
Un’indagine approfondita condotta dall’Agenzia Federale per la Sicurezza della Catena Alimentare (AFSCA), insieme al Dipartimento fiammingo Zorg e all’istituto di ricerca Sciensano, ha rivelato che l’epidemia di salmonellosi attualmente in corso in Belgio è direttamente correlata al consumo di uova contaminate. Dall’inizio dell’anno, il Centro Nazionale di Riferimento per le Salmonella (CNR, Sciensano) ha registrato un notevole incremento di casi legati a un ceppo specifico del batterio. Tra gennaio e metà febbraio, le autorità sanitarie hanno confermato ben 67 casi di salmonellosi, con una prevalenza particolare nelle Fiandre. L’analisi dei pazienti ha messo in evidenza un elemento comune: il consumo di uova.
Indagini e tracciabilità
Attraverso un meticoloso processo di tracciamento, l’AFSCA è riuscita a risalire a un allevamento di galline ovaiole, identificato come la fonte principale dell’infezione. I test effettuati sui campioni prelevati hanno confermato la presenza della stessa variante di Salmonella riscontrata nei pazienti affetti. Per arginare la diffusione del batterio, le autorità hanno immediatamente bloccato la distribuzione delle uova provenienti dall’allevamento coinvolto e hanno avviato un richiamo ufficiale per i prodotti già distribuiti sul mercato. Ai consumatori è stato raccomandato di non consumare le uova dei lotti interessati e di restituirle presso i punti vendita.
Kathy Brison, portavoce dell’AFSCA, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le autorità per identificare rapidamente la causa dell’epidemia e adottare misure tempestive. “La Salmonella può trovarsi sia all’interno che sulla superficie delle uova. È fondamentale cuocere accuratamente gli alimenti e lavarsi le mani dopo aver maneggiato i gusci”, ha dichiarato Brison, evidenziando le precauzioni da adottare per garantire la sicurezza alimentare.
Implicazioni sanitarie della salmonella
La Salmonella rappresenta uno dei principali patogeni responsabili di infezioni alimentari in tutto il mondo. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), ogni anno si registrano oltre 91.000 casi di salmonellosi nell’Unione Europea, con un impatto economico che può arrivare fino a 3 miliardi di euro. I sintomi dell’infezione comprendono febbre, diarrea e crampi addominali, ma nei casi più gravi possono manifestarsi complicazioni potenzialmente letali se il batterio riesce a entrare nel flusso sanguigno.
La contaminazione degli alimenti avviene principalmente attraverso il contatto con feci infette, e la trasmissione all’uomo è spesso legata al consumo di prodotti contaminati, in particolare uova e carni crude di pollo, tacchino e suino. Gli esperti raccomandano di prestare particolare attenzione nella manipolazione degli alimenti, di cuocere bene i cibi e di mantenere un’adeguata igiene per ridurre il rischio di infezione.
Nel frattempo, le autorità belghe continuano a monitorare attentamente l’epidemia e invitano chiunque manifesti sintomi a contattare il proprio medico per evitare ulteriori contagi. La salute pubblica rimane una priorità, e la vigilanza è fondamentale in queste circostanze.