Salviette disinfettanti per superfici: efficacia e modo d’uso
Le salviette disinfettanti sono utili per mantenere l'igiene all'interno della casa, ma non tutte hanno potere antibatterico o antivirale.
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Le salviette disinfettanti per superfici sono diventate sempre più frequenti nella quotidianità di tutti. Soprattutto a partire dal 2020, quando la diffusione del coronavirus ha richiesto un’attenzione maggiore all’igiene quotidiana. Ma quanto sono realmente efficaci e, soprattutto, quali sono i modi d’uso consigliati?
Quando si parla di salviette disinfettanti, è facile cadere in confusione. Sul mercato sono disponibili le più svariate alternative, ma le loro funzioni e modalità d’uso possono essere assai differenziate. Alcune servono unicamente per rimuovere sporco e detriti, altre hanno una specifica azione antibatterica, altre ancora si rivelano utili anche contro i virus. Di seguito, qualche consiglio.
Salviettine disinfettanti: le informazioni
Salviette disinfettanti: efficacia
Le salviette disinfettanti sono prodotti igienici normalmente realizzati in tessuto-non-tessuto – ma anche cellulosa o altri derivati della carta – impregnate in una sostanza detergente. Queste vengono conservate in un apposito contenitore di plastica, sia rigida che morbida, affinché mantengano la loro umidità nel tempo e il detergente non evapori. A seconda della composizione, possono essere usate per i più svariati scopi: dalla pulizia dei mobili fino ai dispositivi elettronici.
Per comprenderne l’efficacia, tuttavia, è necessario leggere attentamente le informazioni fornite dal produttore. La maggior parte delle varietà in commercio è idonea alle normali necessità di pulizia all’interno della casa, come la rimozione di polvere o detriti di sporco, ma non tutte potrebbero essere indicate per eliminare anche batteri e virus. Per questo sulle confezioni sono sempre riportati i test di laboratorio e, ancora, anche in evidenza le proprietà antibatteriche oppure antivirali. Se presentano un elevato potere igienizzante e sterilizzante, la confezione potrebbe riportare anche la dicitura “Presidio Medico Chirurgico”. In assenza di queste indicazioni, il dispositivo deve essere considerato come uno strumento di semplice pulizia, non efficace contro virus e batteri.
In linea generale, è bene ricordare come le salviettine con potere antibatterico potrebbero risultare inefficaci sul virus, se non indicato esplicitamente. In merito al coronavirus, nella primavera del 2020 l’ISS ha diramato delle linee guida affinché queste soluzioni possano considerarsi efficaci. In generale, dovranno contenere soluzioni ad alcol etilico o alcool isopropilico almeno al 70%.
Modo d’uso
Le salviette disinfettanti devono essere sempre conservate all’interno della loro confezione, accertandosi rimanga sempre ben sigillata per evitare l’evaporazione del detergente. Ancora, non dovrebbero essere esposte a sbalzi di temperatura elevati né alla luce diretta del sole, per evitare di alterarne la composizione.
Di norma, si usa una singola salvietta per la superficie da trattare, passandola sull’oggetto come un qualsiasi panno. Non potrà però essere riutilizzata per più oggetti diversi e, una volta asciutta, perderà tutto il suo potere igienizzante.
In caso si fosse a conoscenza di allergie o ipersensibilità a uno dei componenti presenti nel detergente – ingredienti comunque sempre specificati in etichetta – l’operazione di pulizia dovrà essere eseguita da terzi oppure avvalendosi di guanti protettivi.
In caso si volessero usare salviettine per i dispositivi elettronici, è bene prima controllare le indicazioni fornite dai produttori dei device. La possibile presenza di alcol potrebbe essere dannosa per alcune rifiniture in plastica e, ancora, per varie tipologie di schermo touchscreen. Il mancato rispetto delle indicazioni fornite del produttore potrebbe compromettere il normale funzionamento dell’apparecchio elettronico.
Fonte: ISS