Piante grasse senza spine: gli esemplari più curiosi
Decorative e scenografiche, le piante grasse senza spine si coltivano facilmente in qualsiasi ambiente: ecco gli esemplari più originali.
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Non tutte le piante grasse sono dotate di spine, una componente fondamentale di alcune specie che ha la funzione di trattenere maggiormente l’acqua evitando la disidratazione, anche quando il clima è torrido. Una vera e propria strategia di difesa delle piante sia nei confronti del calore solare, sia contro eventuali aggressioni da parte degli animali che potrebbero aggredire la pianta in cerca di acqua.
Come si evince facilmente da questa breve introduzione, le piante grasse senza spine hanno bisogno di più acqua rispetto agli esemplari spinosi. Non mancano gli esemplai particolarmente pittoreschi e curiosi, sia per le loro forme sia per la capacità di dare vita a colorazioni variegate e sgargianti.
Lithops
Una delle piante grasse prive di spine particolarmente curiosa e originale è la lithops, che come lascia intuire il suo nome ha la straordinaria capacità di mimetizzarsi tra i sassi. Appartenente alla famiglia delle Aizoaceae, si caratterizza per la presenza di solo due foglie carnose che prendono il nome di lobi. In natura cresce tra le pietre calcaree, assumendo una colorazione grigia, oppure nei terreni ferrosi mostrando una tonalità tendente al rosso e al bruno. I fiori, invece, assumono diversi colori a seconda della specie e ricordano quelli delle comuni margherite. Per crescere al meglio, questa pianta ha bisogno di annaffiature frequenti soprattutto durante la stagione calda e, non meno importante, di essere esposta al sole per diverse ore al giorno.
Trichodiadema
La trichodiadema è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle aizoacee. Deve il suo nome alla parola greca “trichos” che significa pelo unita al termine diadema, che letteralmente fa riferimento alla corona di setole morbide che compare sulla sommità delle foglie particolarmente carnose. Questa pianta ha un fusto legnoso e produce fiori molto colorati, adattandosi facilmente agli ambienti più disparati, tuttavia non tollera molto le temperature invernali eccessivamente basse. È invece indispensabile esporla ai raggi solari e, come accennato sopra, assicurarle un apporto d’acqua regolare e costante.
Rebutia
Pianta grassa globosa, la rebutia si caratterizza per l’assenza di spine e per la presenza di setole morbide e filamentose disposte a spirale, dall’aspetto che ricorda una lanugine biancastra. Appartenente alla famiglia delle Cactaceae, genera fiori sono a forma di calice molto colorati e di grandi dimensioni che sbocciano all’inizio dell’estate, replicando la fioritura nel corso dell’anno soprattutto se la pianta riceve una sufficiente quantità di luce solare. Anche in questo caso, è importante non esporla alle basse temperature e annaffiarla spesso e regolarmente.
Kalanchoe
Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, la kalanchoe è una pianta brevidiurna e, in quanto tale, è in grado di generare i fiori nelle ore notturne. Tollera molto bene i climi aridi e la siccità, tuttavia è necessario annaffiarla regolarmente nei mesi caldi evitando di esporla a temperature eccessivamente rigide. I fusti sono molto carnosi e assumono questa consistenza anche le foglie, talvolta caratterizzate da colorazioni particolari e ricche di una sostanza gelatinosa che ricorda quella della nota Aloe vera. I fiori, invece, sono stellati e uniti in ciuffi terminali molto colorati e decorativi. È necessario annaffiarla regolarmente ma regolando la quantità di acqua a seconda della stagione, evitando tuttavia di bagnare le foglie.