Riscaldamento: 10 eco-consigli per risparmiare
Prossima all'accensione degli impianti di riscaldamento anche la Fascia Climatica E, ecco alcuni eco-consigli per risparmiare sui consumi.
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L’accensione degli impianti di riscaldamento è ormai prossima in diverse Province italiane. Come ogni anno torna anche il solito problema, quello di riuscire a bilanciare l’utilizzo di termosifoni e caldaie con i costi mensili legati al consumo energetico. A questo si aggiunge inoltre la necessità di limitare le emissioni per tutelare il clima del Pianeta.
Dal 15 ottobre 2020 potranno accendere gli impianti di riscaldamento tutte le Province incluse nella Fascia E. La stessa ad esempio di città come Milano, Torino, Venezia e Bologna. A questo proposito è intervenuta l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha fornito un decalogo per limitare le emissioni (e i costi) grazie al risparmio energetico.
Riscaldamento: 10 eco-consigli per risparmiare
Riscaldamento, il decalogo per risparmiare
Il primo consiglio riguarda la manutenzione degli impianti. Una pratica contribuisce a mantenterne alta l’efficienza e bassi i consumi, ed evita anche il rischio di incorrere in una multa (a partire da 500 euro). Tale è la sanzione per chi dovesse essere scoperto, attraverso specifici controlli, sprovvisto dei necessari tagliandi.
Altro consiglio è quello di evitare di surriscaldare gli ambienti. Una temperatura di 19-20 gradi sarà più che sufficiente a garantire un certo comfort. Da sottolineare che per ogni grado in meno impostato sul termostato corrisponderà una riduzione dei consumi compresa tra il 5 e il 10%. Inutile inoltre tenere accesso l’impianto per molte ore al giorno, considerato che a meno di evidenti inefficienze la casa tratterrà il calore anche per alcune ore dopo lo spegnimento.
L’Agenzia consiglia poi di installare dei pannelli riflettenti tra i termosifoni e il muro, così da minimizzare le dispersioni di calore. Pratica molto utile in caso di termosifoni incassati nella parete. Sarà sufficiente anche un foglio di carta stagnola ben applicato.
Un altro consiglio è quello di evitare di posizionare ostacoli sopra e davanti ai termosifoni. Possono esserre tende e mobili, ma anche la biancheria messa ad asciugare sui radiatori. Chiudere persiane e tapparelle durante la notte aiuta a ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno, così come evitare di lasciare le finestre aperte troppo a lungo per far cambiare l’aria.
Può essere necessario secondo l’Agenzia un check-up della propria casa, per individuare eventuali punti deboli in termini di efficienza. In base ai risultati si potrà valutare l’opportunità di interventi per l’efficientamento energetico dell’immobile, con possibilità di accedere all’Ecobonus 110% per l’edilizia.
Utilizzare delle valvole termostatiche sui termosifoni, così da regolare il flusso d’acqua calda che scorre all’interno dei radiatori. Nei condomini sono obbligatorie, e permettono un risparmio energetico fino al 20%.
Risparmio e innovazione
Gli ultimi due consigli forniti dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile riguardano l’innovazione. Nel primo caso si parla in senso stretto degli impianti, che dal 2015 prevedono l’installazione quasi esclusiva (escluse rare eccezioni) di caldaie a condensazione. Possibile in alternativa optare per caldaie a biomassa o misto caldaia a condensazione + pompa di calore, magari in abbinamento con impianti solari termici e fotovoltaici (disponibili anche in questo caso delle detrazioni fiscali).
L’ultimo consiglio riguarda l’installazione di centraline per la regolazione automatica delle temperatura e la domotica. Due strade che possono consentire un evidente risparmio energetico grazie anche a sensori di presenza, cronotermostati e regolatori elettronici operativi anche tramite app.