Probiotici: benefici, quando e come assumerli
Perché assumere probiotici fa bene alla salute: ecco caratteristiche, benefici e consigli per integrarli nell’alimentazione quotidiana.
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Preziosi alleati della salute, i probiotici sono microrganismi vivi chiamati a svolgere alcune funzioni importanti per tutto l’organismo. Riequilibrando la flora batterica intestinale, infatti, aiutano a potenziare la capacità individuale di difendersi dalle malattie soprattutto durante la stagione invernale.
I probiotici agiscono positivamente raggiungendo l’intestino e limitando la proliferazione di batteri nocivi, tuttavia per essere considerati realmente efficaci devono possedere alcune caratteristiche fondamentali: stabilità, capacità di aderire alle pareti dell’intestino e di resistere all’azione dei succhi gastrici. Se è vero che introdurre probiotici rappresenta una valida strategia di prevenzione contro le malattie, non bisogna dimenticare che per scegliere la varietà più adatta alle proprie esigenze è determinante affidarsi al parere dello specialista.
Benefici
La lista dei possibili benefici che derivano dall’assunzione di probiotici è molto lunga. Uno degli effetti positivi più noti associati all’assunzione di questi microrganismi riguarda il rafforzamento delle difese immunitarie in generale, grazie all’azione benefica sulla mucosa intestinale. Possono rivelarsi utili anche per ridurre i livelli di colesterolo e per ridurre la comparsa di allergie alimentari, compresa l’intolleranza al lattosio. I probiotici aiutano, inoltre, a ripristinare la flora batterica intestinale in conseguenza di diarrea causata da virus o dall’assunzione di antibiotici, agendo positivamente anche in caso di malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn. Altri benefici riguardano la prevenzione del tumore al colon, la cura della stitichezza cronica e delle infezioni che riguardano le vie urinarie. Anche in caso di vaginite batterica e in presenza di infezioni causate dalla Candida, inoltre, assumere probiotici può agevolare la guarigione.
Come e quando assumerli
I probiotici non sono tutti uguali e si possono distinguere tre ceppi principali: Bifidobacteria, Lactobacilli ed Eubacteria. Come accennato sopra, è fondamentale che i probiotici raggiungano vivi l’intestino crasso senza subire l’azione acida dei succhi gastrici, pertanto è importante che vengano assunti a stomaco vuoto. è anche fondamentale prestare attenzione al dosaggio attenendosi ai consigli del medico, evitando tuttavia di programmare un trattamento integrativo che non si prolunghi per almeno un mese in modo da poter ottenere risultati efficaci. È possibile introdurre probiotici sia attraverso l’alimentazione sia assumendo specifici integratori. In generale, preziose fonti di probiotici sono tutti i latticini e, soprattutto, nello yogurt e nel kefir, una bevanda fermentata originaria dei paesi del Caucaso. Esistono inoltre diverse fonti probiotiche di origine vegetale:
- miso: pasta fermentata che si ottiene dalla soia con l’aggiunta di acqua e sale marino, molto usata in Oriente come fonte proteica facilmente digeribile e di elevato valore biologico. In cucina si usa come aggiunta alle zuppe e alle minestre anche in sostituzione del dado, oppure accompagnata da verdure e tofu;
- tempeh o tempeh: alimento di origine indonesiana ricavato dai semi di soia gialla, altamente digeribile e ricco di proteine vegetali ma anche di vitamina B12;
- the kombucha: bevanda fermentata che si ottiene unendo colture di batteri, lieviti e funghi con zucchero e aceto di mele;
- tofu: alimento vegetale derivato cagliato della soia, rappresenta un valido sostituto dei formaggi e degli altri prodotti caseari;
- crauti: contorno tipico della cucina tedesca, si ottengono sottoponendo il cavolo a un processo di fermentazione lattica. Sono ricchi di vitamina C e ipocalorici.