Il radicchio, dal punto di vista botanico, è un gruppo di ortaggi a cespo di colore rosso, verde o variegato della famiglia delle Asteraceae, genere Cichorium. Il termine “radicchio” è comunemente impiegato per definire tutte le insalate amare che sono tipiche della stagione autunnale ed invernale. Il gusto amarognolo che le caratterizza e unifica è dovuto alla presenza dell’acido cicorico.
In Italia la coltivazione del radicchio è particolarmente diffusa e importante: tra le diverse varietà se ne contano anche 5, tutte venete, certificate I.G.P. dall’Unione Europea.
Vediamo quali sono le varietà di radicchio più note e diffuse e quali sono le caratteristiche nutrizionali generali di questo gruppo di ortaggi.
Sul mercato il radicchio è ormai presente tutto l’anno, anche per le diverse varietà che vengono coltivate e le diverse modalità di coltura. In natura, comunque, la maggior parte di questi ortaggi è pronta per la raccolta e la distribuzione da ottobre fino a marzo.
Ecco le varietà di radicchio più diffuse:
Il radicchio rosso di treviso IGP viene raccolto e seminato seguendo un rigido disciplinare. La forma e la tipica arricciatura del tardivo si ottengono mediante una meticolosa e attenta lavorazione, che prevede passaggi complessi e esclusivamente manuali. La raccolta avviene in campo aperto solo dopo che i cespi hanno subito almeno due brinate: i cespi raccolti vengono legati e immersi in vasche di acqua a temperatura di 12-15°C, al buio, per l’imbianchimento. I cespi sono pronti per la tolettatura finale e la vendita dopo circa 15 – 20 giorni dalla raccolta.
A tutte le varietà note per le loro qualità di gusto, se ne affiancano altre, non IGP, ma comunque gradevoli nel gusto e con buone qualità nutrizionali. È ad esempio il caso dei radicchi orchidea rossa, perseo, zeus, palla rossa tardiva e Giove. Tutti sono cicorie rosse che si trovano regolarmente sul mercato con il nome generico di radicchio.
[BANNER_CODE]
Il radicchio è un ortaggio povero di calorie: una porzione da 100 g apporta solo 13-15 kcal. Tutte le varietà sono ricche di acqua, che costituisce circa il 90% del peso. Il contenuto di proteine e carboidrati è piuttosto limitato, solo l’1.4 e l’1.6% rispettivamente. La quantità di grassi è del tutto trascurabile. Le qualità nutrizionali del radicchio sono dovute al buon contenuto di micronutrienti: sali minerali, come potassio, calcio e fosforo e vitamine, soprattutto A e C. Molto interessante è anche l’apporto di fibra alimentare.