Puntura di zanzara
Per alleviare il fastidio generato dalle punture di zanzare, i rimedi naturali potrebbero rappresentare uno dei più validi alleati. Questi insetti sono di certo una delle presenze meno gradite della bella stagione: da inizio della primavera fino all’autunno inoltrato, assillano l’uomo con il loro pruriginoso morso.
Una situazione che non si limita solo a produrre dolore e gonfiore, ma che in alcuni casi potrebbe determinare effetti pericolosi: oltre a scatenare allergie nei soggetti predisposti, le zanzare possono anche essere vettori di malattie gravi sempre meno rare.
Ma quali sono i rimedi della nonna che davvero funzionano per contenere la loro diffusione? Quali i rimedi naturali da utilizzare sia per prevenire la puntura che per trattare l’area colpita dopo l’attacco dell’insetto?
Le zanzare sono insetti ematofogi, ovvero si nutrono di sangue per assicurare il loro ciclo vitale e riproduttivo. Questa necessità è soprattutto evidente negli esemplari di sesso femminile, poiché hann bisogno proprio di sangue umano o animale per poter depositare delle uova fertili.
Una femmina di zanzara deposita circa 250-300 uova alla settimana una volta raggiunta l’età adulta, per un massimo di 6-8 settimane. Dallo stadio larvale a quello riproduttivo passano poco meno di 20 giorni, questo spiega perché questi insetti siano così prolifici e pressoché ubiquitari. E anche indirettamente perché i morsi siano tanto frequenti, a volte anche decine in una notte sola: negli spazi più colpiti dalle zanzare si stima infatti vi siano almeno un centinaio di esemplari per ogni metro quadrato.
Mentre i maschi si nutrono normalmente di nettare e altre sostanze zuccherine prodotte da piante e fiori, aumentano così velocemente le loro dimensioni, le femmine conservano energia per la riproduzione. Non sono però in grado di produrre alcune proteine che servono per lo sviluppo delle uova e, così, le ricavano da specie che ne sono naturalmente provviste in modo abbondante, come appunto gli uomini e la maggior parte degli animali a sangue caldo.
Sarà capitato a tutti di dover gestire il fastidio generato a una puntura di zanzara. La zona colpita si arrossa, appare un medio gonfiore e si percepisce un prurito irrefrenabile, una sensazione tanto stressante anche da impedire di dormire. E più si cede alla tentazione di grattare l’area affetta, maggiore è il prurito. Ma perché la puntura prude, per quale ragione le zanzare non si limitano a nutrirsi nel nostro sangue senza effetti spiacevoli?
Per evitare che il sangue coaguli in risposta alla piccola ferita determinata dalla puntura, e quindi che la zanzara non riesca a nutrirsene, l’insetto inietta una sostanza anticoagulante sotto la cute. Ciò attiva una risposta immediata da parte del nostro sistema immunitario che, tramite il gonfiore e l’azione dei globuli bianchi, ha come effetto collaterale un intenso prurito.
Il morso della zanzara è solitamente innocuo, per quanto fastidioso e doloroso. Nella maggior parte dei casi il fastidio generato si risolve dopo pochi giorni, senza nessuna conseguenza diretta. Vi sono però delle precise condizioni in cui la puntura è rischiosa, quali sono?
La presenza della zanzara sul territorio italiano è pressoché endemica: in primavera e in estate sono ovunque, in particolare nei pressi di stagni, corsi d’acqua e acquitrini. Questo perché le femmine hanno bisogno proprio dell’acqua per deporre le uova.
A volte può bastare anche un sottovaso pieno e stagnante per ricreare l’ambiente ideale dell’insetto. Ma come evitare che queste fastidiose presenze ci pungano?
Il primo fronte è quello di agire sull’igiene personale. Diversi studi hanno dimostrato come le zanzare si affidino soprattutto all’olfatto per identificare le prede da colpire. E l’odore tipico del sudore, anche quando blando e non immediatamente percepibile dal naso umano, è uno dei maggiori richiami per questi insetti. Meglio quindi aumentare il numero delle docce quotidiane, usando anche salviettine rinfrescanti quando ci si trova all’esterno, preferendo un sapone che rispetta il PH come il sapone di Marsiglia o quello di Aleppo.
Ancora, l’accumulo di anidride carbonica è un altro elemento che stimola l’arrivo delle zanzare, quindi sarà sempre adeguato assicurare negli ambienti un ottimo riciclo dell’ossigeno. Infine, sembra che le zanzare siano attratte anche dall’acido lattico, un fatto che spiega perché gli sportivi siano normalmente più colpiti dai morsi.
Oltre all’igiene personale, è molto importante avere anche cura della casa. Innanzitutto mantenendo tutte le superfici sempre pulite, aspirando pavimenti e tappeti frequentemente e igienizzando i tessili. Tra gli alleati di pulizia vi sono il limone, l’aceto e il Tea Tree Oil, quest’ultimo con un effetto generalmente deterrente per una grande varietà d’insetti.
È poi utile installare zanzariere su tutte le finestre e tutte le porte, soprattutto le portefinestre che danno accesso ai balconi: uno dei pochi metodi fisici efficaci per mantenere insetti tanto fastidiosi dalle nostre abitazioni.
Vi sono poi diversi rimedi naturali e piante che si rivelano preventivi al morso, ovvero che presentano delle fragranze considerate deterrenti per la stessa zanzara.
Qui, i 10 rimedi fai da te per allontanare le zanzare da casa e dai giardini.
Può capitare che i ritrovati della nonna preventivi falliscano, anche perché questi insetti sono particolarmente scaltri nel colpire le loro prede. E così ci si ritrova con vistosi e pruriginosi pomfi da dover gestire. Che fare?
Alcuni rimedi popolari si rivelano abbastanza efficaci nel contenere il prurito generato dal morso delle zanzare.
Tra i rimedi naturali anti-prurito, si elencano:
Come già accennato, le punture di zanzare è pressoché innocua per gran parte della popolazione. In alcuni individui può però scatenare delle gravi reazioni allergiche: se si notano arrossamento estremo, gonfiore eccessivo nella sede del morso, rigonfiamento delle mucose delle labbra e del naso e sensazione di gola chiusa, è bene rivolgersi immediatamente ai servizi di soccorso.