Biodiversità e tecnologia: il futuro della conservazione grazie all’innovazione
Ecco alcune idee geniali e innovative per aiutarci a preservare la biodiversità con la tecnologia. Perché la tecnologia non è sempre un male. Anzi: se usata correttamente e con saggezza può aiutarci parecchio a proteggere l'ambiente
- 1. Preservare la biodiversità con la tecnologia: usiamo le app
- 2. Droni usati come “sentinelle”
- 3. Le stampanti 3D proteggono le barriere coralline
- 4. I sensori IoT contro il bracconaggio, gli incendi e lo smog
- 5. Robot e cyborg per monitorare aree inaccessibili all’uomo
- Bonus: la Criobanca del seme
È possibile preservare la biodiversità usando la tecnologia? Secondo il nuovo dossier di Legambiente dal titolo “Natura selvatica a rischio in Italia” è possibile. Legambiente ha rivelato tale dossier in occasione del World Wildlife Day, la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica. Andiamo dunque a vedere 5 idee geniali tecnologiche che ci aiutano a proteggere la biodiversità. A proposito: qui trovate un approfondimento su cosa si intenda per biodiversità.
1. Preservare la biodiversità con la tecnologia: usiamo le app
Fra le esperienze pilota appena iniziate in Italia, ci sono diverse app da utilizzare per preservare la biodiversità con la tecnologia. Eccone alcune:
- Marine Ranger: app di Citizen Science che serve per segnalare gli avvistamenti dei delfini nel Mar Mediterraneo. Attivata nel 2021, finora più di 3mila utenti hanno segnalato 723 delfini
- Life Sea.Net: l’app derivante dal medesimo progetto guidato da Legameiente, propone informazioni su otto specie di animali a rischio. Questi animali sono la cicala grande o magnosa, il corallo rosso, il dattero di mare, la patella ferruginea, la posidonia oceanica, il riccio diadema, la tartaruga marina Caretta caretta e il tursiope
2. Droni usati come “sentinelle”
La tecnologia corre in soccorso della biodiversità anche tramite l’utilizzo dei droni, usati come vere e proprie sentinelle per controllare i tratti di costa italiani dove nidifica la tartaruga marina Caretta caretta. Nel 2023 sono stati censiti ufficialmente ben 454 nidi. Inoltre i droni sono anche usati pe analizzare eventuali minacce ai siti di nidificazione, fra cui anche il rischio di inondazioni delle spiagge.
3. Le stampanti 3D proteggono le barriere coralline
E se si usassero le stampanti 3D per creare delle barriere coralline artificiali con cui sostituire quelle danneggiate dalle attività umane? In tal modo si potrebbe garantire la sopravvivenza e la proliferazione di spugne, alghe, molluschi e altri animali che vivono nella barriera corallina. E un esperimento in tal senso si sta svolgendo proprio in Sardegna.
4. I sensori IoT contro il bracconaggio, gli incendi e lo smog
Un altro tipo di tecnologia usato per proteggere la biodiversità è quello relativo ai sensori IoT o Internet of Things. Il comune siciliano di Carini, per esempio, ha adottato questo sistema per cercare di monitorare gli incendi. Inoltre tali sensori sono utili anche contro il bracconaggio e per tenere sotto controllo i livelli di inquinamento. Proprio Legambiente e Inwit, infatti, usano i sensori IoT per monitorare la qualità dell’aria e il relativo impatto sulla biodiversità.
Pensiamo, poi, anche al trapping delle videocamere usate per tenere sotto controllo la popolazione degli animali selvatici.
5. Robot e cyborg per monitorare aree inaccessibili all’uomo
C’è anche chi sta pensando di usare robot e cyborg controllati a distanza per poter entrare in aree normalmente non accessibili all’uomo per controllare specie a rischio che non devono venire a contatto con l’uomo.
Bonus: la Criobanca del seme
Ok, 5 idee geniali + una bonus. In questo caso ricordiamo che, sempre nell’ottica di preservare la biodiversità usando la tecnologia, proprio in Italia nel 2021 è nata la prima Criobanca del seme in Europa. Grazie a questa criobanca è stato possibile preservare la biodiversità della trota mediterranea, pesce autoctone presente nei fiumi del Molise.