Quanti tipi di menta esistono?
Di menta non esiste una sola varietà, ma sembra che in natura se ne contino migliaia, con 600 commestibili. Se credevamo che questa pianta aromatica fosse una specie con poche varianti, dovremo ricrederci. Ci sono infatti mente del tipo spicata, ma anche arvensis, con note aromatiche uniche, in grado di conferire ai nostri piatti sentori gradevoli e rendere le ricette speciali.
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Se ci stiamo domandando quanti tipi di menta esistano in natura, la risposta non è semplice, in quanto se ne contano migliaia, se anche solo 600 commestibili. Di solito pensiamo alla menta piperita come alla varietà aromatica per eccellenza. Ma forse ci stupirebbe vedere quanti sottogruppi del genere spicata e arvensis possano batterla.
Ci mancherebbe, la piperita resta di certo una delle mente più balsamiche e profumate, ma non è sempre la scelta migliore quando si parla di alcuni piatti. Né quella più indicata se, ad esempio, volessimo estendere prati tappezzanti in giardino.
E che dire anche delle specie acquatiche, che possono rendere più gradevole la vista dei nostri laghetti artificiali, o anche delle fontane. Se non lo avessimo capito ancora, la menta è una di quelle bellissime erbe aromatiche con una grande famiglia alle spalle, fatta di piante consanguinee che vantano ciascuna delle peculiarità speciali.
Il mondo delle mente è vasto e variegato, lo sanno gli chef soprattutto, che ne adoperano le diverse tipologie per dare aromi diversi alle proprie ricette. Ma lo possiamo sapere anche noi, dando un occhio alle varietà comuni e meno note di questa erba mediterranea famosa in tutto il mondo.
Quanti tipi di menta esistono: le varietà comuni
La menta appartiene alla famiglia delle Labiatae, o Lamiaceae ed è molto apprezzata nelle aiuole o nei vasi su balconi, davanzali e terrazze. Il profumo fresco e il loro sapore, rende queste piante gradevoli per ornare gli esterni, ma anche per insaporire i piatti in cucina. E che dire anche delle proprietà benefiche della menta.
In medicina naturale ne si adoperano spesso gli oli essenziali per suffumigi espettoranti contro tosse e raffreddori, ma anche le foglie fresche per tisane digestive e balsamiche. E se l’abate Valafrido Strabone, nel IX secolo d.C., dobbiamo constatare che di mente al mondo ne esistono al pari dei pesci che troviamo nel mare. Ma possiamo ridurre la lista alle più comuni.
Mentha x piperita
La menta piperita è la più classica e conosciuta tra le varietà di menta e si trova spesso nei giardini e sui balconi. E se anche le sue origini siano incerte, sappiamo che si tratta di un incrocio tra la menta di ruscello, Mentha aquatica e la menta verde, Mentha spicata.
È apprezzata soprattutto per il suo alto contenuto di mentolo e il suo aroma speziato. Nella coltivazione è poco impegnativa, è una varietà perenne e resistente.
Mentha spicata, o Mentha viridis
È forse la varietà di menta più adoperata dall’industria cosmetica per fare i dentifrici e da quella alimentare per le gomme da masticare. Le sue origini sono europee, ma è diffusa oggi anche in Asia e Africa. La pianta ha delle belle fioriture tra luglio e settembre, con fiori sui toni del bianco e lilla.
Mentha aquatica
La menta acquatica, o menta di ruscello, ha origini europee e si estende ad oggi in tutto il vecchio continente, ma anche in Africa, in luoghi con un certo livello di umido. La si trova infatti vicino ai corsi d’acqua e spesso è una pianta scelta per adornare i laghetti o gli stagni.
Mentha pulegium
La menta reale, o mentuccia, è simile come aspetto alla piperita, ma a differenza di quest’ultima non va consumata in quanto tossica. Si tratta di una pianta a rischio estinzione e per questo è vietata la raccolta. Si trova infatti nelle liste rosse delle piante tutelate dalla legge.
