Rinnovabili: da eolico e fotovoltaico il 27% del fabbisogno UK nel 2020
Rinnovabili a quota 27% del mix energetico del Regno Unito, favorite dalla progressiva contrazione della produzione da carbone.
Fonte immagine: Foto di Jose Roberto Jr. Del Rosario da Pixabay
Oltre un quarto del fabbisogno energetico 2020 del Regno Unito è stato soddisfatto grazie alle fonti rinnovabili. In particolare all’eolico e al fotovoltaico. Questo il bilancio ricavato dai dati del G.B. National Grid Status, elaborati da Elexon portal e dalla Sheffield University.
Secondo il bilancio 2020 buona parte delle energie rinnovabili prodotte dal Regno Unito sono da ricondurre all’eolico, che ha segnato da solo il 23% del fabbisogno UK. Un ulteriore 4% è stato fornito dal fotovoltaico.
A favorire questa crescita la decisione del Regno Unito di imporre una forte accelerazione all’addio al carbone. Tuttavia la strada per decarbonizzare e rendere al 100% rinnovabile il mix energetico britannico è ancora lunga. Pesano in parte sul fabbisogno UK fonti come il nucleare e il gas.
La quota gas è andata progressivamente aumentando negli ultimi anni con il contrarsi della produzione delle centrali a carbone. Declino solo in parte intercettato dalle fonti verdi. A pesare sui dati 2020 anche l’emergenza Coronavirus, che ha costretto molti cittadini UK a ripensare le proprie abitudini. Senza contare le variazioni nella produttività delle aziende britanniche.
Guardando più da vicino il settore eolico, secondo la testata australiana Reneweconomy il punto chiave della crescita è rappresentato dai parchi eolici. In particolare dai singoli impianti, indicati come più grandi e più efficienti rispetto al passato.
Rinnovabili, al 32% in Italia nel mese di dicembre 2020
Secondo quelli che sono i dati forniti da Terna le rinnovabili in Italia hanno toccato quota 32% del fabbisogno energetico durante il mese di dicembre 2020. Periodo in occasione del quale è stato registrato anche un incremento dell’1,1% dei consumi.
A crescere sono stati soprattutto i consumi al Sud e nelle Isole (+1,9%), mentre più contenuta la crescita al Nord e al Centro (+0.8%). Contrariamente a quanto si potrebbe pensare però le rinnovabili hanno visto in generale una contrazione nei volumi produttivi. In negativo idroelettrico, eolico e fotovoltaico (rispettivamente -23,1%, -17,1% e -16,2%), mentre è in controtendenza la geotermia con un +3%.
Fonte: Reneweconomy