per questa ragione, prima di procedere all’assunzione della santolina, è bene consultare il proprio medico di fiducia. Di seguito, qualche informazione utile.
Santolina: proprietà e usi
La Santolina chamaecyparissus è una pianta a crescita perlopiù spontanea, tipica dell’Europa mediterranea e appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Apprezzata soprattutto per la sua generosa fioritura e per il suo intenso profumo, questa pianta ha trovato nel corso dei secoli sia degli impieghi ornamentali che alimentari, ma è divenuta soprattutto famosa per le sue proprietà benefiche per l’organismo.
La santolina si caratterizza per un arbusto sempreverde e cespuglioso, di massimo 60 centimetri d’altezza. I fusti sono eretti e legnosi e ogni ramo è ricoperto da numerose foglie, di piccola dimensione e di un colore verde tendente al grigio. La fioritura, che avviene tipicamente all’inizio dell’estate, presenta numerosi fiori gialli privi di petali, dall’aspetto originale e dall’intenso profumo.
Proprietà benefiche della santolina
Come già anticipato, la santolina è nota sin da tempi antichi per le sue proprietà utili all’organismo. Dei benefici non molto dissimili da quelli già ben noti della camomilla, di cui questa pianta sembra un lontano parente. A differenza di quest’ultima, però, molti studi sono ancora in corso per stabilire con esattezza il suo meccanismo d’azione e il suo possibile utilizzo per la produzione di nuovi farmaci.
In linea generale, sono state attribuite alla pianta le seguenti caratteristiche
- Proprietà digestive: sin da tempi remoti, si sostiene che la santolina possa aiutare la digestione, riducendo sintomi come il gonfiore, la difficoltà di svuotamento di stomaco e intestino e regolando la peristalsi;
- Proprietà dermatologiche: se applicati a livello topico, pare che gli estratti della pianta siano d’aiuto per contrastare irritazioni e dermatiti. Inoltre, presenterebbe un effetto cicatrizzante per le ferite;
- Proprietà antisettiche: sempre a livello topico, gli estratti di santolina sarebbero efficaci per limitare la proliferazione batterica e di altri agenti esterni all’organismo. Non è però tutto, poiché la pianta manifesterebbe anche proprietà antifungine, di contrasto alle micosi;
- Proprietà antiossidanti e antinfiammatorie: grazie al suo profilo nutrizionale, la pianta apporta numerose sostanze antiossidanti all’organismo, come ad esempio una buona porzione di vitamine A ed E. Queste rappresentano la prima linea di contrasto all’azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare. Ancora, la pianta sembra sia in grado di ridurre rapidamente le infezioni;
- Proprietà vermifughe: infine, pare che la pianta possa essere d’aiuto nel combattere le infezioni parassitarie che possono verificarsi a livello dell’intestino.
Santolina: gli usi per il benessere
A scopo curativo, la santolina viene impiegata come rimedio naturale per contrastare piccoli disturbi a carico della pelle, dell’apparato digerente e per rafforzare le difese del sistema immunitario. Di norma, gli usi più frequenti si distinguono in:
- Infusi e tisane: è la modalità principale per il trattamento delle problematiche interne all’organismo, dai crampi allo stomaco – data la sua azione antispasmodica – alla regolazione della digestione, passando per i disturbi mestruali;
- Applicazione topica: quando invece si desidera utilizzare il rimedio naturale per il trattamento di dermatiti, irritazioni della pelle o infezioni fungine, si applica sulla zona affetta qualche goccia di olio essenziale oppure si strofinano le foglie sulla cute, prestando attenzione a lavare preventivamente e a fondo la pianta.
Come già spiegato, l’assunzione di un rimedio naturale non è esente da rischi, quali effetti collaterali o possibili reazioni allergiche. Per questo, anche per il ricorso alla santolina è necessario vagliare il medico curante o lo specialista di fiducia.
Usi classici in cucina
Non solo benessere dell’organismo, la santolina è da molto tempo inserita anche nelle diete tradizionali di alcune regioni dello Stivale, dove la crescita spontanea di questa pianta è assai diffusa. Ma come si usa in cucina?
Per le necessità alimentari, la santolina viene impiegata come una pianta aromatica: merito del suo profumo intenso, ma anche del suo gusto riconoscibilmente amaro, ideale per insaporire i piatti e riequilibrarne in sapori. In genere, si usa la santolina in abbinamento a piatti di carne o pesce, ma anche per arricchire verdura a foglia verde o fresche insalate. Ancora, la pianta può essere scelta anche come aromatizzante per liquori e altri tipi di bevande, sia alcoliche che non.
Al palato ricorda il timo, anche se la santolina è ben più amara, e il suo intenso aroma persiste a lungo anche dopo la cottura. Proprio per questa sua intensità, se ne utilizzano poche foglie a ricetta, spesso in abbinato ad altre piante aromatiche come rosmarino, prezzemolo, coriandolo e proprio timo.
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