Riscaldamento globale: cause, effetti, rimedi
Il riscaldamento globale è un grave problema che non possiamo più ignorare. Sono tante le cause di questo fenomeno che può rappresentare un danno per la Terra e per ogni sua forma di vita. Gli scienziati da tempo mettono in guardia sugli effetti sul Pianeta e sull'uomo. Ma non vengono ascoltati. E il punto di non ritorno si avvicina sempre di più, per un pianeta che, come detto da Greta Thunberg, è ormai una casa in fiamme.
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Il tema del riscaldamento globale è ormai di strettissima attualità. Sempre più di frequente si sente parlare di aumento delle temperature del Pianeta, connesse ai cambiamenti climatici e per la maggior parte dovute alle attività umane.
Eppure spesso la conversazione è di difficile comprensione, non è semplice capire cosa comporti il cosiddetto global warming, e l’opinione pubblica si sente inerme di fronte a una minaccia sempre più reale. Cosa si intende quindi per riscaldamento globale, quali sono le cause e quali i possibili rimedi?
Per quanto il tema del riscaldamento globale trovi oggi una forte e larga condivisione scientifica, prima di cominciare è doveroso sottolineare come esista anche un piccolo fronte contrario a questa ipotesi. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Cosa è il riscaldamento globale
Con il termine riscaldamento globale si indica un fenomeno climatologico relativo all’aumento delle temperature medie della Terra. Più precisamente, la definizione – spesso riportata anche come riscaldamento climatico, surriscaldamento globale o global warming – fa riferimento alla crescita delle temperature dovute alle attività umane.
Il fenomeno si è fatto sempre più evidente a partire dalla fine dell’XIX, in piena crescita industriale e oggi ha raggiunto dimensioni preoccupanti. Si teme infatti che la temperatura media mondiale possa crescere di 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, una soglia che potrebbe accelerare i cambiamenti climatici, con conseguenze disastrose per l’uomo.
Il primo campanello d’allarme fu proprio l’immissione di fumi e gas di scarico industriali in atmosfera, con la scoperta dell’effetto serra: la fitta coltre di anidride carbonica e altri inquinanti alterano gli strati della stessa atmosfera, modificando l’irrorazione solare e rallentando il naturale raffreddamento del suolo.
Nonostante il dubbio che le attività umane potessero modificare le temperature terrestri, è soltanto in tempi recenti che il problema è stato riconosciuto non solo a livello scientifico, ma anche politico. Il primo vero impegno per contrastare il global warming arriva nel 1997, con la sottoscrizione degli Accordi di Kyoto, poi rinnovati e resi più stringenti nel 2015 con gli Accordi di Parigi e nel 2021 con quelli di Glasgow.
Storia del global warming
Così come già anticipato, sebbene il riconoscimento politico del surriscaldamento globale sia stato abbastanza recente, la scienza lo studia praticamente da oltre un secolo. Già nel 1824, ad esempio, il matematico Joseph Fourier aveva notato come la Terra dovesse essere più fredda in relazione al calore effettivamente sprigionato dai raggi solari, ipotizzando quindi altre cause per l’aumento delle temperature.
Il tema dell’effetto serra, ossia dell’alterato assorbimento della radiazione rossa solare dovuta all’eccesso di anidride carbonica in atmosfera, se ne parla già dal 1904 grazie a Niels Ehkholm. E dal 1960, grazie al lavoro di Charles David Keeling, la misurazione della CO2 viene standardizzata e la crescita monitorata a livello annuale.
Bisogna però attendere il 1979 per la prima Conferenza Mondiale sul Clima, mentre il tema del riscaldamento solare non entrerà nel Senato statunitense prima del 1988, quando James Hansen presentò i risultati sui modelli climatici elaborati dalla NASA. Nel 1990 si ha il primo rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), nel 1997 gli Accordi di Kyoto, nel 2015 quelli di Parigi e nel 2021 quelli di Glasgow.
Cause del riscaldamento globale
Sono diverse le cause alla base del riscaldamento globale, non tutte di origine umana, anche se queste ultime sembrano essere quelle dal maggior impatto sull’innalzamento delle temperature. Si possono pertanto distinguere due grandi gruppi:
- Cause estranee all’uomo, come variazioni nell’attività solare, il ciclo delle ere geologiche, fattori improvvisi come l’impatto con asteroidi e altri corpi spaziali;
- Cause umane, dovute all’inquinamento, alla deforestazione e all’emissione di gas nocivi.
Così come già accennato, quelle umane hanno un maggior peso sulle sorti del Pianeta e, per questo, vale la pena di analizzarle nel dettaglio.
Gas serra
Le temperature terrestri subiscono da oltre un secolo un lento ma inesauribile aumento. La ragione principale è dovuta all’immissione in atmosfera dei cosiddetti gas serra, rilasciati da impianti industriali, dal traffico stradale, aereo e marittimo, da allevamento e agricoltura intensiva e molto altro ancora.
Fra le varie sostanze immesse in atmosfera, tre sono maggiormente responsabili dell’effetto serra:
- Anidride carbonica;
- Metano;
- Vapore acqueo.
La produzione di vapore acqueo è perlopiù naturale, ad esempio a causa della lenta evaporazione degli oceani e costituisce il cosiddetto effetto serra naturale o di base.
