Sciacquone
Quanto consuma uno sciacquone che perde? È questa la domanda che molti si saranno sicuramente posti nel notare come, magari all’improvviso dopo anni di onorato servizio, il proprio WC abbia iniziato a perdere acqua.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un flusso relativamente modesto, tanto da non destare grande attenzione nei proprietari della casa. Eppure, quel che può sembrare poco a livello visivo ha in realtà un enorme impatto in termini di consumi. E naturalmente presenta effetti negativi, sia a livello di bolletta che di inutile spreco di una risorsa molto preziosa come l’acqua.
È abbastanza fisiologico che uno sciacquone, soprattutto se non recentissimo, inizi a perdere acqua. Alcune delle sue componenti risentono infatti del passare del tempo, logorandosi e aprendo così vie di fuga ai liquidi. Pertanto è sempre necessaria una valutazione e una manutenzione ciclica del sanitario, affinché non vengano a crearsi situazioni di gravoso spreco.
Di seguito, qualche informazione utile.
Sarà capitato a tutti di notare, almeno una volta nella vita, una perdita d’acqua nello sciacquone. A volte si tratta di flussi molto modesti, come un semplice filo d’acqua che scorre di continuo, anche quando il sanitario non è in uso. Altre, invece, la problematica può essere decisamente più grave. Ma quando lo sciacquone perde? Quali sono le condizioni che possono favorire un suo malfunzionamento?
Sono diverse le ragioni che possono portare a una perdita d’acqua nel WC, nella maggior parte dei casi connesse agli elementi che ne costituiscono la cassetta. Questo vale sia per gli sciacquoni dotati di cassetta esterna che per quelli che la vedono incorporata a muro, quella che normalmente viene chiamata come “pucci”. Fra le cause principali, si elencano:
Come facile notare, le principali ragioni di uno scarico anomalo della toilette avvengono a monte, ossia all’interno della cassetta di raccolta dell’acqua. Ben più rare, ma non impossibili, sono quelle situazioni che riguardano la ceramica dello stesso WC. Fra le tante, si elencano:
Come già anticipato, a volte la perdita d’acqua all’interno dello sciacquone può apparire modesta. A volte si può trattare di un semplice filo d’acqua, altre addirittura di un gocciolamento altalenante. Anche quando il problema sembra lieve, è necessario non sottovalutarlo: è infatti sempre importante monitorare lo sciacquone. Queso perché:
È difficile stabilire quanto possa consumare uno sciacquone che perde. Questo perché l’impatto in termini di consumi dipende dall’intensità del flusso della stessa acqua e dalla durata nel tempo della problematica. Si possono però fare delle valutazioni indirette, a seconda delle capacità stesse della cassetta.
In media, una classica cassetta per WC prevede un serbatoio di circa 12-15 litri. Una famiglia di quattro persone, i cui componenti usano la toilette almeno due volte al giorno, consuma quindi dai 96 ai 120 litri d’acqua al giorno. Si tratta, all’incirca, del 20-30% delle necessità d’acqua a uso sanitario di cui la famiglia ha bisogno quotidianamente.
Una perdita di medio flusso può portare, nell’arco delle 24 ore, ad aggiungere altri due scarichi totali d’acqua sul normale consumo giornaliero. I consumi salgono quindi a circa 150 litri d’acqua al giorno: considerando un prezzo compreso tra 1.37 e 3.50 euro a metro cubo d’acqua, la perdita comporta un aumento in bolletta tra i 20 e i 40 euro l’anno.
Ma non è tutto: andando oltre al dato meramente economico, 30 litri sprecati in più al giorno equivalgono all’acqua sufficiente per dissetare 15 persone o, ancora, usata da una lavastoviglie per due cicli completi di lavaggio.
Ma cosa fare se lo sciacquone continua a scaricare? Quali sono i consigli per evitare gli sprechi d’acqua in bagno e, di conseguenza, evitare brutte sorprese in bolletta ed evitare sprechi dannosi per l’ambiente?
Il primo passo per evitare perdite è quello di procedere a una manutenzione ciclica dello sciacquone e delle componenti della cassetta, facendo un controllo autonomo ogni sei mesi, a cui aggiungere l’intervento del professionista idraulico almeno una volta a scadenza biennale. Questi controlli comprendono:
Un’idea molto utile è quella di installare cassette per WC a doppio flusso, quindi con due pulsanti differenziati per lo scarico dei rifiuti fisiologici solidi oppure liquidi. Durante l’utilizzo quotidiano, questo sistema permette di ridurre i consumi a singolo utilizzo da 15 a 9 litri d’acqua.
Non bisogna pensare però solamente allo sciacquone, perché gli sprechi d’acqua potrebbero essere all’ordine del giorno in bagno. Fra gli errori più frequenti, si rilevano:
Fonti