
Come ricevere il Bonus (www.greenstyle.it)
Sebbene il percorso per l’implementazione del bonus da 800 euro sia stato lungo e tortuoso, ora ci sono segnali di progresso
Il tanto atteso bonus da 800 euro destinato ai genitori separati sta finalmente per diventare realtà. Dopo una lunga serie di ritardi e complessità burocratiche, i fondi potrebbero essere finalmente sbloccati nei prossimi mesi. Questa misura rappresenta un sostegno fondamentale per molte famiglie che si trovano in difficoltà economiche, soprattutto a causa degli impatti devastanti della pandemia.
Il bonus da 800 euro è un contributo economico mensile, che può arrivare fino a un massimo di 800 euro al mese, destinato ai genitori separati o divorziati. Questa misura è stata concepita per offrire un supporto concreto a quei genitori che, a causa delle difficoltà economiche accentuate dalla pandemia da COVID-19, non sono stati in grado di garantire il mantenimento adeguato dei propri figli. Il bonus può essere erogato per un periodo massimo di 12 mesi, con un fondo statale previsto di 10 milioni di euro, destinato a coprire questa esigenza.
Chi ha diritto al bonus 800 euro?
Per poter accedere a questo importante sostegno economico, è necessario soddisfare una serie di requisiti specifici. In particolare, i beneficiari devono dimostrare:
- Stato di bisogno economico: È fondamentale provare di trovarsi in una situazione di difficoltà economica, che può derivare da vari fattori, tra cui la perdita del lavoro o la riduzione dell’attività lavorativa.
- Figli a carico: È richiesto che i richiedenti abbiano figli a carico, che possono essere sia minorenni che maggiorenni con disabilità grave, purché convivano con il richiedente.
- Mancato versamento dell’assegno di mantenimento: I genitori che desiderano richiedere il bonus devono dimostrare di aver subito un mancato versamento, totale o parziale, dell’assegno di mantenimento da parte dell’altro genitore, riferito al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
- Reddito annuo limitato: Il reddito annuo del richiedente non deve superare la soglia di 8.174 euro, una cifra che riflette le difficoltà economiche di molti nuclei familiari.
- Perdita o riduzione dell’attività lavorativa: È necessario dimostrare di aver subito una perdita o una riduzione dell’attività lavorativa durante il periodo di riferimento, il che ha contribuito a creare difficoltà nel garantire il sostentamento della famiglia.

L’introduzione del bonus da 800 euro risale al Decreto Sostegni del 2021, ma la sua erogazione ha subito diversi impedimenti. Tra le principali criticità emerse ci sono state:
- Esclusione delle coppie di fatto: Inizialmente, il bonus non includeva le coppie di fatto, generando controversie e richieste di modifica da parte di diverse associazioni e gruppi di sostegno alle famiglie.
- Mancanza di garanzie sull’utilizzo del bonus: Un altro punto critico era l’assenza di un meccanismo che garantisse che il bonus fosse utilizzato esclusivamente per il mantenimento dei figli, evitando così abusi o utilizzi impropri dei fondi.
- Requisiti di reddito generici: I requisiti di reddito inizialmente previsti erano considerati troppo generici, il che avrebbe potuto ampliare eccessivamente la platea dei beneficiari, generando preoccupazioni su come gestire i fondi disponibili.
Dopo quasi quattro anni di attesa e di discussioni, il bonus sembra ora in dirittura d’arrivo. Le aspettative sono alte, e molti genitori separati contano su questo aiuto per affrontare le sfide quotidiane legate al mantenimento dei propri figli.
Come fare domanda?
Al momento, la presentazione della domanda per il bonus non è ancora possibile. Gli interessati dovranno attendere la pubblicazione del bando ufficiale da parte dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che fornirà indicazioni chiare sulle modalità di richiesta e sui documenti necessari.
Si prevede che la procedura di domanda sarà snella, in modo da facilitare l’accesso al bonus per tutti coloro che ne hanno diritto. È probabile che sarà necessario fornire documentazione che attesti il proprio stato di bisogno economico, la situazione familiare e la mancanza di versamenti dell’assegno di mantenimento.