È possibile produrre energia solare nello Spazio e poi rimandarla giù sulla Terra per essere usata? La risposta a questa domanda è sì: una missione spaziale ha dimostrato che è assolutamente possibile ed efficace, utilizzando un sistema in grado di imprigionare i preziosi raggi del Sole, per trasformarli in energia da sfruttare sul nostro pianeta. In un laboratorio spaziale che si trova in orbita ormai da qualche tempo, alcuni ricercatori hanno condotto degli esperimenti per raccogliere energia solare con dei pannelli fotovoltaici. L’energia elettrica prodotta viene poi rimandata sulla Terra sotto forma di microonde.
A missione finita, il progetto Space Solar Power Demonstrator (SSPD-1), lanciato il 3 gennaio dello scorso anno, dagli scienziati del California Institute of Technology, ha ottenuto i risultati sperati. Gli studiosi hanno infatti confermato di aver raggiunto gli obiettivi prefissati in occasione del lancio del progetto. E sottolineano anche che in futuro si potrà produrre energia in questo modo, in tutta sicurezza.
Il progetto Space Solar Power Demonstrator (SSPD-1) del California Institute of Technology ha coinvolto diversi scienziati impegnati in tre diverse serie di esperimenti:
Dai test all’effettivo utilizzo di questo tipo di energia potrebbero passare molti anni. Si ipotizzano almeno una ventina di anni di esperimenti, visto che bisogna mettere a punto un sistema efficace e sicuro. Dal canto suo, però, l’agenzia spaziale giapponese ha annunciato di voler creare entro il 2025 una vera e propria fattoria solare nello spazio. L’agenzia spaziale europea ha in mente di lanciare, invece, il progetto Solaris.
Quindi i ricercatori di tutto il mondo sono al lavoro per quella che potrebbe essere una svolta nella crisi energetica terrestre.