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Piante officinali autunnali: quali scegliere

Le piante officinali che è possibile avere a disposizione in autunno per sfruttarne le proprietà benefiche in occasione dei tipici disturbi stagionali.

Piante officinali autunnali: quali scegliere

Fonte immagine: Pixabay

Le piante officinali si rivelano preziose tutto l’anno, grazie alle loro virtù benefiche che permettono di lenire molti disturbi in modo naturale anche senza ricorrere ai farmaci. In autunno, inoltre, poter contare sui benefici che derivano dall’uso di questi vegetali è ancora più utile, soprattutto per contrastare alcuni malanni tipici della stagione fredda.

Sono classificate come piante officinali tutte le specie vegetali utilizzate generalmente nelle officine farmaceutiche o erboristiche, ritenute utili per la preparazione di composti erboristici, alimentari ma anche cosmetici che sfruttano i principi attivi presenti al loro interno. La definizione deriva dalla parola “officina”, il laboratorio che in passato ospitava la lavorazione delle erbe per estrarre le sostanze benefiche. Molte piante officinali sono anche aromatiche, preziose per la cucina e molto usate per l’aromaterapia. Alcune di queste piante possono essere raccolte proprio durante la stagione autunnale. Ecco quali sono.

Biancospino

Biancospino

Usato sia come pianta ornamentale sia come specie officinale, il biancospino è chiamato anche “pianta del cuore” grazie alle sue virtù benefiche per l’apparato cardiocircolatorio, per la funzionalità cardiaca e anche per la pressione del sangue. Solitamente si utilizzano le foglie e i fiori del biancospino, mentre i frutti sono commestibili e possono essere usati per la preparazione di confetture, gelatine e sciroppi. Il biancospino è anche un’ottima fonte di antiossidanti, importanti per la loro azione di contrasto ai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Per quanto riguarda la coltivazione, è possibile sia in vaso sia a terra purché si scelga una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata, preferendo un terreno che non sia troppo acido.

Iperico

Antidepressivo naturale, l’iperico è una pianta erbacea non troppo difficile da coltivare. Vanta proprietà digestive e rappresenta un toccasana per la preparazione di numerosi rimedi cosmetici da usare per curare ferite, scottature e piaghe in modo naturale. Dell’iperico si utilizzano i frutti e le sommità fiorite, che possono essere raccolte a partire dal mese di giugno fino anche ad autunno inoltrato, tenendo conto del periodo della semina. Per poterlo adoperare e tenere pronto all’uso è sufficiente far seccare i rametti appesi all’aria aperta, conservandolo poi all’interno di sacchetti di tela. Questa pianta può essere coltivata in pieno sole ma resiste bene anche nelle zone parzialmente ombreggiate.

Salvia

Salvia fresca

La salvia officinale è tra le piante più utili sia per insaporire molte pietanze sia per prevenire e lenire alcuni disturbi molto comuni, come la tosse, il mal di gola e il raffreddore, grazie alle spiccate proprietà antisettiche e antinfiammatorie. La presenza dei flavonoidi, inoltre, si rivela un valido aiuto per le donne durante il ciclo mestruale e la menopausa.  Della salvia si utilizzano le foglie fresche, che possono essere raccolte anche in autunno. È importante coltivarla al sole e garantirle luce a sufficienza, tenendola al riparo dal gelo e dall’umidità durante la stagione invernale.

Timo

Timo
Fonte: Timo / Pixabay

Ricco di qualità antinfiammatorie, il timo è una pianta officinale molto preziosa da usare come erba aromatica in cucina ma anche come rimedio naturale efficace. Le virtù benefiche sono numerose, tanto che viene considerato uno dei più potenti antisettici naturali soprattutto per le proprietà balsamiche e disinfettanti. Si usa per preparare sciroppi, tisane e decotti da usare per lenire tosse e catarro, ma anche per favorire la digestione. La pianta ama il caldo e teme i ristagni d’acqua, pertanto è importante innaffiare con moderazione nei mesi autunnali e durante l’inverno.

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