Il ponte dell’arcobaleno cos’è?
Quando muore un cane, un gatto o un qualsiasi animale, si sente dire che è andato sul ponte dell'arcobaleno. Tutto quello che dobbiamo sapere sul mito.
Quando un animale muore, sia esso un cane, un gatto, un coniglio o qualsiasi altra specie, si sente spesso dire che è andato sul ponte dell’arcobaleno. Naturalmente è un modo di dire, non esiste davvero un ponte dell’arcobaleno. Tale locuzione si è diffusa nel corso degli ultimi anni.
Tutto nasce da un’antica leggenda degli indiani d’America che è stata ripresa per indicare la morte di un animale e il passaggio della sua anima in un posto migliore. Tuttavia è anche bene sapere che, con il termine di ponte dell’arcobaleno, si indicano anche altri concetti.
Ponte dell’arcobaleno: che cos’è?
Il ponte dell’arcobaleno è un ponte che traghetta le anime degli animali morti in una sorta di Paradiso per gli animali. È un posto dove gli animali non soffrono più e, soprattutto quelli malati o vittime di maltrattamento, possono finalmente vivere nuovamente felici.
La leggenda del ponte dell’arcobaleno
La leggenda del ponte dell’arcobaleno origina da una tribù di indiani d’America. Questa leggenda narra che, alle soglie del Paradiso, esiste un posto chiamato il Ponte dell’Arcobaleno. Quando muore un animale, la sua anima va in questo luogo, una sorta di Paradiso degli animali.
Qui l’erba è sempre verde e profumata, ci sono ruscelli che zampillano fra colline e alberi e gli animali possono correre e giocare liberamente, tutti insieme. Qui gli animali trovano da mangiare il loro cibo preferito, hanno sempre acqua fresca a disposizione e il sole splende sempre.
Gli animali che in vita erano malati o anziani, qui tornano sani e giovani, quelli maltrattati qui trovano pace e gioia. Qui i nostri amici stanno bene, ma c’è una cosa che gli manca: la persona speciale che sono stati costretti a lasciarsi indietro.
Ma passa il tempo e, ad un certo punto, uno di loro, mentre sta giocando, si ferma all’improvviso e scruta con attenzione oltre la collina. I suoi occhi si illuminano di gioia ed ecco che comincia a correre verso quel puntolino comparso all’orizzonte. Il nostro amico ci ha riconosciuto e quando ci riuniremo a lui, saremo finalmente di nuovo insieme. E questa volta per sempre.
Insieme, potremo così attraversare il Ponte dell’Arcobaleno, in modo da non lasciarci mai più.
Ponte dell’arcobaleno: frasi
Ecco alcune frasi per affrontare la perdita di un animale e il suo viaggio sul ponte dell’arcobaleno:
- A volte mi sono chiesto perché la vita dei cani è così breve e sono convinto che questa sia una forma di compassione nei confronti della razza umana; perché se soffriamo così tanto quando dobbiamo separarci da un cane dopo aver vissuto con lui dieci o dodici anni, cosa succederebbe se vivessimo con lui il doppio di questo tempo? – Walter Scott
- La vita dei cani è troppo breve. Questa è la loro unica, vera colpa – Agnes Sligh Turnbull
- Qui sono sepolti i resti di uno che possedeva Bellezza senza Vanità, Forza senza Insolenza, Coraggio senza Ferocia, e tutte le Virtù dell’uomo senza i suoi Vizi – Lord Byron
- Il cane è un gentiluomo. Spero di andare nel suo paradiso, non in quello degli uomini – Mark Twain
- I gatti penetrano in ogni cosa, compresa la vostra coscienza – Laura Ingineri
- I gatti sono individui unici, con idee proprie su ogni cosa, comprese le persone che appartengono loro – John Dingman
- I morti, si sa, scendono all’Ade. Ma dove vanno i fantasmi degli animali, dei compagni più amati, che non hanno diritto di asilo in alcun luogo dopo la morte? Dove, se non sulla soglia di casa, a guardia e in attesa? Quello è il suo posto, il posto del cane fedele, che non capisce ma non dubita e non dispera. Attende – Maria Grazia Ciani
- Si dice sempre che per quanti anni splendidi e felici un cane possa vivere si sa che un giorno, quello in cui morirà, il tuo cane ti spezzerà il cuore – James Herriot
- Fino a quando non hai amato un animale, una parte della tua anima sarà sempre senza luce – Anatole France
- Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza far rumore – Ernest Hemingway
- Fissa il tuo cane negli occhi e prova ancora ad affermare che gli animali non hanno un’anima – Victor Hugo
- In questa sorte avversa io mi affido a te, o bel gatto, alle tue pupille sacre; mi sembra di avere davanti a me due stelle e di ritrovare la tramontana in mezzo alla tempesta – Torquato Tasso
- È noto l’amore del cane per il suo padrone; e tutti sanno che nell’agonia della morte egli accarezza il padrone – Charles Darwin
- Io ero la tua religione, ero la tua gloria… Se tu potessi sapere, o mio caro cane, quanto il tuo dio è triste per la tua morte… Gli dei piangono quando muore il cane che gli leccò la mano – Miguel de Unamuno
Se queste frasi non fossero sufficienti per aiutarti a superare il lutto per la morte del tuo animale, ti consigliamo di leggere il libro Il dolore negato: il lutto per la morte di un’animale di Pier Luigi Gallucci. Lo trovate in vendita sia su Amazon che sui principali store online che sul sito della casa editrice, Graphe.it.
Altre versioni e significati del ponte dell’arcobaleno
Con il termine di ponte dell’arcobaleno, però, potreste trovare indicate anche altre cose:
- Ponte dell’arcobaleno è il nome di una ditta che si occupa di cremazione degli animali domestici
- Esiste il libro Oltre il ponte dell’arcobaleno. Il viaggio di Susi, scritto da Giancarlo Pavan: parla proprio della cagnolina Susi che, una volta morta, aspetta la sua padrona in modo da attraversare il ponte insieme
- Il libro Lollo e il ponte dell’arcobaleno di Emanuela Busà parla, invece, del ponte che unisce simbolicamente Cielo e Terra
- Una leggenda narra che alla fine dell’arcobaleno è seppellita una pentola d’oro custodita da uno gnomo, talvolta un leprecauno che impedisce a chi non lo merita di ottenere l’ambito bottino
- Nella mitologia norrena, il Bifrost è il ponte dell’arcobaleno che unisce la Terra ad Asgard, la dimora degli dei (lo abbiamo visto anche nei film Marvel dedicati a Thor). Gli dei lo percorrono tutti i giorni per riunirsi in consiglio ed è formato da tre colori, il rosso è un fuoco vero che arde. Il Bifrost è solitamente controllato dal dio Heimdallr, il quale ha il compito di avvertire gli dei dell’avvento del Ragnarok, la fine del mondo. Solo allora, quando i Muspellsmegir lo cavalcheranno per raggiungere il cielo, crollerà
Fonti