Greenstyle Sostenibilità Consumi Realizzare una t-shirt di cotone consuma 2.700 litri d’acqua

Realizzare una t-shirt di cotone consuma 2.700 litri d’acqua

Un rapporto commissionato da Amici della Terra rivela gli sprechi idrici nelle attività produttive: per una t-shirt si consumano 2.700 litri d'acqua, addirittura 16.000 per un kg di carne

Realizzare una t-shirt di cotone consuma 2.700 litri d’acqua

Vi siete mai chiesti quanta acqua occorre per produrre una semplice maglietta di cotone? La risposta arriva dal rapporto “Quant’acqua sfruttiamo”, redatto dal Sustainable Europe Research Institute su commissione della sezione europea di Friends of the Earth (Amici della Terra). Per fabbricare una t-shirt si utilizzano in media 2.700 litri d’acqua, dalla piantagione di cotone all’arrivo al consumatore.

Un consumo elevatissimo, che non dipende soltanto dalla coltivazione della materia prima, ma anche da tutte le fasi successive della lavorazione: cardatura, filatura, tessitura, candeggio. Degli 11.000 litri di acqua necessari per ottenere 1 chilogrammo di cotone, infatti, solo il 45% è usato per l’irrigazione delle piante.

Il 41%, invece, è acqua piovana evaporata dal campo, mentre il restante 14%, secondo il rapporto appena pubblicato, viene utilizzato per il processo di tessitura e colorazione o per diluire le acque reflue. Un impatto non indifferente, che si aggiunge all’elevato consumo di energia elettrica e allo sfruttamento dei lavoratori del settore.

Il problema, secondo la ricerca, riguarda soprattutto Cina e India, che nel 2009 sono stati i maggiori produttori di cotone. I colossi della tessitura stanno trasferendo le fabbriche in aree in via di sviluppo come il Bangladesh, dove le condizioni di lavoro sono spesso disumane e il rispetto delle norme di sicurezza ambientale è in genere molto approssimativo. In contesti del genere, gli sprechi idrici sono all’ordine del giorno.

Se le potenze asiatiche emergenti sono responsabili dello sfruttamento della manodopera e dell’enorme impatto ambientale della lavorazione del cotone, però, va detto che l’Occidente “sviluppato” rimane il mercato principale per i prodotti inquinanti e idrovori, che non si limitano naturalmente al settore tessile. Per per produrre una tazza di caffè, ricorda il report commissionato da Amici della Terra, sono necessari 140 litri di acqua, mentre per 1 chilogrammo di carne di manzo ne occorrono addirittura 16.000.

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