
Come funziona la TARI (www.greenstyle.it)
La Tassa sui Rifiuti, comunemente conosciuta come TARI, rappresenta una delle imposte più gravose per le famiglie italiane.
Con l’aumento del costo della vita e i continui rincari, questa tassa è diventata un vero e proprio peso per molti cittadini. Tuttavia, è importante ricordare che la TARI è anche una fonte fondamentale di entrate per i Comuni, i cui proventi finanziano i servizi di raccolta e gestione dei rifiuti. La sua regolamentazione è stabilita dal D. Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, e il calcolo dell’importo dovuto si basa su variabili come la superficie dell’immobile e il numero di residenti, senza considerare la reale quantità di rifiuti prodotti.
La TARI è strutturata in due componenti principali: una parte fissa, legata alla superficie dell’immobile, e una parte variabile, che dipende dal numero di persone residenti. Questo sistema di calcolo, sebbene intuitivo, non tiene conto delle reali esigenze dei cittadini e dei differenti livelli di produzione di rifiuti. La responsabilità di determinare le tariffe e le modalità di pagamento è delegata agli enti locali, che possono stabilire le aliquote in base ai costi del servizio rifiuti e alla normativa vigente.
Esenzioni dalla Tari
Una delle principali agevolazioni previste è l’esenzione dalla TARI per gli immobili disabitati o non utilizzabili. Se un immobile è in condizioni tali da non poter essere abitato e non presenta elementi di arredamento o allacci alle utenze (luce, acqua, gas), il proprietario può richiedere di non pagare la tassa. È fondamentale dimostrare che l’immobile è effettivamente inidoneo a produrre rifiuti per ottenere questa esenzione. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 1711/2017, ha chiarito che l’inidoneità deve essere provata con documentazione adeguata.
Gli immobili considerati inidonei includono quelli inagibili, oggetto di ristrutturazione (con regolare permesso), locali senza presenza umana (come cabine elettriche o vani ascensori) e aree destinate esclusivamente allo sport, escludendo servizi igienici e spogliatoi. Inoltre, le aree comuni dei condomini, come androni, scale e ascensori, non sono soggette a tassazione se non occupate in modo esclusivo, come stabilito dall’articolo 1117 del codice civile.

Oltre alle esenzioni, esistono diverse fattispecie in cui i Comuni sono obbligati a riconoscere riduzioni della TARI. Il comma 649 della Legge 147/2013 prevede una diminuzione proporzionale della quota variabile per le quantità di rifiuti speciali avviati al riciclo. Inoltre, il comma 656 stabilisce una riduzione per i casi in cui il servizio di gestione dei rifiuti non venga effettuato correttamente, con una riduzione massima del 20%. Infine, il comma 657 prevede una riduzione fino al 40% per le zone in cui non è effettuata la raccolta.
È importante sottolineare che, sebbene la legge stabilisca queste riduzioni, spetta ai Comuni decidere le percentuali specifiche e le modalità di applicazione, creando un sistema che può variare notevolmente da un comune all’altro.
Bonus Tari 2025
Una novità rilevante per il 2025 è il Bonus TARI, introdotto dal D.P.C.M. n. 24/2025, che mira a supportare le famiglie con redditi più bassi. Questo bonus prevede una riduzione del 25% dell’importo della TARI per i nuclei familiari che soddisfano determinati requisiti. Per accedere a questo beneficio, i richiedenti devono avere un ISEE inferiore a 9.530 euro annui, con un’eccezione che innalza il limite a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. È fondamentale che il richiedente sia il titolare dell’utenza TARI e residente nell’immobile collegato a tale utenza, oltre ad essere in regola con i pagamenti delle TARI degli anni precedenti, salvo comprovate difficoltà economiche.
Le modalità di fruizione del Bonus TARI sono state delineate nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sono entrate in vigore il 28 marzo 2025. Le famiglie interessate possono presentare domanda presso gli uffici competenti del proprio Comune, fornendo la documentazione necessaria per dimostrare il possesso dei requisiti richiesti.