Greenstyle Ambiente Animali Pipistrello, caratteristiche e curiosità

Pipistrello, caratteristiche e curiosità

I pipistrelli sono animali originali, gli unici mammiferi in grado di volare: ecco razze, alimentazione e la diffusione di questi chirotteri spesso temuti.

Pipistrello, caratteristiche e curiosità

Fra gli animali che hanno una ingiustificata pessima nomea, fra i primi posti abbiamo di sicuro il pipistrello. Spesso scambiato per un uccello, ma non lo è perché è un mammifero, il suo volare di notte e il suo aspetto un po’ inquietante lo fanno associare a streghe e diavoli.

Tuttavia è un animale che svolge un ruolo importantissimo nell’ecosistema. Andiamo dunque a scoprire caratteristiche e curiosità dei pipistrelli.

Classificazione scientifica del pipistrello

pipistrelli dormono

Questa è la classificazione scientifica del pipistrello:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Sottoregno: Eumetazoa
  • Superphylum: Deuterostomia
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Infraphylum: Gnathostomata
  • Superclasse: Tetrapoda
  • Classe: Mammalia
  • Sottoclasse: Theria
  • Infraclasse: Eutheria
  • Superordine: Laurasiatheria
  • Ordine: Chiroptera
  • Sottordini: Megachiroptera e Microchiroptera

Quanti tipi di pipistrelli esistono?

Esistono 1.276 specie di pipistrelli (la famiglia Vespertilionidi è quella che ha più specie in assoluto, ben 480). Per esempio, esiste il pipistrello bianco dell’Honduras, l’Ectophylla alba, mentre il pipistrello italiano per eccellenza è il pipistrello comune o nano, il Pipistrellus pipistrellus.

Inoltre il pipistrello più piccolo al mondo è il Craseonycteris thonglongyai o pipistrello calabrone o pipistrello farfalla: pesa solo 2 grammi. Invece, il pipistrello più grande del mondo è la volpe volante malese o Pteropus vampyrus: pesa 1,1 kg e ha un’apertura alare di 1,5 metri.

Il pipistrello vampiro

Il pipistrello vampiro per eccellenza è il vampiro vero di Azara o Desmodus rotundus. Appartenente alla famiglia dei Fillostomidi e diffuso in America Centrale e America Meridionale, è ematofago: si nutre solo del sangue di altri animali. Forse i miti sul conte Dracula sono nati proprio a causa di questo animale.

Il pipistrello gigante

Col nome di pipistrello gigante spesso viene indicato lo Pteropus vampyrus o volpe volante malese. Diffuso in Indocina, Indonesia e Filippine, può arrivare a pesare 1,1 kg con un’apertura alare di 1,5 metri. Nonostante le dimensioni, è innocuo: si nutre di fiori, frutti e nettare.

Il pipistrello volpe

Con il termine di pipistrello volpe si indicano diversi tipi di chirotteri. Per esempio, il pipistrello gigante o Pteropus vampyrus è noto anche come volpe volante malese. Ma esiste anche la volpe volante indiana o Pteropus giganteus.

Nelle Filippine, invece, troviamo la volpe gigante dal capo dorato o pipistrello della frutta.

Il pipistrello della frutta

Le volpi volanti appartenenti alla famiglia Pteropodidae sono anche note come pipistrelli della frutta o rossetti. Hanno la vista migliore fra tutti i chirotteri e si nutrono, naturalmente, di frutta.

Il pipistrello australiano

Esiste anche il pipistrello gigante d’Australia, la volpe volante dalla testa grigia o Pteropus poliocephalus. Pesa fino a 1 kg e il corpo è lungo 230-289 mm. Anche lui è innocuo: si nutre di fiori e frutta.

Dove vive?

I pipistrelli sono diffusi in tutto il mondo. Praticamente non li trovi solamente nell’Artico e nell’Antartide. Il maggior numero di specie lo si trova nelle zone tropicali: qui sono i mammiferi più numerosi.

Puoi trovare pipistrelli nelle città, in campagna, nelle foreste sia temperate che tropicali, nelle savane, nelle praterie e anche nei deserti. Alcuni pipistrelli si sono adattati a vivere anche in montagna, anche se non a quote molto elevate.

Caratteristiche del pipistrello e cenni di biologia

pipistrello aspetto

I pipistrelli fanno parte dell’ordine dei Chirotteri e sono i soli mammiferi capaci di volare. Partiamo dunque dalle ali: si tratta di una membrana chiamata patagio che si estende dalle ossa modificate e allungate dell’arto superiore fino al corpo e agli arti inferiori. Molte specie hanno un’altra membrana fra le zampe, l’uropatagio.

