Rifugio cerca volontari per coccolare i gatti
Un rifugio inglese cerca volontari per coccolare i gatti, soprattutto i cuccioli: l'obiettivo è quello di abituarli all'uomo prima di un'eventuale adozione.
Fonte immagine: Young woman with cat outdoors via Shutterstock
La vita in rifugio può essere difficile, soprattutto per lo spirito indipendente ed esploratore di un gatto. E lo è ancor di più per i cuccioli, abituati sin da piccolissimi a un’esistenza in gabbia, privata dal contatto con la natura e con l’uomo. Un destino che potrebbe essere però presto alleviato in quel di Newcastle, in Inghilterra, grazie a un singolare progetto. Il gattile Westgate Ark Centre, infatti, è alla ricerca di volontari che possano dedicare parte del loro tempo a coccolare i felini.
Tra i vari problemi che limitano l’adozione dei gatti, soprattutto agli occhi di potenziali e spaventati proprietari, è la scarsa predisposizione di alcuni esemplari all’uomo. Spesso cresciuti in colonie feline se non addirittura selvatici, molti gatti mostrano atteggiamenti aggressivi quando avvicinati dai visitatori del centro, perdendo così la possibilità di essere adottati. Lo stesso vale anche per i cuccioli, per nulla abituati alla presenza umana e quindi naturalmente diffidenti. Perché non educarli all’interazione, allora, con un percorso studiato di coccole e giochi? È quanto propone Paul Black, responsabile del centro, in un’intervista sui media britannici:
Salviamo molte gatte incinte e molti mici semi-selvatici: hanno bisogno di cure affinché si abituino alle persone, così che possano essere compatibili con la vita in casa.
Il progetto di socializzazione, aperto a chiunque vorrà dedicare tempo ed energie, si rivolgerà soprattutto ai cuccioli. È infatti nei primi mesi di vita che il gatto sviluppa la sua personalità e l’abitudine all’uomo, in una piccola finestra temporale di pochi mesi. Rieducare soggetti adulti è invece molto più complesso, a volte quasi del tutto impossibile. È sempre il responsabile a sottolinearlo:
Se si perde quella finestra d’opportunità e i gatti non vengono estensivamente esposti all’uomo entro l’anno, diventano selvatici o semi-selvatici. E più adulti diventano, più difficile è l’addomesticamento.
Il centro non ha risorse economiche per poter ripagare i già ribattezzati “cat cuddlers”, ma promette come saranno i felini stessi a donare gioia e amore, per un immediato effetto anti-stress. Al momento il gattile ospita 15 gatti ex randagi, ma il numero varia velocemente a seconda delle stagioni: non capita di rado, infatti, che la cifra salga fino a 30 o 50 esemplari. Per questo motivo, oltre all’attività di coccole, la struttura è alla ricerca di fondi per realizzare una clinica interna di sterilizzazione gratuita: l’unica vera arma per contenere il randagismo.