
Torino punta a diventare un città senza plastica. L’amministrazione comunale di Chiara Appendino ha raccolto l’invito del Ministero dell’Ambiente aderendo alla “Plastic Free Challenge” lanciata dal ministro Sergio Costa. Gli uffici e le altre sedi istituzionali torinesi dovranno così adottare buone pratiche e metodologie che portino a limitare l’impiego di plastica monouso.
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Il Comune di Torino ha deciso quindi di fare la propria parte nella lotta all’inquinamento da plastica. Raccolto il messaggio lanciato da Costa (“ognuno di noi deve dare qualcosa a questo Paese”) alcune settimane fa con l’obiettivo di fornire un esempio, come istituzioni, del fatto che una società “Plastic-Free” è possibile. Come ha affermato l’assessore Alberto Unia:
Abbiamo posto tra gli obiettivi principali di questa amministrazione l’adozione dell’economia circolare quale modello di sviluppo ed è cresciuto l’investimento nella raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi europei.
In quest’opera è necessario che tutti i cittadini, a cominciare da quelli che lavorano negli uffici comunali, facciano la loro parte. Con questa azione imprimiamo una accelerazione verso un modello di città più sensibile e attenta alle esigenze dell’ambiente, portando per primi l’esempio attraverso l’adozione di scelte coerenti con obiettivi che devono diventare patrimonio di tutti i cittadini.
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Ecco quali sono i cinque punti che compongono le linee guida, stilate dall’assessore Unia in accordo con gli assessori Alberto Sacco e Sergio Rolando, adottate dal Comune di Torino nel suo percorso verso un’amministrazione “Plastic-Free“:
- Verranno adeguati i contratti di fornitura in relazione ai distributori automatici, così da eliminare la vendita di acqua in bottigliette di plastica: previsto l’incremento dei punti per la distribuzione di acqua refrigerata, da consumare con bicchieri riutilizzabili. Da incentivare anche il corretto smaltimento, attraverso la raccolta differenziata, degli imballaggi in plastica legati a cibi e bevande.
- Le stesse pratiche verranno poi estese anche alle sedi comunali assegnate in concessione, tra le quali anche impianti sportivi e sedi di associazioni, obiettivo da raggiungere anche attraverso accordi commerciali con attività private.
- Nelle linee guida anche alcune l’eliminazione della plastica monouso dal servizio di catering organizzato dall’amministrazione per incontri ed eventi.
- Gli stessi eventi dovranno inoltre rispettare criteri di ecosostenibilità per quanto riguarda la gestione, con particolare attenzione verso la certificazione UNI ISO 20212 e gli altri progetti europei finanziati dall’UE.
- Previste campagne informative e di sensibilizzazione per i dipendenti dell’amministrazione comunale, anche in merito all’applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) nell’acquisto di beni e servizi, come per quanto riguarda le forniture.