Il corpo di solto è coperto da una folta pelliccia (solo i Cheiromeles non hanno peli visibili). La forma della testa è molto variabile: in alcuni è corta e larga, in altri stretta e lunga. Solitamente le orecchie sono grandi, a volte enormi: servono loro per l’ecolocalizzazione.

Gli occhi sono di dimensioni variabili e sono capaci di vedere anche a colori. Molte specie sul naso hanno una sorta di escrescenza, la foglia nasale: serve per direzionare meglio il fascio di onde sonore prodotte dall’animale.

Alcune specie presentano narici lunghe che sembrano due cilindri. Hanno ghiandole odorifere che emano un secreto che sa di muschio. I piedi hanno dita con artigli, la coda è spesso presente, talvolta fa parte dell’uropatagio.

Il numero di denti varia dai 20 dei vampiri veri di Azara ai 38 dei Myotis e Kerivoula. Talvolta gli incisivi sono assenti. Solitamente gli incisivi sono piccoli con bordi taglienti, mentre nei veri vampiri sono grandi e affilati (a differenza dei vampiri della letteratura, i pipistrelli vampiri lacerano la cute con gli incisivi, non con i canini). I canini sono appuntiti, di lunghezza variabile.

I sensi dei pipistrelli

Tutti pensano che i pipistrelli siano ciechi e vedano malissimo, ma è vero il contrario, la loro vista non è niente male. Tuttavia il loro senso migliore è l’udito: grazie all’ecolocalizzazione riescono a percepire la posizione di ostacoli e animali circostanti.

In pratica emettono dei segnali acustici, soprattutto ultrasuoni, che rimbalzano su ciò che li circonda, tornando indietro sotto forma di eco che vengono captati dalle grandi orecchie.

Il chirottero ha la capacità di calcolare il tempo che passa fra l’emissione e il ritorno dell’onda sonora, capendo così la distanza dell’oggetto colpito.

Oltre agli ultrasuoni per l’ecolocalizzazione, i pipistrelli producono altri suoni per comunicare socialmente fra di loro.

Riproduzione

Alcuni pipistrelli, fra cui quelli che vanno in letargo, sono promiscui. Altri formano dei piccoli harem, mentre alcuni sono monogami. Solitamente si riproducono in primavera, ma le specie che vanno in ibernazione si riproducono in autunno con impianto dell’embrione ritardato.

Le femmine danno alla luce un cucciolo di pipistrello all’anno, salvo poche specie. La durata della gravidanza va dai 44 giorni del pipistrello nano ai 7 mesi del vampiro vero, con una media di 2 mesi per le altre specie.

I piccoli nascono inetti, totalmente dipendenti dalla madre, solamente i Pteropodidi nascono ricoperti di peli e con gli occhi aperti. Solitamente sono le madri ad occuparsi della cura dei cuccioli, sono poche le specie in cui il padre contribuisce. I piccoli possono volare a 2-4 settimane e poco dopo si involano.

Comportamento e abitudini

pipistrello cucciolo

I pipistrelli tendono a vivere dentro grotte o case disabitate, fessure delle rocce, cavità negli alberi e nella vegetazione più fitta. Solitamente formano colonie grandi, utili anche per conservare il calore, ma a volte si trovano dei piccoli gruppetti famigliari. Quando dormono e riposano, i pipistrelli stanno a testa in giù, cosa che facilita il decollo.

Alcuni pipistrelli, però, tendono a stare in posizione a testa in su, soprattutto quando sono sugli alberi. Gran parte del loro periodo di riposo lo passano toelettandosi la pelliccia.

I pipistrelli che vivono nelle regioni più fredde d’inverno vanno in letargo. Alcune specie, però, preferiscono migrare.

