Greenstyle Sostenibilità Design Come arredare casa in modo ecologico con second hand e mobili sostenibili

Come arredare casa in modo ecologico con second hand e mobili sostenibili

Per arredare casa in modo ecologico, scegliete mobili di seconda mano da negozi vintage o mercatini dell'usato, oppure optate per mobili sostenibili realizzati con legno certificato FSC o materiali riciclati. Usate la creatività per restaurare e ridipingere mobili esistenti - magari donati da qualche parente - anziché acquistarne di nuovi. Inoltre, scegliete tessuti biologici e tinture naturali per tende e biancheria da letto ed utilizzate illuminazione a LED ad alta efficienza energetica.

Come arredare casa in modo ecologico con second hand e mobili sostenibili

Fonte immagine: iStock

Arredare casa in modo ecologico è un’esigenza crescente per un sempre più alto numero di persone. E, oltre che la scelta di mobili sostenibili, comprende anche l’acquisto di second hand, una pratica lodevole che impedisce che arredi dal look ancora interessante finiscano tristemente in discarica. Questa passione per il vintage e il modernariato, fortunatamente, trova spazio anche nelle riviste di arredamento, dove gli oggetti di recupero diventano protagonisti. Non solo una scelta dettata dal portafoglio: anche e soprattutto una decisione di riciclo rispettosa e sostenibile nei confronti dell’ambiente. In questo articolo ci concentriamo sul fornire consigli utili su come rendere la casa più ecologica, più green.

Come arredare casa in modo ecologico

Arredare casa in modo ecologico rappresenta un modo gratificante – e per molti versi economico – per ridurre l’impatto ambientale e creare un ambiente il più sostenibile possibile. I modi per farlo sono diversi: dal semplice riciclo dei mobili altrui, al loro acquisto presso negozi di arredamento di seconda mano. Ancora, con un minimo di dimestichezza con il bricolage, li si può realizzare da sé a partire da materiali di riciclo. Qualora vogliate comunque acquistarli, prediligete i mobili sostenibili realizzati con materiali naturali. Ad esempio come il legno certificato FSC (Forest Stewardship Council), bambù, canna di bambù.

Second hand

Perché puntare sul second hand è piuttosto intuibile. Ridare vita a un vecchio mobile consente di ridurre la richiesta e la nuova produzione. Un rallentamento utile per la salvaguardia delle aree verdi come ad esempio della Birmania, dell’Asia, dell’Africa e del Sud America, spesso sconvolte da un’azione costante di deforestazione. L’acquisto di un mobile di riciclo è un atto ecologico in favore dell’ambiente stesso.

Scegliere un mobile di seconda mano produce l’attivazione di una serie di azioni, partendo dal restauro e dalla verniciatura dello stesso. Un mobile solido e resistente, realizzato con materiali di qualità, è in grado di affrontare altre nuovi stagioni della sua lunga vita. Ed è proprio questo il concetto del riuso e del relooking degli arredi di seconda mano, in aperto contrasto con i prodotti moderni quasi sempre assemblabili o creati con materiali economici. Destinati a durare poco con un impatto ambientale non indifferente.

La produzione del passato forniva prodotti di altissima qualità con l’obiettivo che venissero tramandati di casa in casa, di generazione in generazione. Un vissuto che contrasta con i tempi attuali attraversati ad alta velocità, anche per quando riguarda la casa e i suoi arredi: economici e spesso usa e getta. Scegliere un mobile di seconda mano, oltre a contrastare questa dannosa tendenza, permette di conferire un look più caldo alla casa grazie al fascino unico di armadi, madie, tavolini “vissuti”.

Come arredare casa in modo ecologico con second hand e mobili sostenibili
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Mobili sostenibili

In tema di arredamento ecologico, importante è chiarire che cosa sono i materiali sostenibili. Sono così definite le materie prime in grado di offrire delle alternative green, in quanto caratterizzate da un’impronta ecologica più bassa rispetto a quelle “convenzionali”. In sostanza, sono quei materiali che sono prodotti, utilizzati e smaltiti con un impatto ambientale minimo, o addirittura positivo. Sono, ovvero, progettati per ridurre l’impatto sull’ambiente durante tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione all’uso e allo smaltimento.

Sono prodotti utilizzando risorse rinnovabili; la loro produzione comporta un basso consumo di energia e risorse naturali; sono biodegradabili o compostabili e possono essere facilmente riciclati o riutilizzati. Tra questi materiali rientrano il già citato legno certificato FSC, il bambù, il sughero, il cotone biologico, la lana, il vetro riciclato, l’acciaio riciclato, la pietra naturale, la bioplastica ed il PET.

Come rendere la casa più ecologica?

Ma non è tutto, a chi si chieda cosa bisogna fare per rendere la casa green, possiamo rispondere che anche i tessili ed i complementi d’arredo possono fare la loro parte. Ad esempio, per quanto riguarda tende, tappeti e biancheria da letto, si potrebbero prediligere tessuti realizzati con fibre naturali e biologiche (cotone, lino o canapa). Per ciò che concerne la pittura (anche quella stesa sulle pareti arreda), preferite prodotti e finiture per mobili a base d’acqua e a basso contenuto di VOC (composti organici volatili), per ridurre l’emissione di sostanze nocive nell’aria indoor. Un ruolo fondamentale lo gioca l’illuminazione : optate per lampade a LED ad alta efficienza energetica, che consumano meno energia e durano più a lungo rispetto alle lampadine tradizionali.

FONTI:

Fonte: TreeHugger

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