Salmone: valori nutrizionali, calorie e proteine
Il salmone fresco o affumicato è uno dei pesci più utilizzati nell'alimentazione: vediamone le qualità nutrizionali e le peculiarità.
Il salmone, il cui nome scientifico è Salmo Salar, è un pesce di acqua dolce che vive anche nel mari dell’oceano Atlantico, sia freddi che più temperati. Trova il giusto habitat, inoltre, anche in alcuni laghi del nord Europa.
Caratteristiche e diffusione del salmone
Questo pesce è il più noto rappresentante delle specie anadrome, ossia di quei pesci che si riproducono in acqua dolce e che poi trascorrono la loro vita in mare.
Gli esemplari adulti di salmone sono lunghi circa un metro e mezzo e pesa circa 20 kg. La maggior parte del salmone che si trova in commercio è allevato, sembra che negli ultimi anni l’acquacoltura del salmone sia diventata una delle più diffuse. Norvegia e Scozia sono i Paesi attualmente più impegnati nell’allevamento di questo pesce.
Il salmone è un pesce particolarmente apprezzato come alimento: la carne è morbida e saporita e, perciò, è un gradito ingrediente sia fresco in tranci da cuocere al forno o in padella, che affumicato o tagliato “a carpaccio” per essere consumato crudo.
Vediamo quali sono le caratteristiche nutrizionali di questo pesce fresco e quelli del salmone affumicato che è uno degli alimenti derivati da questo pesce più diffusi.
Valori Nutrizionali del Salmone
La composizione in termini di macronutrienti del salmone è questa:
- carboidrati: 1%;
- proteine: 18%;
- grassi: 12%.
La quale si traduce come segue in quanto ad apporto calorico:
Valori Nutrizionali del Salmone fresco (100 g) |
||
---|---|---|
Calorie | 185 kcal | |
Carboidrati | 1 g | |
Grassi | 12 g | |
Proteine | 18 g |
Le proteine del salmone sono ricche di amminoacidi essenziali e i grassi sono per la maggior parte polinsaturi; buono anche l’apporto di omega 3. Contiene anche una certa quota di colesterolo: circa 60 mg in una porzione di pesce del peso di 100 g. Si tratta di una quantità minima, solo il 20% dell’apporto massimo quotidiano di colesterolo consigliato.
Il salmone è anche una nota fonte di vitamine, soprattutto del gruppo B e di sali minerali come fosforo e selenio. Molto ridotto l’apporto di sodio e questa caratteristica andrebbe attentamente preservata in cucina scegliendo spezie o erbe aromatiche per il condimento delle ricette a base di salmone, anziché l’aggiunta del sale.
Salmone affumicato: come viene prodotto
Il salmone affumicato è un ingrediente, e anche un alimento pronto, molto diffuso: può essere servito in fette accompagnato da una insalata mista fresca, oppure si può utilizzare per condire la pasta. L’affumicatura del salmone si fa tradizionalmente in due modi:
- orizzontale;
- verticale, considerata migliore perché si ottiene un prodotto più morbido al taglio.
Piuttosto importante nella scelta del salmone affumicato è la lettura dell’etichetta: la ricetta tradizionale per l’affumicatura prevede l’uso di un legno aromatico come quello del ginepro o del rosmarino. Il salmone viene posto a contatto in contatto con il fumo generato dalla combustione lenta e senza fiamma del legno.
In alternativa, i produttori sono autorizzati a utilizzare il distillato di fumo liquido. Si tratta di un prodotto naturale diffuso già dagli anni ottanta in Europa. In Italia il suo utilizzo è stato autorizzato nel 1982 con il Decreto Legge 107.
Salmone Affumicato e Fresco: differenze
Dal punto di vista nutrizionale, il salmone affumicato è piuttosto simile a quello fresco: il ridotto contenuto di acqua si traduce in una naturale concentrazione degli altri valori nutritivi. Tuttavia, sarà indispensabile controllare in etichetta la quantità di sodio eventualmente aggiunta e fare attenzione a non salare troppo gli altri alimenti del pasto: l’eccessivo apporto di sodio è una delle principali cause dell’aumento del rischio di soffrire di pressione alta.