Salta il banchetto a base di carne di orso della Lega Nord
Un banchetto a base di carne d'orso organizzato dalla Lega Nord ha scatenato una nuova polemica all'interno della maggioranza, con reazioni sdegnate anche degli animalisti
Non bastavano le polemiche di natura politica ad alimentare i dissidi all’interno di una maggioranza che vede quotidianamente contrapposte la Lega Nord e diversi esponenti del PDL, adesso a far aumentare le distanze ci si mettono involontariamente anche gli incolpevoli orsi del Trentino.
Infatti, proprio attorno ai plantigradi è nata in questi giorni l’ennesima fonte di polemiche tra i leghisti, spalleggiati dalle autorità locali trentine, e alcuni uomini del PDL come i ministri Michela Brambilla e Franco Frattini, senza lasciare fuori ovviamente associazioni come il WWF e la LAV, che si sono ovviamente schierate a favore degli animali.
Tutto è partito dall’avvio del progetto “Life Ursus“, che mira all’introduzione di alcuni orsi in Trentino provenienti dalla Slovenia al fine di ripopolare quell’habitat di una specie che anche per effetto della caccia illegale, così come per le tante uccisioni di diversi esemplari dovute agli abitanti delle zone, è ormai a rischio estinzione.
Al piano di ripopolamento si sono subito opposte le autorità locali, preoccupate per l’impatto sulla sicurezza degli abitanti delle valli che l’arrivo degli orsi potrebbe comportare, dato che non sono state poche le scorribande che questi animali hanno compiuto nelle zone abitate negli anni scorsi. Una posizione che ha trovato così l’appoggio della Lega Nord, la quale, per protestare contro il progetto “Life Ursus”, ha deciso di organizzare un banchetto all’aperto in occasione della prima festa estiva della Lega Nord Primiero che si è svolta ieri a Imer, in Trentino.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che il menù del pranzo prevedeva espressamente la carne di orso, che i leghisti avevano ordinato dalla vicina Slovenia, paese in cui il commercio di questa carne è legalmente certificato. Immediate sono partite così le polemiche, che hanno visto gli organizzatori sotto il fuoco incrociato arrivato sia dal WWF, che ha parlato di “proposta indecente”, sia della Lega Antivivisezione:
In Trentino Alto Adige gli orsi non possono più stare tranquilli: qualcuno li ha cucinati a spezzatino, qualcun altro ha proposto di abbatterli, altri li imprigionano, ora il deputato Maurizio Fugatti, segretario della Lega Nord Trentino, annuncia un banchetto a base di carne d’orso.
Parole a cui si sono aggiunti i commenti sdegnati dei colleghi del PDL, con il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha dichiarato sul suo blog:
Leggo con sconcerto che un parlamentare italiano eletto in Trentino, l’onorevole Maurizio Fugatti, intende organizzare un banchetto all’aperto con carne di orso.
Seguito dalla sua omologa al Dicastero del Turismo, Michela Brambilla:
A nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell’apprendere che in una festa leghista del Trentino verrà servita carne di orso, chiediamo al segretario del partito, nostro alleato, di intervenire per fermare questa scandalosa iniziativa.
E proprio l’intervento tanto invocato dai due ministri si è avuto nella giornata di ieri, quando era in programma il banchetto all’aperto. L’azione congiunta dei NAS e della Guardia Forestale, pare richiesta direttamente dal Ministero della Salute, ha infatti portato a delle ispezioni in mattinata con il risultato che i 50 chili di carne per un valore di 2.000 euro arrivati dalla Slovenia sono stati sequestrati in quanto sprovvisti della necessaria autorizzazione al commercio delle autorità slovene.
La festa si è così trasformata in un insuccesso per i circa cento leghisti accorsi in Trentino per godersi la scampagnata e il pranzo a base di orso, accendendo roventi polemiche tra gli organizzatori, portando l’ex senatore Erminio Boso a paventare un’uscita dal Governo e da quel PDL che si è dimostrato, a suo dire, più un nemico che un alleato.
Difficile che si arrivi a tanto, ma dopo le tensioni tra PDL e Lega sulla politica estera e la guerra in Libia, la gestione dell’emergenza rifiuti e la questione sulla sede di alcuni ministeri, quest’ennesima polemica testimonia il livello di uno scontro politico ormai arrivato all’esasperazione. E intanto c’è chi si chiede con una certa ironia se non riuscirà agli orsi del trentino dare il colpo di grazia al Governo, riuscendo lì dove sono falliti Fini e indirettamente Gheddafi in tempi recenti.