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Reddito energetico: cos’è, a chi spetta e come richiederlo

La transizione energetica è in corso, ma non tutte le famiglie possono accedere alle energie rinnovabili. Ai nuclei con un ISEE basso che ne faranno richiesta, è erogato il cosiddetto reddito energetico, in grado di favorire il passaggio al solare. Ma per ottenerlo è necessario possedere alcuni requisiti, che permetteranno di fare domanda online, non appena creata la piattaforma.

Reddito energetico: cos’è, a chi spetta e come richiederlo

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Da qualche tempo, la transizione energetica è un concetto sulla bocca di tutti: ma con essa, da noi in Italia, è diventato noto anche il reddito energetico, un ausilio economico per favorire il passaggio alle energie rinnovabili. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti stabilito che ci sarà un bonus per le famiglie disagiate.

Se infatti si rientra in una specifica fascia di ISEE e si risponde ad alcuni requisiti, si potrà fare domanda per il reddito energetico, finalizzato all’installazione di pannelli fotovoltaici domestici. L’obiettivo è di supportare e velocizzare l’abbandono delle fonti di energia non rinnovabili, a vantaggio di quelle pulite.

Il decreto del MASE, che è datato 8 novembre 2023, riporta le modalità di accesso a questo fondo di 200 milioni di euro per il biennio 2024 2025, dando anche le indicazioni su chi può farne richiesta. Va specificato che la piattaforma per fare domanda non è ancora stata creata. Ma nel frattempo si può capire quale documentazione presentare.

Il bonus economico rientra nella categoria dei contributi in conto capitale, dei finanziamenti a fondo perduto che non esigono, di conseguenza, la restituzione della somma, né il pagamento di interessi. È una buona agevolazione da parte del governo per quelle famiglie che, in caso avverso, non potrebbero affrontare queste spese di ottimizzazione energetica.

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Cos’è il reddito energetico

Il reddito energetico, come accennato, è un ausilio economico per le famiglie in difficoltà, al fine di rendere più semplice l’accesso alle fonti di energia rinnovabili. L’obiettivo del MASE è stato infatti di istituire questo fondo per rendere la transizione energetica più sostenibile per tutti. In questo modo, anche i nuclei con ISEE basso non saranno tagliati fuori dai processi di ammodernamento.

Ma il reddito energetico non è utile solo per favorire una certa omogeneità nel passaggio al solare in autoconsumo per tutte le fasce della popolazione. Di fatti, punta anche a ridurre i costi delle bollette per le famiglie disagiate, in quanto il ricorso al fotovoltaico renderebbe più leggeri i costi delle utenze.

A chi spetta

Ci sono quattro requisiti, di cui uno appartenere ad una specifica fascia ISEE, che rendono compatibili con il reddito energetico, nel dettaglio:

  • avere un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro annui o a 30.000 euro annui in caso di famiglie numerose, ossia con un numero di figli a carico uguale o maggiore a 4
  • progettare impianti fotovoltaici residenziali che abbiano una potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei
  • gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale
  • gli impianti devono rispettare i requisiti tecnici definiti dal regolamento del Fondo, pubblicato da ARERA entro i primi di dicembre 2023

Il reddito energetico, per come è stato impostato, prevede che l’80% del fondo sia erogato in regioni del Centro e Sud Italia, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, più le isole di Sicilia e Sardegna. Il restante 20% si erogherà invece nelle restanti regioni e province autonome.

Come richiederlo

Il Gestore dei Servizi Energetici non ha ancora impostato la piattaforma online su cui dovranno essere inoltrate le domande. Ma è facile pensare che sia richiesto un accesso con identità digitale per caricare la documentazione. Se ancora non abbiamo l’ISEE, dovremo recarci presso un patronato per il calcolo e la stampa di questo indicatore.

Al contrario, per sapere gli effettivi requisiti tecnici degli impianti solari che rientrano nel finanziamento, si deve visionare il documento di ARERA, previsto per dicembre 2023. Il bonus avrà valenza per il biennio 2024 2025 ed era stato già predisposto con la Legge di Bilancio scorsa.

 

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