Quali sono le tre regole dell’alimentazione sostenibile?
Si può parlare di alimentazione sostenibile? Ecco le tre regole per l'alimentazione sostenibile che tutti noi possiamo cominciare ad adottare. Perché la sostenibilità parte anche dalle piccole abitudini quotidiane
Avete mai sentito parlare delle tre regole dell’alimentazione sostenibile? Questo è un argomento che viene trattato anche nell’Agenda 30, quando si parla di sconfiggere la fame, di salute e benessere, di garantire acqua pulita, energia pulita, di consumo e produzione responsabili, di vita sott’acqua e di vita sulla terra.
A proposito di Agenda 30: qui trovate i 17SDGs relativi agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Cosa si intende con alimentazione sostenibile?
Con il termine di alimentazione sostenibile si intendono diete e stili alimentari a basso impatto ambientale, che garantiscano però la sicurezza alimentare e nutrizionale, nonché la vita sana delle generazioni attuali e future.
Le diete definite come sostenibili tendono a proteggere e rispettare la biodiversità e gli ecosistemi, ma non solo: devono essere culturalmente accettabili, devono essere accessibili, economicamente convenienti e giuste, nutrizionalmente adeguate, sicure e sane e devono anche riuscire a ottimizzare le risorse naturali e umane.
Questo perché ogni alimento ha un suo impatto ambientale collegato alle diverse fasi di produzione, di trasformazione, di imballaggio, di trasporto, agli scarti e anche allo smaltimento finale.
Prendiamo, per esempio, la carne bovina, un alimento fra quelli con impatto ambientale maggiore. In questo caso il suo impatto ambientale deriva da diversi fattori:
- consumo del suolo necessario per poter coltivare il foraggio utile a nutrire gli animali
- consumo dell’acqua di bevanda degli animali
- spazio fisico occupato dall’allevamento
- emissioni di CO2 prodotte dagli animali
- consumo dell’energia necessaria a far funzionare i macchinari destinati alla produzione e al trasporto della carne
E per l’agricoltura? Anche qui ci sono dei fattori da considerare per quanto riguarda l’impatto ambientale:
- consumo del suolo
- deforestazione
- monocolture con conseguente perdita di biodiversità
- uso di concimi e fertilizzanti
- uso di antiparassitari chimici
- consumo di acqua
In generale, considerando tutta la filiera produttiva, parlando di impatto ambientale del cibo (un quarto delle emissioni di gas serra deriva proprio dalla produzione di cibo) ecco che derivano da:
- allevamento e pesca: 30%
- agricoltura (per l’uomo e gli animali): 27%
- sfruttamento del suolo (sia per l’agricoltura che per l’allevamento): 24%
- trasporto, imballaggio e trasformazione del cibo: 18%
Le tre regole dell’alimentazione sostenibile
Alla luce di tutti questi fatti, ecco che sono state stilate le tre regole per un’alimentazione sostenibile:
- Consumare meno alimenti
- Sprecare meno cibo
- Preferire i prodotti vegetali rispetto a quelli di origine animale
Ampliando un po’ i consigli in merito a un’alimentazione sempre più sostenibile, ecco un pratico decalogo:
- Preferire sempre i piccoli allevatori, pescatori e agricoltori locali (e magari adottare tecniche di agricoltura moderna che consumano meno acqua e risorse, come l’aridocoltura o le Vertical Farm)
- Limitare il consumo di cibo proveniente dagli allevamenti intensivi e dalla pesca estensiva
- Favorire il consumo di frutta e verdura, specie se di stagione e prodotta a km 0
- Bere l’acqua del rubinetto per ridurre il consumo di bottiglie di plastica
- Consumare maggiormente prodotti freschi
- Optare per prodotti bio
- Ridurre il consumo di pianti precotti e pronti
- Evitare gli imballaggi
- Evitare gli sprechi
- Rispettare i ritmi della natura anche per quanto riguarda frutta e verdura messa in tavola
Fonti: