Ranuncolo: 7 cose da sapere per prendertene cura
Al genere ranunculus appartengono piante erbacee che si prestano alla coltivazione in vaso e in giardino. Le specie popolari includono quelle d'acqua, come il Ranunculus aquatilis, ma anche quelle di terra. Ci sono piante perenni resistenti, adatte per bordure, specie alpine per giardini rocciosi e varietà selvatiche: in questo articolo vedremo qualche curiosità su queste piante.
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Il genere ranunculus si compone di almeno 1600 specie diverse di piante, alcune di terra e altre di acqua, come la varietà aquatilis. Ma il ranuncolo come si cura e come permettere alla pianta di restare in salute? Ci farà piacere sapere che questa erbacea non ha bisogni difficili da soddisfare, il che rende meno faticosa la sua coltivazione.
Ma questo non significa che il ranuncolo non abbia esigenze, come una corretta esposizione solare e anche un terreno drenato. Se coltiviamo in piena terra, il discorso è meno problematico, ma in caso di crescita in vaso, è nostra cura scegliere contenitori con fori di drenaggio e un suolo che non favorisca i ristagni idrici.
Le radici della pianta sono infatti sensibili da questo punto di vista, il che significa anche moderare le irrigazioni per non provocare marciumi. Il primo step resta quello di scegliere un terreno adatto dove interrare i cormi, che sia ben drenato ma anche arricchito con il compost prima del trapianto.
Il ranuncolo, di solito, si pianta a partire dai bulbi, come accennato, i quali dovranno essere messi in acqua per qualche ora prima di interrarli. L’operazione può essere effettuata in autunno, per fioriture ad inizio primavera, o in periodo invernale, ma in questo caso i fiori li vedremo non prima della stagione estiva.
Dove posizionare il ranuncolo
I bulbi di ranuncolo si piantano, di norma, in autunno per avere delle belle fioriture in primavera, ma occhio a dove li posizioniamo. Il ranuncolo ha bisogno di una buona esposizione, il che significa preferire angoli del giardino dove ci sia il pieno sole. Per tutelare i cormi dal freddo, si può pacciamare il terreno o coprire con un panno antigelo.
Quanto dura il ranuncolo
Il ranuncolo è una pianta erbacea perenne, tanto che in molti, alla fine del periodo caldo, non prelevano i bulbi dal terreno, ma li lasciano coperti in attesa della nuova fioritura in primavera. Se invece parliamo di fiori, li possiamo vedere sbocciare e mantenersi per qualche mese, di solito fino alla fine del periodo estivo.
Quante volte fioriscono i ranuncoli
Se gli inverni della regione di residenza non sono troppo freddi, i ranuncoli possono fiorire anche un paio di volte nel corso dell’anno. Ma di solito la fioritura è una sola, come detto, ad inizio primavera o estate, a seconda di quando abbiamo interrato i bulbi.
Cosa fare con i ranuncoli sfioriti
Il ranuncolo non è una pianta che richiede potature, ma questo non significa dimenticare di eliminare foglie e fiori marci o secchi con una forbice. Di solito questa pulizia regolare dell’impianto, permette di mantenere l’arbusto in salute e favorisce una buona crescita.
Quando si trapianta il ranuncolo
I cormi di ranuncolo vanno trapiantati o in autunno o in inverno, ma in questo caso avendo cura di proteggerli con pacciame o fogli antigelo per giardinaggio. A fine stagione li si può prelevare e conservare in sacchetti di tela, o anche lasciare nel terreno, a patto che il clima lo consenta.
Quanta acqua vuole il ranuncolo
Non è necessario dare troppa acqua a questa pianta, ma è importante verificare il grado di asciuttezza del terreno per intervenire e irrigare senza eccessi. Di fatti, il ranuncolo teme i ristagni idrici.
Come si pota il ranuncolo
Lo abbiamo accennato, il ranuncolo non richiede potature, ma è sempre buona cura eliminare tracce di fogliame e fiori secchi o marci che rubano energia alla pianta. Se le parti sono ormai secche, possiamo adoperare le dita. Ma per non danneggiare il fusto, possiamo invece usare delle forbici sterilizzate e pulite, con le quali tagliare le parti compromesse.
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