Tari: in arrivo un bonus per le famiglie in difficoltà - www.greenstyle.it
Anche se rappresenta una delle tasse più odiate da tutti i cittadini perché, non sempre, ciò che si paga viene effettivamente trasformato in servizi efficienti, la Tari diventa anche soggetta a degli sconti.
Un’agevolazione che è arrivata in Gazzetta Ufficiale il 28 marzo e vede uno sconto del 25%. Vediamo insieme per chi è previsto questo sconto e, soprattutto, quali sono le modalità per richiederlo e i requisiti che si devono avere.
E’ destinato alle categorie in difficoltà economica. Ma entriamo insieme nel dettaglio per vedere quali sono tutte le specificità del caso. La domanda principale è: a chi è destinato?
La tassa sui rifiuti rappresenta, sempre, quello scoglio insormontabile per ogni singola famiglia e, anche, per tutti i cittadini che vivono da soli. In alcuni comuni d’Italia è proporzionata al numero di persone che abitano nel nucleo familiare, in altri in base alla grandezza della casa, in altri ancora in basa a quanti rifiuti effettivamente si producono.
Gira e rigira, però, è sempre una di quelle tasse fra le più odiate presenti, ma comunque, come tutte le tasse, va pagata. Dal 28 marzo, però, in Gazzetta Ufficiale, è presente una particolare agevolazione proprio per tutte quelle persone e quelle famiglie in difficoltà che, fra le altre cose, non riescono a pagare nemmeno la Tari (tassa sui rifiuti).
Si chiama proprio “Bonus rifiuti 2025”, introdotta nel 2019 e rimasta inapplicata a causa del Covid. Dalla fine dello scorso mese di marzo, questa agevolazione fiscale è riconosciuta a tutti i nuclei familiari che hanno un Isee fino a 9.530 euro, cifra elevata a 20mila euro se si hanno almeno quattro figli a carico.
Questo bonus, anche se il suo Dpcm è stato promulgato il 21 gennaio, solo dal 28 marzo è entrato in vigore e, quindi, presente in Gazzetta ufficiale: al suo interno è possibile leggere tutte le disposizioni che l’Arera ha messo in campo per l’applicazione piena e completa di questo bonus e tutti i requisiti per ottenerlo.
Dall’altro lato, però, è necessario anche specificare cos’è la Tari e perché va pagata. E’ l’imposta con la quale i contribuenti finanziano i costi del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Questo tributo, di carattere locale, viene pagato da chi occupa fisicamente gli immobili oppure, quando questi sono vuoti, da chi ha su essi il diritto di proprietà.
A pagare è l’utilizzatore dell’immobile, non il proprietario e l’importo, come dicevamo prima, è determinato in relazione alle caratteristiche dell’immobile quanto a quelle del nucleo familiare.