
Plastica, raccolta bottiglie
Plastica, anche per il 2020 i maggiori produttori mondiali sono i marchi più noti del settore delle bibite. È quanto rende noto Break Free From Plastic, nel pubblicare il suo report annuale: le confezioni di Coca-Cola, Pepsi e Nestlé sono le più frequenti trovate negli ambienti naturali di tutto il mondo. È il terzo anno di fila che l’industria delle bibite raggiunge la prima posizione fra i “big polluter” mondiali, così come li ha ribattezzati il Guardian. Tuttavia, le tre aziende citate hanno già avviato piani per ridurre in modo preciso il loro fabbisogno di plastica.
[ghshortpost id=338852 title=”Plastica: con lo smart working più riciclo” layout=”post_inside”]
L’analisi di Break Free From Plastic è stata condotta su 55 nazioni, confermando come i prodotti dei sopracitati marchi siano presenti nelle aree naturali di 51 Paesi.
Plastica e industria delle bibite
Così come già accennato, ogni anno Break Free From Plastic conduce delle analisi sulla plastica rinvenuta nell’ambiente, come su spiagge e altri siti naturali. Per il 2020 in coso, Coca-Cola, Pepsi e Nestlé si confermano i tre marchi le cui confezioni appaiono con più frequente in zone naturali. Oggi sono presenti in 51 delle 55 nazioni prese a campione dell’associazione, con le 37 su 51 del 2019. La raccolta è stata resa possibile grazie all’aiuto di 15.000 volontari in tutto il mondo.
Nelle 55 nazioni analizzate, sono stati rinvenuti 13.834 pezzi di plastica attribuibili a Coca-Cola, 8.633 a Pepsi e 5.155 a Nestlé. In totale, sono stati raccolti 346.494 materiali plastici, il 63% relativi a prodotti commerciali.
Emma Priestland, Global Campaign Coordinator di Break Free From Plastic, ha spiegato come questi dati dovrebbero spingere i tre grandi marchi a diventare degli esempi virtuosi per tutta l’industria:
Coca-Cola, Pepsi e Nestlé dovrebbero indicare la via per trovare soluzioni reali affinché si possa reinventare il modo con cui distribuiscono i loro prodotti.
Così come riporta il Guardian, le tre società hanno affidato un commento ai loro portavoce, in merito al loro impegno per la riduzione della plastica. Coca-Cola, ad esempio, spiega:
Ci stiamo impegnano globalmente per recuperare ogni singola bottiglia entro il 2030, affinché nessuna di queste inquini gli oceani e possa essere riciclata per produrre nuove bottiglie. Le bottiglie con plastica al 100% riciclata sono oggi disponibili in 18 mercati nel mondo e questo dato continua a crescere.
Parere analogo anche per Pepsi che, sempre come riporta il Guardian, ha avviato “partnership, innovazioni e investimenti” per ridurre l’uso di plastica. La società mira ad abbassare il quantitativo di plastica vergine nelle proprie confezioni al 35% entro il 2025, aumentando anche il mercato del refill.
Nestlé, infine, ha sottolineato di aver fatto “progressi significativi” sul fronte del packaging sostenibile:
Stiamo intensificando il nostro impegno per rendere il 100% del nostro packaging riciclabile o riutilizzabile entro il 2025 e per ridurre l’uso di plastica vergine di un terzo entro lo stesso periodo. Al momento, l’87 del nostro packaging totale e il 66% di quello in plastica è riciclabile o riutilizzabile.