Ravanello: le 6 proprietà benefiche per la salute
È una fonte di vitamina C, antiossidanti e fibre, che possono sostenere il sistema immunitario, combattere i radicali liberi e migliorare la digestione. Contiene anche sostanze come il sulforafene, che può contribuire a prevenire alcune forme di cancro. Inoltre, il ravanello è noto per le sue proprietà diuretiche e depurative: aiuta ad eliminare le tossine dal corpo e a detossinare l'organismo. Per tutti questi motivi, andrebbe introdotto nella propria alimentazione.
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Il ravanello, conosciuto scientificamente come Raphanus sativus, è un ortaggio apprezzato per il suo sapore inconfondibile e le sue proprietà benefiche, alcune delle quali non tutti conoscono. Oltre ai suoi usi in cucina, quindi, se ne può approfittare per fare un pieno di benefici per la salute. Di seguito ne approfondiamo le principali proprietà che lo rendono un alimento da includere nella dieta quotidiana. Che vitamine ha il ravanello? E quando non mangiarlo? Continuate a leggere.
Origine e caratteristiche del ravanello
Il ravanello è molto probabilmente originario della Cina: qui, infatti, è reperibile il maggior numero di varietà dell’ortaggio. Fa parte della famiglia delle Brassicaceae ed è imparentato, quindi, con il cavolo, il broccolo e altri ortaggi cruciferi. È noto per la sua radice bulbosa, che può variare in dimensioni e colore, da bianco a rosso, viola o perfino nero. Il ravanello è generalmente consumato crudo, specie aggiunto alle insalate o nei pinzimoni, ma può anche essere utilizzato in cucina come ingrediente in svariate ricette.
Ravanello: 6 proprietà benefiche
Come anticipato, è portatore di numerosi benefici. Così come si legge sul sito Humanitas “è una fonte di carotenoidi (noti per le loro capacità antiossidanti, specie quella di neutralizzare i radicali liberi), di sulforafano (protettivo nei confronti dei tumori) e di indoli (che svolgono un’azione detossificante). Tra le proprietà si annoverano le seguenti.
Nutritive
Iniziamo dalle proprietà nutritive: i ravanelli sono poveri di carboidrati, vantano un basso contenuto calorico e un basso indice glicemico. Di contro, sono ricchi di vitamine e minerali quali Vitamina B6, vitamina C, riboflavina, niacina, tiamina, calcio, ferro, manganese, potassio e folati (utili specie in gravidanza per il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto).
Antitumorali
Studi condotti in merito hanno dimostrato che il sulforafene, uno dei principali isotiocianati presenti nei semi di ravanello, è capace di inibire la crescita di sei linee cellulari tumorali (tra queste, il cancro polmonare). Il sulforafene, parente stretto del sulforafano dei broccoli, rinomato per il suo potenziale anticancro, è anche il responsabile del sensazione pungente che avvertiamo quando mordiamo un ravanello fresco.
Antidiabetiche
Il glucosinolato e l’isotiocianato, composti chimici in essi contenuti, aiutano a gestire i livelli di zucchero nel sangue. In base a studi condotti in merito, sarebbero in grado di fornire energia e ridurre la quantità di glucosio assorbita dall’intestino. I ravanelli contengono anche il coenzima Q10: è stato provato come, negli animali, tale antiossidante riesca a bloccare la formazione del diabete. Si tratta di dati che necessitano, tuttavia, di ulteriori approfondimenti.
Diuretiche
Oltre ad essere utili per una digestione ottimale (favoriscono la produzione della bile, aiutando fegato e cistifellea), i ravanelli vantano un’importante azione diuretica.
Cosmetiche
Si è scoperto che la composizione del ravanello è costituita principalmente da flavonoidi, acido fenolico e antociani. Antiossidanti, questi, che possono essere utilizzati con successo in cosmetici e nutraceutici, ovvero prodotti il cui scopo principale è quello di favorire i processi fisiologici dell’organismo.
Antifungine
Ancora, i ravanelli vantano interessanti proprietà antifungine naturali in quanto contengono la proteina antifungina RsAFP2. Uno studio del 2009 ha evidenziato come tale proteina ne abbia attivato altre all’interno del fungo Candida albicans che ne hanno causato l’autodistruzione.
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