Riscaldamenti a legna e carbone vietati entro il 2023: la proposta in UK
Il Regno Unito valuta la dismissione di legna e carbone per i riscaldamenti domestici: sono la principale fonte di PM 2,5.
Fonte immagine: Pixabay
Il Regno Unito potrebbe optare per il divieto all’uso di legna e carbone per i riscaldamenti domestici, in un’ottica di riduzione dei livelli di particolato in atmosfera. È quanto riporta il Guardian, nel sottolineare come la combustione di legname sia una delle fonti principali di emissioni di PM 2.5, i più dannosi per la salute umana.
Secondo quanto riferito dal locale Department for Environment, Food and Rural Affairs (DEFRA), l’uso di legna e carbone per i riscaldamenti sarebbe la fonte principale di PM 2.5 nel Regno Unito, tanto da contribuire all’emissione di particolato in misura tre volte maggiore rispetto al traffico stradale. Per questo si sta organizzando una fase di dismissione che partirà dal 2021 per proseguire fino al 2023, affinché le famiglie possano passare a forme energetiche più efficienti e a ridotto impatto sull’ambiente. Sebbene al momento non vi siano molti dettagli in merito, pare che verranno anche assicurati degli incentivi affinché questo passaggio sia il meno penalizzante possibile sul fronte economico.
George Eustice, responsabile delle politiche ambientali per la Gran Bretagna, ha così commentato l’iniziativa:
Gli accoglienti camini e le stufe a legna sono tutt’oggi il cuore di molte abitazioni della nazione, ma l’uso di questi combustibili rappresenta la più grande fonte di dannosi inquinanti per le persone nel Regno Unito. Passando a combustibili più puliti possiamo tutti contribuire nel migliorare la salute di milioni di persone. […] Continueremo nella nostra ambiziosa iniziativa di limitare l’inquinamento dell’aria proveniente da qualsiasi fonte, mentre lavoreremo per raggiungere l’obiettivo di dimezzare entro il 2030 i pericoli sulla salute umana derivanti dall’inquinamento.
La vendita di sacchi di carbone per uso domestico verrà bloccata dal 2021, anche se rimarranno alcuni rivenditori autorizzati per chi non potrà ricorrere ad altre alternative. Dal 2023 sarà limitata la vendita e la distribuzione di legna “viva”, mentre sarà garantito l’uso di speciali tipologie di legna secca.
Fonte: Guardian