La salute degli occhi passa anche per una cura regolare. A sottolinearlo è uno studio pubblicato dagli scienziati dello University College London e del Moorfields Eye Hospital, secondo i quali una corretta igiene è fondamentale per assicurare alla propria vista un corretto livello di benessere. Malgrado ciò, hanno riferito gli esperti, in molti mettono in atto comportamenti a rischio.
I ricercatori britannici hanno puntato il dito nello specifico sulla patologia denominata Cheratite da Acanthamoeba, spesso associata ai portatori di lenti a contatto e che può portare a cecità. Tra i sintomi indicati figurano dolore, irritazione rossore, ma anche visione offuscata, lacrimazione eccessiva e ipersensibilità alla luce. La malattia non è però limitata ai soli utilizzatori di lenti a contatto, che possono contrarla ad esempio con una cattiva manutenzione o scarsa igiene delle stesse, e può colpire chiunque.
Al di là dei casi più gravi, come nel caso della Cheratite da Acanthamoeba, una corretta igiene degli occhi passa come detto per un comportamento attento e salutare. Vi sono alcune pratiche spesso sottovalutate che possono compromettere il benessere di questa importante zona del corpo. Un esempio è dato dai trucchi, con il mascara che se scaduto può rappresentare un pericolo ricettacolo di batteri. Discorso analogo per l’eyeliner e più in generali per tutti i cosmetici che vengono applicati nei pressi della zona oculare: se la data di scadenza è superata occorre, per quanto possano risultare costosi, gettarli e acquistarne di nuovi.
Secondo gli esperti dell’Università di Toledo gli occhi sono messi a rischio anche dalla luce blu emessa da tablet, smartphone e tv. La sua ricezione da parte della retina scatena la produzione di sostanze tossiche in grado di distruggere i fotorecettori che consentono di vedere. Un effetto che diventa sempre più marcato con l’avanzare del tempo. Meglio quindi utilizzare i filtri anti-luce blu presenti nei più moderni apparecchi elettronici e trascorre un tempo ridotto davanti allo schermo.
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Nei periodi più caldi un comportamento a rischio è anche il tenere il ventilatore acceso, di giorno come durante la notte, così da permettergli di diffondere agenti irritanti, polvere e impurità nella stanza. Ciò può portare a un’involontaria esposizione degli occhi a tali componenti, oltre a una maggiore secchezza del bulbo al risveglio. Occorre ricordarsi di pulire regolarmente le pale del ventilatore e la casa, così da limitare al minimo il rischio. In caso di lenti a contatto ricordarsi di pulire bene il contorno occhi e le mani prima di indossarle, oltre che le lenti stesse (con il liquido appositamente studiato e consigliato dal proprio ottico).
In caso di utilizzo di “lacrime artificiali”, qualora vittime di secchezza oculare o in caso di utilizzo di lenti a contatto, il rischio è di abusarne e ottenere al contrario uno stato di rossore derivato dall’effetto del liquido sui vasi sanguigni degli occhi. Un modo per aumentare l’umidità del bulbo è quello di incrementare l’assunzione delle vitamine A, C ed E, oltre che di acidi grassi omega-3.
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Altro comportamento a rischio per la salute degli occhi è quello di fare il bagno in piscina senza utilizzare degli occhialetti protettivi. Un pericolo ancora maggiore per coloro che indossano lenti a contatto: entrambi, utilizzatori e non, con un approccio a “occhio nudo” potrebbero venire a contatto con pericoli batteri e germi presenti nell’acqua, il cui livello di igiene non sempre è all’altezza delle aspettative.
Quando i raggi solari sono molto intensi è opportuno indossare degli occhiali da sole. Una pratica ritenuta “ovvia”, ma in alcuni casi trascurata e che può portare a diverse problematiche. Il momento più a rischio è rappresentato dalle giornate estive con cielo più o meno coperto: malgrado la ridotta luminosità i raggi UV filtreranno attraverso le nuvole minacciando la salute oculare. Meglio proteggersi con degli occhiali da sole, soprattutto in caso si appartenga a un fototipo ad alto rischio.
Fumare è una pratica che minaccia non soltanto la salute dei polmoni e più in generale dell’organismo, ma anche la vista: tale vizio è considerato un fattore di rischio, soprattutto in età più avanzata, di cataratta e degenerazione maculare. In ultimo da non dimenticare è il proprio controllo della vista annuale, che se praticato con regolarità nel tempo può aiutare a scoprire precocemente eventuali disturbi o patologie di più o meno grave entità.