Mentha nemorosa
Si trova anche col nome di menta Mojito, in quanto è la varietà che più si adopera per il celebre cocktail pestato, ma per i drink in generale. Con molta probabilità la pianta è frutto di un incrocio tra varietà spicata e suaveolens, che ha invece sentori aromatici più fruttati.
Mentha suaveolens
Il suo aspetto è caratteristico, per il quale si è meritato l’appellativo di menta a foglie tonde. Ma la sua peculiarità non è tanto la forma del fogliame, quanto il suo profumo e il suo sapore. La mentha suaveolens è infatti conosciuta anche col nome di menta mela, visto che il suo aroma ricorda quello del frutto autunnale.
Mentha arvensis
La menta di campo è, come si può intuire, un tipo di menta selvatica ed è comune in tutte le regioni temperate dell’emisfero settentrionale. La pianta cresce solitamente da 5 a 30 cm di altezza e fiorisce dal rosa al viola. Il terreno ideale di crescita è umido e ricco di sostanza organica, ma la pianta è meno robusta rispetto alle varietà coltivate.
Mentha longifolia
Il nome mentha longifolia può non dirci nulla, ma forse conosciamo questa varietà anche con il nome informale di menta equina. Le origini sono delle zone temperate di Eurasia e Africa meridionale, ma è visibile anche nelle zone del Centro Europa lungo le Alpi, in bassa quota. La pianta ha bisogno di un terreno ricco di azoto e umido per crescere.
Mentha requienii
La si conosce anche col nome di menta corsa, in quanto le origini di questa varietà affondano le radici nell’isola della Corsica, se anche la si possa trovare anche in Sardegna. Ha una peculiarità, non si estende in altezza come le altre. Ma al contrario, forma tappeti verdi dal profumo fortissimo. La si adopera anche per il Crème de Menthe, un liquore.
Le mente aromatiche
E se non ci fosse bastata la full immersion nel mondo delle varietà comuni di menta, un assaggio delle sottocategorie aromatiche potrà colmare le rimanenti lacune. Ma forse anche convincerci a provare qualche nuova strada alternativa in cucina.
Mentha gentilis varietà citrata
Un tipo di menta a cui è stato dato il nome per il suo aroma è la menta limone. Dalle sue foglie, infatti, emana un intenso profumo di agrumi. È quindi ideale per tè, limonate, dessert e cocktail dal sentore agrumato. Ma anche per rendere aromatico il balcone o il giardino.
Mentha suaveolens variegata
Si chiama anche menta ananas per via del suo gusto, che ricorda quello del frutto tropicale, che la rende una valida opzione per alcuni dolci e bevande. Le foglie sono anche belle da vedere, in quanto hanno il centro verde e le parti esterne di un elegante tono crema.
Mentha x piperita varietà citrata “Orangina”
La menta orangina ha un profumo che ricorda quello del bergamotto e per questo è anche definita menta Earl Grey, come il celebre tè speziato. Si tratta di una tipologia dalla crescita veloce e la si adopera soprattutto in cucina. Il vaso va esposto in pieno sole, in quanto la pianta ha bisogno di luce per crescere.
Mentha piperita varietà piperita “Chocolate”
Una menta per golosi è la menta cioccolato, dal sentore delicato che non tutti percepiscono e per questo non tutti apprezzano. C’è chi ne sente il profumo e chi invece ne coglie anche il sapore. Il suo impiego in cucina è soprattutto in pasticceria e per aromatizzare le bevande.
Mentha piperita varietà citrata “Basilico”
Se abbiamo indecisione sul bouquet di aromatiche con le quali condire un piatto, la menta basilico ci potrebbe togliere ogni dubbio. Il profumo vanta infatti sentori misti di menta e basilico, ma il sapore ha invece note pepate. In cucina è un ottimo ingrediente per dressing per insalate e salse.
Mentha spicata varietà “Strawberry”
Non è un tipo di menta comune, ma è di certo uno di quelli più apprezzati da chi apprezza la commistione tra la menta e le fragole. Il profumo ed il sapore delle foglie di questa pianta ricordano infatti il frutto rosso. Il che le rende grandi alleate delle ricette dolci e per aromatizzare limonate, infusi e cocktail alcolici o analcolici.
Fonti