Romania: la legge sull’uccisione dei cani randagi è ufficiale
La Corte Costituzionale rigetta il ricorso del Senato rumeno: la legge sull'uccisione dei cani randagi è legittima e puoi quindi entrare subito in vigore.
La legge sull’uccisione dei cani randagi in Romania diventa ufficiale: il ricorso voluto dal Senato non ha superato il vaglio della Corte Costituzionale, che ha decretato la norma del tutto legittima. Sconforto fra le associazioni animaliste, pronte a schierarsi per le strade per protestare contro il provvedimento.
È stato il Presidente Traian Băsescu a richiedere l’approvazione di una mattanza legalizzata per i numerosi cani randagi che vivono nelle strade delle maggiori città rumene, a seguito della morte di un bambino di 4 anni per i morsi inferti da un esemplare fuori controllo. Il Parlamento ha assecondato i desideri presidenziali modificando le norme già esistenti – con cui si permetteva l’uccisione di capi solo se pericolosi o malati – in tempi record, ma un gruppo di senatori la scorsa settimana ha richiesto il parere della Corte Costituzionale sull’ammissibilità della modifica. E la Corte ha oggi sentenziato: la legge è legittima.
Il provvedimento prevede che i cani randagi vengano catturati e messi in custodia in canili o rifugi e, qualora nessuno ne reclamasse la proprietà entro 14 giorni, sottoposti a eutanasia. Protestano però le associazioni animaliste: l’uccisione non limiterà il proliferare dei cani randagi. È praticamente impossibile riuscire a catturare tutti gli esemplari e, ovviamente, quelli rimasti continueranno a riprodursi indisturbati. La soluzione sarebbe quindi una sterilizzazione a tappeto.
L’organizzazione Vier Pfoten, già da tempo attiva sul territorio rumeno come anche Save The Dogs, ha espresso sconcerto per la decisione della Corte Costituzionale, perché violerebbe il monito dell’Unione Europea su una maggiore protezione dei diritti degli animali. La situazione rimane comunque molto delicata: sono circa 64.000 i cani liberi nella capitale Bucarest e 9.760 le persone trattate dalla sanità pubblica per morsi e altre infezioni dovute al contatto con gli animali.