Perdita del patrimonio naturale
Le attività umane determinano anche la progressiva perdita del patrimonio naturale mondiale, una delle principali fonti di contrasto proprio all’aumento delle temperature. Fra i fenomeni più rilevanti, si elencano:
- Deforestazione e disboscamento: la perdita del patrimonio verde limita l’assorbimento di anidride carbonica e la produzione di ossigeno, causando maggiori concentrazioni di CO2 in atmosfera;
- Perdita dei ghiacci: la progressiva diminuzione dei ghiacci perenni riduce le capacità della Terra di riflettere i raggi solari, riscaldando così il terreno. È il cosiddetto effetto albedo, le aree bianche del globo sono indispensabili per il contenimento delle temperature;
- Rilascio di gas naturali: i processi geologici, come quelli vulcanici, rilasciano naturalmente in atmosfera una certa quantità di anidride carbonica e altri gas serra. Come conseguenza di un maggiore calore terrestre e quindi dello scioglimento del permafrost, vengono rilasciate quantità importanti di metano un tempo intrappolato proprio dai ghiacci, aumentando l’effetto serra.
Inquinamento ambientale
Non è solo l’inquinamento atmosferico a determinare un peggioramento del riscaldamento globale, anche quello ambientale ha una certa responsabilità. Lo spargimento nell’ambiente di sostanze chimiche dannose, plastica e rifiuti modifica la capacità degli ecosistemi di rigenerarsi, minacciando la biodiversità.
L’alterazione della biodiversità porta all’estinzione di alcune specie vegetali indispensabili per l’assorbimento dell’anidride carbonica e di altri gas serra. Un problema già molto evidente a livello oceanico dove, per via della presenza di plastica e altri rifiuti, alcune alghe stanno prendendo il sopravvento soffocando altre specie note per trattenere enormi quantità di CO2.
Effetti del riscaldamento globale
Come facile intuire, l’aumento delle temperature a livello globale comporta delle conseguenze importanti sul Pianeta nel suo complesso. Il surriscaldamento globale minaccia la sopravvivenza di specie vegetali, animali e dello stesso uomo. E non ha solo effetti ambientali, ma influisce anche sullo sviluppo sociale, economico e sanitario dei vari Paesi del mondo.
Conseguenze ambientali
Sono purtroppo moltissime le conseguenze che l’aumento delle temperature ha sull’ambiente nel suo complesso. Tra i problemi che già oggi appaiono evidenti, si elencano:
- Desertificazione di aree un tempo ricche di flora;
- Tropicalizzazione del clima nelle fasce un tempo temperate del Pianeta;
- Scioglimento dei ghiacci perenni a livello dei Poli e perdita dei ghiacciai montani;
- Aumento del livello dei mari e inondazione delle aree costiere;
- Crescita di fenomeni quali uragani, inondazioni, frane e valanghe;
- Maggiore frequenza degli incendi;
- Riduzione dell’acqua potabile a livello globale;
- Estinzione di numerose specie animali e vegetali;
- Morte della barriera corallina.
Conseguenze economiche
L’aumento delle temperature e l’alterazione degli ecosistemi determinano anche delle conseguenze indirette di tipo economico:
- Scarsità di generi alimentari e aumento dei loro prezzi;
- Crescita rapida dell’inflazione;
- Limitata disponibilità di materie prime per l’industria;
- Problemi nella produzione di energia sia da fonti fossili che rinnovabili;
- Minore disponibilità di posti di lavoro;
- Povertà diffusa.
Conseguenze sanitarie
La crescita irrefrenabile delle temperature determina, ovviamente, degli effetti anche sulla salute dell’uomo:
- Ritorno di malattie un tempo debellate per la carenza di acqua potabile;
- Malnutrizione per la difficoltà di seguire una dieta equilibrata, data la scarsità di generi alimentari di prima necessità;
- Maggiore diffusione di virus e batteri già noti, con aumentato rischio di gravi pandemie e più facili salti di specie dagli animali all’uomo;
- Crescita dell’incidenza di alcune tipologie di tumore, come quelli polmonari o i melanomi, data l’aria ricca di sostanze nocive per l’organismo e un’esposizione ai raggi ultravioletti più dannosa.
Conseguenze sociali
Infine, non mancano conseguenze di tipo sociale, che potrebbero portare anche a situazioni di forte instabilità politica. Fra le più probabili, gli esperti includono:
- Crescita dei flussi migratori dalle aree più calde del mondo a quelle maggiormente temperate;
- Rischio di guerre civili per la ricerca di materie prime alimentari;
- Conflitti globali fra nazioni per il controllo delle scarse risorse naturali, minerali e fossili.
Rimedi al riscaldamento globale
Ma quali sono i rimedi al riscaldamento globale, quali sono le soluzioni più adeguate per limitare la corsa del cambiamento climatico? Purtroppo non esiste al momento una ricetta univoca, anche se gli esperti sono tutti concordi nell’ormai urgente necessità di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera.
Fra le proposte oggi oggetto di studio, gli ambiti di applicazione riguardano:
- Limitazione delle emissioni di CO2 a livello industriale con piani di compensazione, ad esempio con l’obbligo di riforestazione delle aree verdi;
- Abbandono delle fonti fossili per la produzione di energia elettrica, privilegiando invece le rinnovabili;
- Eliminazione della plastica, soprattutto usa e getta, preferendo invece materiali più sostenibili come carta, cartone, vetro e alluminio;
- Implementazione diffusa della mobilità elettrica per abbattere l’inquinamento da combustibili fossili;
- Modifica degli impianti di riscaldamento domestico, con l’installazione di caldaie di ultima generazione, capaci di ridurre sensibilmente i fumi di scarico prodotti;
- Piani di ripristino di fauna e flora locali con programmi di ripopolamento;
- Modifica della dieta alimentare umana, per ridurre la dipendenza dagli allevamenti intensivi;
- Implementazione di sistemi di cattura e stoccaggio della CO2 e altri inquinanti.