Risparmio energetico in estate, giusta temperatura del frigo
Il frigo è un elettrodomestico indispensabile all'interno delle case: ecco come impostare la temperatura per ottenere un risparmio energetico in estate.
Fonte immagine: gilaxia via iStock
Il frigorifero, nonostante sia uno strumento indispensabile, è uno degli elettrodomestici che più influiscono sui consumi d’energia all’interno della casa. Non solo perché deve rimanere in funzione 24 ore su 24, per garantire il corretto raffreddamento dei cibi, ma anche poiché sulle sue richieste energetiche influiscono anche le condizioni dell’ambiente in cui è inserito. Come scegliere, di conseguenza, la giusta temperatura del frigo per ottenere un risparmio energetico in estate?
Innanzitutto, a influire sul proprio fabbisogno di energia è il modello di frigorifero a propria disposizione, la potenza del motore di raffreddamento presente sull’elettrodomestico e, ovviamente, l’età. Nel tempo questi strumenti perdono progressivamente la loro capacità isolante: un frigorifero non più giovanissimo potrebbe comportare dei consumi energetici maggiori, poiché poco efficiente nel gestire lo scambio di calore e avido di elettricità per compensare gli sbalzi di temperatura. Di seguito, qualche consiglio.
Ti invitiamo anche ad ascoltare il nostro podcast sul risparmio energetico.
Frigo in estate: quale temperatura?
Per garantire una corretta conservazione dei cibi, ed evitare la proliferazione di batteri anche pericolosi, di norma un frigorifero dovrebbe operare a temperature comprese tra i 4 e i 6 gradi centigradi. Questo perché a partire dai 7 gradi può attivarsi la moltiplicazione di agenti indesiderati, come i già citati batteri, rappresentando così un rischio per la salute. Allo stesso modo, abbassare troppo la temperatura potrebbe alterare le proprietà organolettiche degli alimenti, senza nessun vantaggio diretto e aumentando notevolmente gli sprechi di energia. In caso l’elettrodomestico non disponesse di un chiaro termometro, i valori di riferimento corrispondono alle indicazioni “2-3” della manopola di regolazione.
Così come già accennato, sul funzionamento del frigorifero influiscono anche le condizioni dell’ambiente in cui è inserito. In particolare la temperatura esterna: anche gli elettrodomestici più eccellenti sul fronte dell’isolamento termico, infatti, possono ridurre le loro performance se posizionati all’interno di spazi molto caldi. Per questa ragione, si tende a innalzare la refrigerazione da termostato durante le stagioni più afose, per riportarla a livelli più normali in quelle più fredde.
Di solito, questa variazione è di circa un grado. Ipotizzando che il valore medio in autunno e in inverno sia di 5 gradi centigradi, nelle settimane più calde dell’anno il termostato può essere impostato a quattro gradi. Al termine dell’estate, la temperatura potrà essere innalzata nuovamente.
Risparmio energetico: i consigli
Per ottimizzare al meglio i propri consumi, e raggiungere un buon risparmio energetico anche in estate, più che la temperatura da termostato influiscono le abitudini d’uso. Prima fra tutte, la tendenza erronea di aprire continuamente le ante alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare: ogni apertura comporta un dispendio importante di energia, sia perché l’elettrodomestico dovrà compensare la crescita della temperatura dovuta al contatto diretto con il calore esterno, sia per alimentare le lampadine che provvedono alla sua alimentazione. Queste ultime, infatti, si accendo automaticamente all’apertura del vano.
Non è però tutto, poiché un grande impatto in termini di consumi è determinato dalle modalità di disposizione dei cibi all’interno dell’elettrodomestico. Innanzitutto, il frigorifero non andrebbe mai riempito troppo, poiché i ripiani ricolmi di pietanze modificano il normale circolo dell’aria fredda, richiedendo più potenza per raggiungere la temperatura desiderata. Ancora, possono sussistere delle variazioni della stessa temperatura – a volte anche di 2 gradi – a seconda del ripiano scelto.
Non tutti gli alimenti conservati contemporaneamente in frigo necessitano dello stesso livello di raffreddamento, di conseguenza è utile riporre le pietanze che non necessitano di un freddo eccessivo sulle mensole più calde, riducendone così la richiesta energetica. In linea generale, l’organizzazione può essere la seguente:
- Ripiano alto: uova, formaggi, burro, dolci e yogurt;
- Ripiano medio: salse, cibi cotti, avanzi, verdure cotte, salumi;
- Ripiano basso: carne, pesce e cibi crudi;
- Cassetto: frutta e verdura;
- Sportello: acqua, bibite, latte, vino e birra.
Una buona distribuzione degli alimenti, unita a esemplari di ultima generazione, può portare anche a una riduzione del 20-25% sui consumi in bolletta per una famiglia di quattro persone.