Dieta e alimentazione

Cosa mangiano i pipistrelli? Dipende dalla specie. Ci sono infatti pipistrelli:

  • insettivori: la maggior parte dei chirotteri si nutre di insetti catturati in volo. Alcuni di questi possono mangiare anche frutta. Solitamente sono i pipistrelli più piccoli
  • frugivori: si nutrono di frutta e vegetali. Possono spostarsi anche di parecchio per mangiare. Sono le specie che provocano più danni alle coltivazioni. Fra di essi troviamo anche le volpi volanti
  • nettarivori: si nutrono di nettare e qualche insetto. Solitamente sono pipistrelli piccoli, con muso e lingua allungata. Esattamente come i frugivori, tendono a vivere nelle zone tropicali
  • ematofagi: sono i veri pipistrelli vampiri che si nutrono del sangue di piccoli animali, fra cui uccelli e mammiferi
  • carnivori: si nutrono di piccoli mammiferi, fra cui anche altri piccoli pipistrelli, uccelli, rane e lucertole. Solitamente sono di grandi dimensioni e fra di essi annoveriamo il pipistrello fantasma e il vampiro spettro
  • piscivori: si nutrono di pesi che pescano usando gli artigli delle zampe

La maggior parte dei pipistrelli tende a cercare il cibo vicino ai corsi d’acqua e questo perché hanno bisogno di più acqua rispetto ad altri mammiferi in quanto ne evapora parecchia dalle loro ali. La loro digestione è molto più veloce rispetto a quella di altri mammiferi in modo da diminuire il peso e rendere più semplice il volo.

Curiosità sul pipistrello

pipistrello adulto

Alcune curiosità sul pipistrello:

  • Cosa succede se si tocca un pipistrello? Beh, tutto dipende se quel pipistrello è portatore di qualche virus o malattia trasmissibile all’uomo, fra cui la Rabbia. E se ci morde o meno. Tecnicamente non sono animali aggressivi, ma se infastiditi o feriti, se vengono toccati possono mordere. Il morso è doloroso quanto quello di un topo per intenderci. Essendo che potenzialmente sono vettori di molte malattie, fra cui anche la rabbia silvestre, se si viene morsi da un pipistrello, è meglio rivolgersi subito al proprio medico
  • Sono pericolosi i pipistrelli? No, anche se è meglio non infastidirli. La maggior parte sono insettivori e non sono aggressivi. Svolgono un ruolo utilissimo nell’ecosistema, anche se talvolta possono essere vettori di diverse malattie
  • Esiste il pipistrello albino? Non proprio. In rete circola la foto di un presunto pipistrello albino raro, ma in realtà non è un animale vero: si tratta semplicemente di un peluche
  • La velocità in volo dei pipistrelli varia a seconda delle specie: fra dai 16 km/h del pipistrello nano ai 165 km/h del pipistrello della coda libera messicana
  • La durata di vita media di un pipistrello è molto variabile, dipende dalla specie. La media è di 4 anni, ma ci sono specie che superano anche i 30 anni
  • In inglese pipistrello si dice “bat”. Da qui il nome del supereroe della DC Comics, Batman aka l’Uomo Pipistrello
  • L’interpretazione dei sogni sostiene che sognare un pipistrello voglia dire che si sta passando un periodo di ansia o incertezza
  • Nei cruciverba, se si parla di “pipistrello rossastro” ci si riferisce alla Nottola
  • Non esiste un unico Pokémon pipistrello, ma più Pokémon che ricordano questo animale. Già nella prima generazione troviamo Zubat, Pokémon Veleno/Volante identico a un piccolo pipistrello che si evolve nel pipistrellone gigante Golbat. In quinta generazione abbiamo Woobat, Pokémon Psico/Volante con ali da pipistrello che si evolve in Swoobat, pipistrellone dal naso a cuore. Inoltre in sesta generazione abbiamo Noibat, Pokémon Volante/Drago che ricorda un pipistrello dalle grandi orecchie e che si evolve in Noivern, un grosso pipistrello dalle inquietanti orecchie

Un pipistrello come animale da compagnia?

Un pipistrello come animale da compagnia? Tecnicamente è un selvatico, quindi non è un animale da compagnia. Però è anche vero che è concessa l’importazione di alcune specie da considerare come animali esotici.

Quello che si può fare, visto che sono animali utili in quanto tengono la popolazione di insetti sotto controllo, è installare delle bat casette vicino a casa. Ma è bene ricordare che i pipistrelli possono essere vettori di alcune malattie trasmissibili anche all’uomo.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Specie migratorie a rischio, sono fondamentali per il pianeta
Animali

Sono tante le specie migratorie a rischio di estinzione e questo potrebbe avere conseguenze devastanti sul nostro pianeta. Purtroppo proteggere questi animali non è semplici, proprio per la natura stessa della migrazione. C’è una Convenzione, siglata 40 anni fa da molti Paesi del mondo, che pone delle linee guida, che non sempre vengono rispettate. Come sempre, sono le attività umane a mettere a rischio la sopravvivenza di tanti animali migratori.