Potatura dell’olivo: periodo e tecniche
La potatura dell'olivo è una pratica utile per favorire il passaggio dell'aria e della luce: migliora la produzione e protegge la pianta dai parassiti.
Fonte immagine: Olives via pixabay
L’olivo, il cui nome scientifico è Olea europaea, è un albero sempreverde noto soprattutto per il suo frutto commestibile. L’albero maturo ha una altezza variabile compresa tra i 3 e i 12 metri, inoltre presenta foglie coriacee e a forma di lancia, riconoscibili per il colore verde scuro sulla superficie superiore e argento su quella inferiore. L’olivo fiorisce in tarda primavera, i suoi fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto dell’olivo è dal punto di vista botanico una drupa: un frutto carnoso che contiene un nocciolo legnoso.
L’interesse nei confronti di questa pianta è nato molti secoli fa: l’olivo era coltivato già intorno al 3500 a.C. sull’isola di Creta. L’olio d’oliva era apprezzato già in Grecia al tempo di Omero. L’olivicoltura oggi è diffusa in tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e non solo. La produzione a scopo commerciale comprende molti Paesi nel Mondo e riguarda principalmente la realizzazione di olio. Alla fine del XX secolo, Spagna e Italia erano i leader mondiali nella produzione commerciale di olive, seguite dalla Grecia. Altri importanti produttori di olive sono la Turchia, la Tunisia, il Marocco, la Siria e il Portogallo. L’Europa, con quasi 500 milioni di ulivi, ha più di tre quarti delle coltivazioni nel mondo, è seguita dall’Asia.
Vediamo quali sono i motivi che rendono importante la potatura, i tempi da rispettare e alcune regole di tecnica.
Perché è importante la potatura
Negli alberi maturi la potatura è necessaria per rinnovare le parti della pianta che rappresentano la superficie fruttifera dell’albero. Si fa, in sostanza, per migliorare la resa di produzione e favorire la crescita dei nuovi germogli. Mantenere l’albero pulito da una eccessiva ramificazione contiene le sue dimensioni e favorisce la penetrazione della luce e dell’aria nella chioma.
Si tratta anche di una strategia utile a controllare le infestazione di parassiti e a prevenire l’invecchiamento della pianta. In alcuni casi, la potatura è indispensabile per eliminare le parti dell’olivo che hanno subito eccessivi danni, come può accadere ad esempio dopo una malattia o un’improvvisa gelata. Nell’olivicoltura di interesse commerciale e produttivo, la potatura si rende anche necessaria per consentire alle macchine agricole di attraversare l’oliveto.
Quando si esegue la potatura
La potatura deve essere eseguita nei primi mesi dell’anno, ossia tra la fine dell’inverno e l’inizio della nuova fioritura. Il taglio dei rami più vecchi, o come abbiamo visto danneggiati, stimola il metabolismo e la crescita del tessuto vegetale.
Nelle Regioni italiane a clima più mite, dove non c’è il pericolo di improvvise gelate primaverili, la potatura potrebbe anche essere anticipata. Mentre nelle altre aree è un rischio: la brina fredda della primavera potrebbe danneggiare le sezioni di taglio e indebolire tutta la pianta.
La potatura non dovrebbe essere ritardata fino alla completa fioritura, perché anche se non danneggia la pianta può ridurne di molto la crescita. In alcuni casi vengono effettuate delle potature estive anche se si tratta di una pratica che di solito non riguarda le cultivar impiegate per la produzione dell’olio.
Tecniche di potatura
Le tecniche di potatura variano a seconda dell’età della pianta, del carico di raccolto, dello scopo della coltivazione, delle condizioni ambientali e del terreno. Non c’è una singola tecnica che possa essere raccomandata per tutte le condizioni.Ecco alcune regole generali:
- meglio procedere con le eliminazioni della parti più vecchie dall’alto verso il basso;
- i rami più grandi andrebbero tagliati prima di quelli piccoli;
- tutti i tagli dovrebbero essere rapidi e netti;
- l’inclinazione dei tagli evita l’accumulo di acqua piovana che può causare marciume.
La potatura può essere pianificata con scopi diversi: diradamento o eliminazione. Nel primo caso si riducono la lunghezza dei rami laterali per contenere il volume complessivo della chioma. Mentre nel secondo vengono rimossi interi rami e tralci.