Quanto consuma una lavastoviglie e quanto conviene in termini di risparmio e peso sulla bolletta, rispetto al lavaggio dei piatti a mano? Capita spesso di sentir dire che questo elettrodomestico – ormai immancabile nelle case degli italiani – può rappresentare di gran lunga la soluzione migliore rispetto al classico lavaggio dei piatti con spugna, olio di gomito e detersivo.
Ma è davvero così? Dal punto di vista della tutela dell’ambiente, la lavastoviglie comporta minori consumi di acqua rispetto al metodo manuale, e anche un minor consumo di sapone. Ma che dire dei costi dell’energia elettrica?
Qual è il consumo medio della lavastoviglie in kilowatt (kW)? Per rispondere a questa domanda, bisogna tenere in considerazione diversi parametri.
In questo articolo vedremo quanto costa 1 ora di lavastoviglie in termini di energia elettrica e consumo di acqua, apprenderemo dei semplici accorgimenti che permettono di ottimizzare concretamente i consumi, sia quando utilizziamo la lavapiatti, da molti considerata irrinunciabile, sia quando laviamo i piatti a mano.
Se dovessi cercare su internet la lista degli elettrodomestici che consumano di più, la lavastoviglie rientrerebbe di certo fra i primi 10 “abitanti” della nostra casa maggiormente energivori.
Ciononostante, se utilizzata in modo intelligente, questa alleata è in grado di abbattere i costi relativi al lavaggio quotidiano di piatti, posate e bicchieri.
In termini di kilowatt, si stima che una lavastoviglie consumi in media circa 2.5 kWh (kilowattora).
Si tratta però di una stima piuttosto generica. Le lavastoviglie moderne, quelle di nuova generazione, possono infatti consumare fino a 1,2 kWh, e per un lavaggio completo possono richiedere un consumo di 1,8 kWh.
Puoi stimare un consumo medio della tua nuova lavastoviglie dando uno sguardo alla classificazione energetica riportata sulla scheda prodotto. La classe energetica di una lavastoviglie, o di un qualsiasi altro tipo di elettrodomestico, è classificata da A a G, dove A indica i prodotti che permettono di ottimizzare i consumi, mentre G include gli elettrodomestici che comportano un più elevato consumo di energia.
A questo punto, potresti individuare il costo del kWh analizzando la tua bolletta. Tale costo può dipendere dal tipo di contratto e/o dalla fascia oraria e dall’effettivo costo dell’energia elettrica, che negli ultimi anni purtroppo è aumentato in modo consistente.
Alla luce di ciò, i consumi di una lavastoviglie classe A saranno quindi più vantaggiosi rispetto a quelli di un prodotto classe più bassa, poiché cambieranno i consumi.
Nella fase di acquisto, il costo iniziale di un elettrodomestico classe A potrebbe rappresentare un deterrente, in quanto solitamente tende ad avere un prezzo più alto, ma in situazioni di questo tipo è importante ragionare a lungo termine, e – avendone la possibilità – scegliere un prodotto che sia in grado di garantire bassi consumi e, di conseguenza, incidere meno sulla bolletta.
Secondo le stime, tenendo in considerazione i fattori che abbiamo appena esaminato, il consumo annuo di una lavastoviglie classe energetica A da 12 coperti, può andare dai 60 ai 90 euro l’anno, a condizione che si parli di un lavaggio in modalità Eco.
I costi, però, possono variare molto in base alle variabili menzionate, come frequenza di utilizzo, modalità di lavaggio, classe energetica, costo dell’energia elettrica.
Per poter stabilire quanto consuma in euro la lavastoviglie, oltre al consumo di energia bisognerà tenere in considerazione anche quello dell’acqua.
Le lavastoviglie più attempate possono arrivare a consumare anche 45 litri di acqua per un lavaggio completo. Oggi, fortunatamente, questi tipi di elettrodomestici sono molto migliorati, e in termini di consumo idrico, il costo di un lavaggio rapido modalità “Eco” può essere inferiore rispetto a quello del lavaggio dei piatti a mano, arrivando a consumare circa circa 9,5-14 litri di acqua per ciclo di lavaggio.
Tale consumo dipenderà, poi, da 3 fattori:
Per ridurre i costi della lavastoviglie, non è necessario staccare la spina e tornare al caro vecchio lavaggio dei piatti a mano, peraltro considerato meno conveniente rispetto al lavaggio in lavastoviglie.
Sarebbe sufficiente adottare alcuni comportamenti consapevoli, come:
Come abbiamo anticipato, se il tuo obiettivo è quello di abbattere i costi della bolletta della luce e di quella dell’acqua, mandare in pensione la lavastoviglie non è la soluzione.
Dal punto di vista dei consumi, se usato in modo smart, questo elettrodomestico può risultare ben più vantaggioso rispetto al lavaggio a mano. Anche in questo caso, però, vanno fatte le opportune distinzioni, in quanto molto dipende dal modo in cui laviamo i piatti.
Ad esempio, alcune persone lavano i piatti senza chiudere il rubinetto per tutta la durata del lavaggio, mentre altre riempiono uno dei due lavelli per lasciare i piatti in ammollo, aprendo il rubinetto solamente al momento del risciacquo finale.
Nel primo caso, il consumo di acqua è di gran lunga superiore rispetto alla seconda modalità. Tuttavia, anche in questo caso, utilizzando la lavastoviglie classe A in modo intelligente, a pieno carico e con modalità eco senza asciugatura o pre-lavaggio, il maggiore vantaggio potrebbe arrivare proprio scegliendo questo metodo piuttosto che il classico metodo manuale.
Fonti