Quanto inquinano le capsule del caffè?
Le capsule del caffè rappresentano una fonte significativa di inquinamento, con una stima di poco meno inferiore alle 98.500 tonnellate di rifiuti generate solo nell'Unione Europea. La Commissione europea ha deciso che d'ora in poi dovranno essere compostabili ed equiparabili agli imballaggi al fine di renderne più semplice lo smaltimento.
Fanno parte della nostra quotidianità, ma vi siete mai chiesti quanto inquinano le capsule del caffè? Piccole ed apparentemente “innocue”, ci regalano una tazzina di fumante caffè appena premiamo il pulsante della macchinetta, una benedizione per chi odi, o non trovi altrettanto pratica, la caffettiera. Ma vi siete mai fermati un attimo a pensare a quale e quanto possa essere negativo il loro impatto sull’ambiente? Vediamo, allora, se dovremmo rivalutare l’uso della moka approfondendo il lato oscuro delle capsule del caffè.
Capsule del caffè: cosa c’è dentro
Popolari per la loro comodità, sono piccoli contenitori monodose contenenti caffè macinato e sigillato in modo ermetico per mantenere sia la freschezza che l’aroma. Una volta inserite nella macchina per il caffè, vengono perforate e l’acqua calda passa attraverso la polvere, dando vita alla bevanda. Il problema ambientale derivante da queste capsule consiste principalmente nel fatto che la loro composizione non comprende solo la polvere marrone scuro che, sommata all’acqua bollente, ci restituisce la bevanda dalla quale noi italiani siamo praticamente “dipendenti”. Spesso, infatti, sono realizzate con materiali difficili da riciclare, come alluminio o plastica mista, che finiscono in discarica o inquinano l’ambiente se smaltite in modo improprio. Senza contare il significativo impatto sull’ambiente legato al processo di produzione e smaltimento.
Capsule del caffè, quanto inquinano
A questo proposito, verrà naturale chiedersi quanto inquinano. Ebbene, si stima che nei Paesi dell’Unione Europea, siano circa 98mila e mezzo le tonnellate di rifiuti collegate al consumo di caffè da macchinetta. La buona notizia è che la Commissione Europea ha proposto di modificare la direttiva sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, trasformandola in regolamento, e di considerare le capsule anch’esse imballaggi (cosa che ad oggi non viene fatta) in modo da agevolarne lo smaltimento. L’introduzione del regolamento potrebbe consentire ai produttori, così come dichiarato dal commissario all’Ambiente Virginius Sinkevicius, “di prendere decisioni di investimento che consentano una migliore selezione e successivo riciclo”. Che, secondo la Commissione, potrebbe tendere verso la pratica di rendere compostabili le capsule vendute e prodotte nell’UE nella loro interezza. Il che, però, significherebbe non realizzarle più con l’alluminio in quanto, nonostante possa essere re-impiegato in ambito industriale, il processo di smaltimento è troppo complesso.
Dove vanno buttate le capsule del caffè?
La risposta è… dipende. Non essendo tutte uguali, vanno smaltite seguendo le indicazioni specifiche del produttore. Alcune capsule possono essere riciclabili se separate correttamente, mentre altre devono essere gettate tra i rifiuti indifferenziati (finendo, così, nell’inceneritore e provocando emissioni di gas serra). Basta leggere con attenzione le istruzioni riportate sulla confezione o verificare le politiche di riciclo del proprio comune per fare la scelta giusta.
Ma, ancora di più, mettere un pizzico di impegno e di pazienza. Le capsule – di plastica o alluminio che siano, infatti, possono essere smaltite in modo più ecologico seguendo alcuni passaggi. Per quanto riguarda le prime, basta rimuovere la linguetta d’alluminio e gettarla nel bidone apposito, smaltire i residui di caffè nell’umido o riutilizzarli per il compost, quindi sciacquare l’involucro di plastica prima di gettarlo nel bidone dedicato. Per le capsule in alluminio, basta separare l’involucro dal caffè, lavare la confezione per rimuovere i residui e conferirla nel bidone dell’alluminio.
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